Confapi è l’associazione che rappresenta la Piccola e Media Impresa, attiva da 75 anni a livello nazionale e 50 a livello regionale. In un’intervista che sarà pubblicata sul numero di marzo di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia, finanza e cultura diretto da Gianfranco Antognoli, il presidente di Confapi Toscana Luigi Pino traccia una quadro delle attività dell’associazione. Nell’articolo che riceviamo e pubblichiamo in anteprima – intitolato “Confapi Toscana, l’anello di congiunzione tra istituzioni e imprese. Il Presidente Pino: ‘Chiediamo aiuti alle imprese, bandi semplici ed efficaci e tempi rapidi’” – si analizza anche la situazione economica della Toscana.
“Il compito di Confapi è stare al fianco delle imprese, intercettando i loro fabbisogni e facendoci portavoce delle loro istanze nelle aule delle istituzioni, dove vengono definite le politiche economiche”. Esordisce così Luigi Pino, Presidente Confapi Toscana, l’Associazione che rappresenta la Piccola e Media Impresa, attiva da 75 anni a livello nazionale e 50 a livello regionale.
“Negli ultimi anni c’è stata una forte crisi di rappresentanza, le imprese si sono sentite sole, senza risposta alle loro esigenze. Ora la tendenza si sta invertendo e i titolari di impresa stanno tornando a darci fiducia, lo dicono i numeri crescenti delle imprese associate e credo che sia anche merito del grande lavoro che stiamo facendo. Io, come imprenditore, sono fortemente convinto che far parte di Confapi sia un grande vantaggio. Essere imprenditore spesso significa sentirsi da solo nell’affrontare difficoltà più o meno grandi e avere alle spalle tutto il sistema di un’associazione di categoria ramificata come Confapi significa poter ricevere ascolto e aiuto da chi ha a disposizione gli strumenti necessari per poter fare qualcosa”.
“L’associazione fornisce un grande aiuto alle imprese attraverso servizi quotidiani: le informative su bandi e avvisi riguardanti finanziamenti o contributi, consulenze rapide e gratuite su qualsiasi CCNL applicato, convenzioni che permettono di usufruire di servizi a prezzi agevolati e col vantaggio di avere dei referenti personali. Già di per sé questi servizi di supporto quotidiano semplificano non poco la vita di un imprenditore, ma il lavoro che assorbe gran parte del tempo durante la giornata e che consegna risultati duraturi, concreti, strutturali – seppur non visibili nell’immediato – è il ruolo di rappresentanza istituzionale. Confapi Toscana in quanto categoria economica partecipa ai Tavoli istituzionali, questa è una grande responsabilità: è lì che le parti sociali e le istituzioni si incontrano per definire le politiche e le risposte del nostro territorio. Confapi Toscana in queste occasioni si batte per chiedere aiuti alle imprese, tempi rapidi per i bandi che devono essere più semplici ed efficaci – porto l’esempio del bando Microinnovazione Digitale di cui le imprese hanno estremo bisogno – e un miglioramento nell’incrocio della domanda e l’offerta di lavoro”.
“All’attenzione delle parti sociali in questi mesi è arrivato il PSR, il Piano di Sviluppo Regionale – continua il Presidente Pino – un documento che sta venendo alla luce con due anni di ritardo a causa della pandemia. Questo ritardo, seppur comprensibile, deve essere sanato: serve una indispensabile semplificazione amministrativa anche su questi processi.”
“Sono tutte tematiche che affrontiamo con serietà e con un occhio analitico. La Concertazione Generale, che ha lo scopo di progettare e realizzare attraverso il confronto e il negoziato permanente fra le istituzioni e le parti sociali una nuova forma di partecipazione al processo di definizione delle scelte fondamentali di politica economica e sociale della Regione, è lo strumento di rilancio sul quale riponiamo grande fiducia per il futuro.”
Come Presidente della territoriale Confapi Pisa e del Tirreno prima, e poi anche come Presidente di Confapi Toscana, Pino insieme alla collaborazione di tutti i professionisti facenti parte dell’associazione sta lavorando duramente da diversi anni, portando avanti diversi progetti.
“Ci siamo caratterizzati su alcune tematiche in particolare, strategiche per tutta la Regione, come ad esempio la Geotermia: Confapi Toscana rappresenta la maggioranza delle aziende dell’indotto geotermico che stanno lavorando in un clima di perenne incertezza e da tempo chiediamo di condividere una visione strategica per il settore. Ascoltando i titolari d’impresa e dialogando con tutti gli attori coinvolti – istituzioni, categorie economiche e organizzazioni sindacali – cerchiamo di costruire una visione di distretto condivisa con l’obiettivo di avviare una sinergia concreta. Un anno fa, dopo averlo richiesto con forza, è stato poi istituito il Tavolo regionale sulla Geotermia, anche se il lavoro non è finito, tutt’altro.”
“Per quanto riguarda l’edilizia, invece, abbiamo raggiunto un grande obiettivo: il rinnovo del contratto regionale edilizia piccola e media industria, un rinnovo di importanza strategica, anche perché l’ultimo testo era stato redatto nel 2016. Il nuovo contratto interessa l’importante numero di imprese edili toscane, che applicano il CCNL Edilizia Confapi, e tutti i loro lavoratori nel settore. L’integrativo permette di valorizzare ulteriormente il contratto CONFAPI del comparto edilizia introducendo indubbi elementi di valore per imprese e lavoratori, e delinea con elementi di novità una forte attenzione verso lo sviluppo e la riqualificazione delle imprese del settore. Un risultato di cui andiamo particolarmente orgogliosi sopratutto perché risponde a reali necessità delle aziende”.
“Ognuno faccia la propria parte – conclude il presidente Luigi Pino – . Noi di Confapi, come sempre, ce la stiamo mettendo tutta e continueremo a fare al meglio il nostro lavoro”.