I nonni raccontano e i bambini si immergono nella storia del territorio, per divenire adulti più consapevoli della propria identità.
È una bella iniziativa quella avviata, in via sperimentale e nell’ambito del Patto di lettura, dalla biblioteca comunale “Sirio Giannini” di Seravezza che ha varato il progetto “I nonni raccontano”, indirizzato alle scuole primarie del territorio.
Il progetto si avvale di una straordinaria narratrice, la professoressa Anna Guidi, appassionata studiosa della storia versiliese, per lunghi anni docente prima alla scuola dell’infanzia e alle medie, quindi al liceo classico. Ma, oltre a questo, Anna Guidi è nonna di quattro bambini, quindi esperta narratrice di fiabe.
L’iniziativa ha già fatto tappa alla primaria di Ripa, a quella di Seravezza, di Marzocchino e domani (9 marzo) chiuderà questa esperienza alla “Gianni Rodari” di Frasso.
Nell’ora e mezzo di incontro, vengono narrate diverse favole che fanno parte della tradizione versiliese, si pensi che “Il ladro fino” e “La Regina rossa” vengono da molto lontano nel tempo, trattandosi di racconti tramandati, la sera a veglio davanti al caminetto, dal bisnonno di Anna Guidi, Emilio detto Miglio. Oltre a queste, Anna attinge a fiabe raccolte, assieme alla compianta collega Andreina Tarabella, in un testo dattiloscritto, dove si trovano le apprezzatissime “Il lupo e la porcellina”, “La capra ferrata”, “Gesù al Monte Forato”, tanto per citarne alcune.
Alla narrazione della fiaba segue una divertente interazione con i bambini, occasione per approfondire la storia locale, le espressioni dialettali e, ovviamente, soffermarsi sulla morale.
“Ogni favola è occasione per approfondire storia, vicende e tradizioni locali – spiega Anna Guidi – anche perché faccio un lavoro di contestualizzazione con il territorio, così da incuriosire maggiormente i bambini, attraverso una flessibilità che permette di intrecciare alle fiabe le varie informazioni e il nostro dialetto che si va sempre più perdendo nei giovani. Un vero peccato perché affiancare allo studio delle lingue, moderne e magari classiche, anche il proprio dialetto rappresenta una grande ricchezza in termini di conoscenze”.
Ecco che ogni racconto è occasione per rispolverare tanti aspetti di un passato che si sta progressivamente perdendo, come il lavaggio dei panni nelle conche, la tradizionale fiera di san Lorenzo a Seravezza con la vendita dei “cocceretti”, le pistole ad acqua, i piatti della tradizione versiliese e tanti altri spaccati del territorio e della sua quotidianità.
Il progetto è stato avviato in via sperimentale ma si intende riproporlo, tanto più che ha richiamato l’interesse anche da parte di altri territori versiliesi.
“Un’esperienza che si è rivelata decisamente molto positiva – commenta Michela Corsini, referente della biblioteca -, i bambini e gli insegnanti sono rimasti molto soddisfatti e, del resto, conosciamo bene la preparazione e le grandi capacità comunicative di Anna Guidi. Un’esperienza che intendiamo ripetere nel prossimo anno scolastico, estendendo il progetto ad altre classi, oltre che alla scuola dell’infanzia e alle classi prime delle medie. E poi, perché no, agli adulti dato che in fondo tutti abbiamo ancora bisogno di ascoltare favole”.