Mattinata dedicata alle scuole del territorio e alla figura di don Arturo Paoli che gli stessi alunni dei due Istituti Comprensivi hanno scelto come “giusto fra le nazioni” a cui dedicare un cippo al Parco di Nassirya. All’inaugurazione presenti oltre ai ragazzi l’Amministrazione comunale promotrice dell’iniziativa con la consigliera delegata alla memoria Silvia Barsotti, il presidente del Consiglio comunale Riccardo Brocchini, l’assessore alla scuola Mario Navari ed alcuni consiglieri comunali, il sindaco dei Ragazzi ed il suo vice, Silvia Pettiti responsabile del Fondo Arturo Paoli custodito dalla Fondazione Banca del Monte di Lucca, ANPI che ha materialmente realizzato la targa, le forze dell’ordine.
Arturo Paoli, lucchese di origine, che ha dedicato la sua vita agli ultimi, con un impegno sempre teso tra spiritualità e sociale, nel 1999 a Brasilia ha ricevuto, dall’ambasciatore di Israele, proprio il titolo di ‘Giusto tra le nazioni’, per aver salvato nel 1944 a Lucca la vita di Zvi Yacov Gerstel e di sua moglie. Il nome di Arturo, “salvatore non solo della vita di una persona, ma anche della dignità dell’umanità intera”, è inciso nel Muro d’Onore dei Giusti a Yad Vashem.
“Una figura che incarna i valori per i quali la memoria assume un’importante ruolo soprattutto nei confronti delle nuove generazioni – commenta la consigliera delegata Silvia Barsotti – : il percorso fatto con i ragazzi e la loro partecipazione è un bellissimo segnale”.
“Le istituzioni possono e devono essere veicolo e strumento per la salvaguardia di patrimoni culturali ed umani come quello di Arturo Paoli – conclude il presidente del Consiglio Comunale, Riccardo Brocchini – : il consiglio dei ragazzi è un luogo di futuro, un futuro in cui portare uomini e idee che hanno segnato in positivo la storia dell’umanità”.
“La scuola come luogo di confronto, di memoria e di crescita – commenta l’assessore alla scuola Mario Navari – : i nostri istituti sono sempre protagonisti di una condivisione vera di iniziative e progetti in cui gli studenti sono attori e non semplici spettatori”.