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venerdì, Novembre 22, 2024

Nuovo impulso al Distretto rurale della Lunigiana. Nomine e accordi per promuovere i prodotti del territorio

Nuova energia per il Distretto rurale della Lunigiana con la nomina del nuovo vice presidente Vittorio Marcelli, responsabile Cia provinciale, che va così a occupare un ruolo rimasto vacante per oltre un anno. “Un’assenza – afferma Confartigianato Massa Carrara – che aveva provocato anche una fase di stallo operativo da parte di un ente che basa la sua esistenza nel rapporto stesso fra le istituzioni del territorio e le associazioni datoriali più rappresentative”.

I soggetti aderenti al Distretto Rurale sono infatti Provincia di Massa Carrara, Unione dei Comuni montana della Lunigiana, i Comuni di Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Fosdinovo, Licciana Nardi, Mulazzo, Pontremoli, Podenzana, Tresana, Villafranca in Lunigiana, Zeri poi Camera di Commercio, Colidiretti, dalla Confartigianato, Confcommercio, LegaCoop Toscana – Comitato territoriale di Massa Carrara; Sviluppo Lunigiana Leader scrl, Confederazione Italiana Agricoltori Toscana Nord e ConfCooperative.

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L’assemblea che si è riunita giovedì sera ha eletto quindi Marcelli come nuovo vice presidente del Distretto, individuato all’unanimità dalle associazioni datoriali.  Sostituisce il posto lasciato libero dopo le dimissioni di Giorgio Bonalume avvenute alla fine del 2021. “L’assemblea ha deciso di provare a cambiare strategia per ottenere un cambio di passo operativo – spiega la vice presidente della Provincia, Elisabetta Sordi -, affidando quello che è il ruolo di maggiore impulso per il distretto a un rappresentante scelto per l’appunto dal mondo delle imprese. Le associazioni datoriali si erano infatti già riunite in precedenza facendo convergere la scelta in maniera unanime proprio su Marcelli. Una nomina che rappresenta per il Distretto una nuova scommessa: diamo la palla al rappresentante delle associazioni per dare energia e operatività all’ente”.

“Il ruolo del Distretto rurale – spiega Confartigianato – infatti può e deve essere un importante elemento catalizzatore e di sviluppo per l’economia agricola e pastorale dell’entroterra lunigianese, intercettando i bisogni dei territori e delle imprese con l’obiettivo di individuare le migliori strategie possibili. Un contributo proattivo, insomma, che fino a oggi è un po’ mancato. Infatti il Distretto prevede un organismo di supporto che è una cabina di regia con le associazioni di categoria guidata proprio dal vice presidente che è mancato per oltre un anno”.

Come spiega ancora Confartigianato, fra gli obiettivi di breve e lungo termine, le strategie del Distretto prevedono la qualificazione, promozione e commercializzazione dei prodotti vino, olio, ortofrutta, castagno da frutta, miele, funghi, latte e derivati, cereali, servizi agrituristici e si punta sullo sviluppo di un portale dedicato alle piccole aziende agricole del territorio. In questa direzione il Distretto ha già partecipato a un bando regionale del 2022 per lo sviluppo di una piattaforma di E-Commerce che, in associazione con il Distretto Rurale e biologico della val di Cecina, il Distretto Rurale terre Pisano Livornesi, La strada del Vino delle Colline Pisane e la Comunità del Cibo e delle energie rinnovabili della Toscana, prevede in pratica la creazione una rete globale di distretti alimentari altamente interconnessi a sostegno delle filiere alimentari locali, semplificando l’accesso al mercato per piccoli agricoltori e piccole imprese, facilitando lo scambio di conoscenze e aiutando allo sviluppo del turismo enogastronomico del territorio. Proposta peraltro già ammessa a finanziamento dalla Regione Toscana. Senza dimenticare il progetto di Green Community Lunigiana che ha concorso al bando del Pnrr ed è  stato finanziato.

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