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venerdì, Novembre 22, 2024

Imprese e posti di lavoro a rischio nell’edilizia: ecco come rendere possibile la cessione dei bonus fiscali

In provincia di Lucca sono circa 300 le imprese edili a rischio chiusura per mancanza di liquidità: esse danno lavoro a circa 1.500 dipendenti che rischiano seriamente il posto di lavoro, senza poi considerare l’indotto che è pure importante.

I crediti non anticipati  nei cassetti fiscali delle imprese edili oggi a rischio di default, nonostante il fatturato in crescita e buoni risultati economici, ammontano a circa 1 miliardo e 500 milioni. Cosa fare? Appellarsi alle banche che non hanno più disponibilità di compensazione nei loro cassetti fiscali è come predicare nel deserto…. Ance, l’associazione dei costruttori edili e Cna hanno chiesto con forza alla Regione Toscana di intervenire.

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Credo che sull’esempio della Provincia di Treviso e di alcune regioni italiane (la Sardegna è partita per prima seguita da altre a stretto giro), province e regioni possono acquistare dalle banche un ‘pacchetto di crediti’ da poter poi compensare con i debiti fiscali, oltretutto risparmiando in spesa corrente, tutto  nel proprio cassetto fiscale. Per questo condivido l’appello agli enti territoriali anche in Toscana poiché l’entità dei crediti acquistati rilibererebbe ‘plafond disponibili’ per le aziende che ne hanno estrema necessità e urgenza.

“Solo il lavoro produce passi in avanti…”, ha dichiarato un politico intelligente in questi giorni: crediamo che bisogna spingere il dialogo fra Ance a ABI e, insieme, con la Regione e le province Toscane: occorre crederci e lavorare duramente per sbloccare questa situazione favorendo l’intervento pubblico che in parte può contribuire a risolvere il problema. Occorre inoltre favorire lo sblocco dei crediti del superbonus mediante la proposta presentata in parlamento per permettere alle banche di alleggerire il proprio cassetto fiscale mediante la compensabilità in F24 di una quota degli incassi dello Stato dai clienti stessi degli istituti bancari. Ciò consentirebbe alle banche di liberarsi dei crediti fiscali e di poter poi  procedere a nuovi acquisti dagli operatori che vogliono  liberarsi dei propri crediti facendo liquidità.

Bisogna lavorare dunque per una nuova circolazione dei bonus edilizi oggi penalizzati. Intanto è arrivato con la conversione del decreto mille proroghe lo slittamento della comunicazione alla Enea delle cessioni e degli sconti in fattura relativi alle spese dello scorso anno 2022: la nuova scadenza è il 31 marzo 2023, ma si spera di poter allungare per legge ulteriormente la scadenza, la proposta è all’esame del Parlamento.

Lavoriamo dunque per la ripresa: province e Regione Toscana battano un colpo a favore della economia e della occupazione.

Gianfranco Antognoli

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