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Comune di Viareggio
venerdì, Novembre 22, 2024

In dirittura d’arrivo la riqualificazione dell’area dell’ex Casa del Fascio: diventerà un giardino dell’arte

In fase avanzata i lavori di sistemazione dell’area dell’ex Casa del Fascio sul lungomare di Viareggio. Lo annuncia con soddisfazione il sindaco Giorgio Del Ghingaro sulla propria pagina Facebook.

“Dopo decine d’anni stiamo ridando bellezza e cura ad un terreno abbandonato al degrado e alla sporcizia – scrive il primo cittadino di Viareggio – : da un’area piena di tristi detriti ad un prato verde splendente, in piazza Mazzini, nella parte più frequentata della città. C’è voluto un lavoro, una costanza ed una determinazione incredibili ed incrollabili per riuscirci, tanto era complessa ed intricata la situazione di quell’area, che viene chiamata ex Casa del Fascio. Ecco, ci s’è fatta a cambiare in meglio quella zona, che noi vogliamo far diventare un giardino dell’arte, un bel prato verde che ospita opere di artisti famosi che si alterneranno a seconda delle stagioni culturali”.

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“Noi siamo contenti, tanto, ma tanto davvero di aver restituito bellezza alla città – conclude Del Ghingaro – , e se c’è qualcuno (i soliti) che non è mai contento, con tutto il rispetto c’importa men che zero, perché quel giardino dell’arte sarà uno spettacolo più bello dei loro mugugni”.

Fra l’altro, la nuova immagine di piazza Mazzini sarà possibile ammirarla in tutto il mondo grazie all’arrivo della tappa del Giro d’Italia in programma il 16 maggio. Esproprio e lavori conclusi a tempo di record nel giro di pochi mesi, dato che il via libera all’operazione era stato dato dal consiglio comunale nel dicembre scorso.

Come noto, nell’area sorgeva Palazzo Littorio, edificio in stile modernista che aveva ospitato prima la Casa del Fascio e poi la sede della Croce Rossa. Nel luglio 1945 l’edificio fu distrutto dallo scoppio di un carico di mine che uccise numerose persone. Da allora l’area rappresentava una ferita nel cuore della città, anche perché i progetti di recupero da parte di privati non erano andati a buon fine. Tutto questo finché l’Amministrazione Del Ghingaro non ha deciso di riqualificare l’area dopo averla acquisita per mezzo milione di euro, mentre i lavori di recupero sono costati 170mila euro.

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