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venerdì, Novembre 22, 2024

La settimana della crisi di banche e Bce si chiude con un bilancio sorprendente. L’analisi di Moschetti

Riceviamo e pubblichiamo un intervento di Alessandro Moschetti relativo ad un aggiornamento delle situazione dei mercati finanziari internazionali. Moschetti è un consulente indipendente e consigliere delle imprese. La sua analisi è in controtendenza rispetto alle notizie di questi giorni.

Le borse dell’Asia Pacifico si mantengono nella scia di Wall Street, ieri in forte rialzo sulla notizia del colossale trasferimento di liquidità a First Republic Bank. Vedremo più avanti i dettagli.

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CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,5%. Hang Seng di Hong Kong +1,2%. Nikkei di Tokyo +1%. Kospi di Seul +0,7%.

Le borse dell’Europa dovrebbero aprire in rialzo, future dell’indice EuroStoxx50 +0,5%.

Analisi Tecnica 

Nell’ambito di un’operazione da 30 miliardi di dollari concertata tra governo Usa e grandi banche per salvare First Repubblic Bank, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno predisposto un deposito non assicurato di 2,5 miliardi di dollari ciascuna. Ne hanno preparato uno da 1 miliardo di dollari (0,94 mld euro) Bny-Mellon, Pnc Bank, State Street, Truist e Us Bank. Il totale raggiunto da 11 istituti arriva alla cifra annunciata di 30 miliardi di dollari. I soldi resteranno parcheggiati presso FRB per almeno 120 giorni in attesa che la fuga dei depositi si arresti. Un’azione congiunta tra banche che “riflette la fiducia nel sistema bancario nazionale e garantisce a First Republic la liquidita’ necessaria per servire i propri correntisti”. Inoltre, secondo le indiscrezioni raccolte da Bloomberg, l’amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon ha incontrato il segretario al Tesoro Usa Janet Yellen. 

Fantastico. Le grandi banche aiutano le piccole, sempre che siano sane e non abbiano asset tossici, come invece era accaduto in occasione della crisi subprime. Lì nessuno ci mise dei soldi. SVB, poveretta, è fallita perchè aveva comprato Treasury a lungo termine, certo una leggerezza infantile, ma non aveva comprato mutui a leva!

Come dire: tu cliente furbetto che sposti i tuoi depositi da una banca piccola perchè la ritieni (senza prove) a rischio e li metti in una banca più grande perchè la ritieni più solida, ti ritroverai che la stessa banca dove hai messo i soldi li presterà alla banca piccola da dove li hai tolti. E il circolo si chiude con buona pace per la speculazione. 

La settimana della crisi delle banche e della Bce si sta per chiudere tutto sommato con un bilancio sorprendente, al netto delle banche ovviamente. Il Nasdaq fin qui ha accumulato un guadagno del +5% e l’S&P500 un guadagno del +2,6%, guidato soprattutto dalla drastica contrazione dei tassi di mercato. In Europa, Eurostoxx 50 e Stoxx 600 hanno accumulato una perdita del -2,7%. Milano sta un po’ peggio (-5% il bilancio provvisorio) anche perchè il FTSEMIB è zeppo di banche. Il bilancio da inizio anno resta comunque ancora il migliore nel Vecchio Continente con un +9% circa. Venendo alle note dolenti, gli indici delle Banche USA e Europee registrano una perdita che sfiora il -10% alla vigilia dell’ultima seduta. Ribadiamo che la discesa è occasione di acquisto.

Macrovariabili

Brent (75,30 usd), Wti (69,0 usd). Prezzo in rialzo dell’1%, dal +1,4% di ieri, in reazione dai minimi da metà dicembre 2021. La settimana presenta un bilancio provvisorio intorno al -9%, dovuto alla crescente aspettativa di una frenata della crescita a livello globale. Operatività. Il prezzo ha finalmente raggiunto il range 75/70 usd che ha fatto scattare gli acquisti sulla debolezza in vista di un rimbalzo.   

Commodity. L’Indice Bloomberg delle commodity fisiche è al secondo rialzo consecutivo a 103,50 usd. Bilancio settimanale -1%. Il Gas Naturale USA è piatto, il Gas europeo ha guadagnato il 3,3% finendo a 44,30 euro/mwh, sotto la soglia discriminante dei 50 euro. Italia: la temutissima crisi del gas è scongiurata. A fine marzo il livello degli stoccaggi è atteso al 55%. Lo ha dichiarato il Ceo di Snam, Stefano Venier. A fine febbraio, gli stoccaggi (comprese le riserve strategiche) si attestavano a circa il 60% contro il 40% della stagione precedente e la media degli ultimi cinque anni pari al 45%. Insomma, a fine inverno il gas presente negli stoccaggi italiani è a un livello record, cosa che agevolerà il nuovo riempimento che verrà avviato con la fine della stagione invernale. Operatività. L’avvicinamento della parte bassa del range 100/125 punti ha creato una interessante occasione d’acquisto per l’indice delle materie di base in ottica di lungo periodo, specie in vista della ripartenza cinese.  

Oro (1.930 usd). Apre in rialzo dello 0,6%, quarto in cinque sedute, che rende il bilancio provvisorio della settimana (+3,3%) il migliore degli ultimi quattro mesi. Da inizio anno guadagna un ottimo +5/6% in Usd/Euro. Operatività. Si suggerisce di comprare sul robusto sostegno nel range 1.850/1.800 usd e di incrementare sulla forza solo alla prima chiusura sopra 1.970 usd. Allerta sotto 1.780 usd.

Il consulente d’impresa Alessandro Moschetti


Forex

Euro/Usd (1,065). Il Dollaro arretra dopo le ultime news da Bce e Banche. Malgrado l’esplosione della volatilità dei mercati, il bilancio settimanale è piatto. La BCE ha alzato i tassi di deposito di 50 punti base, al 3,00%. Un rialzo di soli 25 punti base, l’ipotesi che circolava sui mercati, “avrebbe potuto far preoccupare il mercato, inducendolo a credere che ci fosse davvero il rischio di un fallimento sistemico del sistema bancario”. Operatività. Pronti a prendere profitto sul Dollaro in caso di strappi verso area 1,04. 

Bitcoin +4% a 25.900 usd, sui massimi da giugno. E’ il sesto rialzo in sette sedute. “Gli Stati Uniti sono diretti verso una stretta monetaria, questo è il momento giusto per acquistare Oro, Argento e Bitcoin”, afferma il fondatore e CEO di Galaxy Digital, Michael Novogratz. “Ci sarà una stretta monetaria negli Stati Uniti e nel mondo,” ha dichiarato in un’intervista alla CNBC. scongiurata per ora la crisi delle banche si sta facendo largo l’idea che i Bitcoin siano in grado di proteggere dal rischio di fallimento delle banche, una tesi alquanto azzardata. Operatività. L’allungo in corso è ancora da sfruttare per prendere profitto. Rivedremo con calma la strategia solo se a fine settimana (le cripto vengono scambiate nel week end) o meglio a fine mese il prezzo sarà superiore ai 26mila usd. 

Bond

Mercato obbligazionario in assestamento al termine di una settimana dal bilancio molto positivo. I tre principali governativi decennali hanno accumulato un guadagno abbondantemente superiore all’1%. Il Treasury Note a dieci anni stamattina riparte da 3,55%. Bund decennale a 2,29%. BTP decennale a 4,17%.

La BCE ha rivisto al ribasso le stime sull’inflazione sia per il 2024 (da 3,4% a 2,9%) sia soprattutto per il 2025 (da 2,3% a 2,1%). 

“L’emersione dei rischi per la stabilità finanziaria visti a settembre per i fondi pensione UK, poi recentemente per le banche regionali USA ed infine per Credit Suisse, mostrano che le manovre restrittive iniziano ad avere effetti collaterali progressivamente rilevanti, pertanto quota 3%-3,25% di tasso sui depositi è un primo livello importante”, ha affermato Antonio Cesarano, global stragist di Intemonte. A questo punto, il focus si sposta sulla stabilità finanziaria e sulle possibili ripercussioni sul credito erogato all’economia: “La recessione potrebbe rappresentare il fattore di contenimento della domanda e quindi dell’inflazione, riducendo la necessità di molti altri rialzi dei tassi”, conclude Cesarano.

Operatività. Le decisioni della BCE e gli avvenimenti dell’ultima settimana avvalorano la nostra visione. Confermiamo che sono sistematiche occasioni d’acquisto rendimenti decennali sopra il 4% per Treasury e Btp oltre che rendimenti decennali sopra il 2% per il Bund tedesco. 

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