Un ebreo in camicia nera, il libro pubblicato da Solferino Editore, dove il giornalista e scrittore Paolo Salom racconta la storia del padre, che giovanissimo, per salvarsi, aderì alla Repubblica Sociale Italiana, sarà presentato domenica 2 aprile nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli a Forte dei Marmi. Un appuntamento con la storia, che proporrà al pubblico una vicenda paradossale, ma anche un emozionante confronto tra un padre e un figlio, in uno dei momenti più drammatici del secolo scorso. L’incontro sarà moderato dal giornalista Enrico Salvadori.
“Non siamo più ebrei, siamo italiani e nessuno ci potrà fare del male”. È il 1938 quando Galeazzo Salom decide di convertire la famiglia al cattolicesimo. La moglie, erede di una stirpe di pii rabbini romeni, si oppone. Ma lui è convinto di poter mettere tutti al sicuro di fronte alla marea montante delle persecuzioni. L’illusione durerà poco: l’Italia fascista mette al bando gli ebrei e la famiglia è costretta a nascondersi con la complicità di un parroco.
È qui che ha inizio la storia di Marcello, uno dei tre figli di Galeazzo che, ribelle, a sedici anni, nel pieno dell’occupazione del Paese, decide di fuggire dal rifugio in cui sono riparati. La sua è un’autentica odissea che lo vede lasciare il Veneto alla volta di Milano e poi viaggiare verso il confine con la Svizzera dove spera di espatriare. Prima di arrivare alla meta, però, è catturato dai fascisti e si salva grazie all’istinto di sopravvivenza: finirà per vestire la camicia nera nelle brigate della Repubblica sociale italiana senza però mai rivelare la sua vera identità. E arrivando con le truppe fasciste fino al fronte della Linea Gotica. Un viaggio rocambolesco, che si conclude con la liberazione del Paese da parte degli Alleati, insieme a cui giungono le prime notizie sullo sterminio degli ebrei messo in atto dai tedeschi durante la guerra.
Ingresso libero. Prenotazione allo 0584 – 787251.