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venerdì, Novembre 22, 2024

Extravergine, presentata la Guida Slow Food. Presìdi degli olivi secolari: quattro produttori locali ottengono la Chiocciola

Nel Teatro Scuderie Granducali di Seravezza si è svolta la presentazione della Guida Slow Food degli oli extravergini. Sono intervenuti produttori di tutta la Toscana per ritirare l’attestato, mentre Gabriele Ghirlanda ha tenuto l’introduzione alla manifestazione organizzata dalla Condotta “Terre Medicee e Apuane”. Erano presenti anche il dott. Marco Mazzalon in rappresentanza del CER Regionale e Daniela Vannelli come rappresentante dei gruppi di assaggio, mentre BioDea ha tenuto un aggiornamento tecnico.

Giunta alla sua 24esima edizione, la Guida recensisce 766 realtà tra frantoi, aziende agricole e oleifici (126 novità a testimonianza di un settore vivace), 1227 oli tra gli oltre 1600 assaggiati. Cresce il numero delle aziende (indicate con la foglia) che certificano in biologico l’intera filiera (ben 531 gli oli segnalati) e aumentano gli oli (175) del Presidio degli Olivi secolari (riconoscibili dalla chiocciola di Slow Food). Non mancano, facilmente individuabili, i riconoscimenti classici: la Chiocciola grande grigia indica le aziende (40) che si distinguono per il modo in cui interpretano i valori produttivi (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia Slow Food; il Grande Olio (81), indicato con il disegno dell’Oliva, è attribuito agli extravergini che si sono distinti per particolari pregi dal punto di vista organolettico e perché ben rispecchiano territorio e cultivar. A queste caratteristiche, il Grande Olio Slow (124), riconoscibile dalla scritta slow in campo verde, premia l’attività delle aziende che adottano pratiche agronomiche sostenibili per l’ambiente e per il lavoratore.

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“Se vogliamo sintetizzare l’annata olivicola 2022 con una parola, questa è siccità – afferma in una nota di Slow Food senza alcun dubbio Francesca Baldereschi, curatrice della Guida agli Extravergini -. Durante gli incontri con i produttori e i coordinatori regionali della guida, è emerso come, da Nord a Sud, la produzione sia stata condizionata dall’aumento delle temperature e dai troppi giorni senza precipitazioni. Che, oltre ad aver causato la flessione della produzione italiana del 37%, ha diffuso tra i produttori un clima di incertezza, perché questo fenomeno si sta ripetendo da anni, con un crescendo preoccupante. Un fenomeno intorno al quale si dovrà costruire la strategia futura di questo comparto che non deve farsi attrarre dalla produzione intensiva, che per altro richiede più acqua e fertilizzanti, andando, inoltre, a snaturare il rapporto culturale e identitario con un prodotto simbolo della cucina e del paesaggio”.

La guida ci consegna anche delle speranze: “Prima di tutto la costante crescita della qualità degli oli proposti – continua Francesca Baldereschi – che riescono a raccontare tutte le sfumature di sapori delle numerose varietà presenti in Italia. Crescita dei giovani produttori, se da un lato si registra un calo della superficie olivicola, dall’altro si registrano nuovi ingressi di contadini che subentrano nella conduzione ai genitori o che riprendono oliveti familiari abbandonati. Collegata a questo fenomeno, ma anche a una aumentata coscienza ecologica, è la crescita degli oli biologici recensiti. Una crescita costante di anno in anno”.

La premiazione della Stellata di Pietrasanta

“L’olio extravergine – afferma Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, nella nota dell’associazione nazionale – non è un semplice condimento, ma un alimento nutraceutico, in grado di fornire all’organismo l’apporto di sostanze essenziali che aiutano anche a prevenire numerose malattie. La guida è un valido strumento per conoscere l’olio, chi lo produce, dove e come. Per questo da anni Slow Food promuove l’etichetta narrante dove ogni produttore può raccontare cosa stiamo acquistando in tutti i suoi aspetti”.

Con oltre 100 collaboratori sparsi in tutta l’Italia, che conoscono l’olio, i produttori e il territorio (un lavoro che non si ferma alle degustazioni al chiuso di una sala), la guida offre al lettore uno spaccato dell’olio lungo la penisola, preciso, completo e ricco di particolari di un comparto centrale della nostra cultura, agricoltura e gastronomia. Uno strumento non solo indispensabile per chi acquista questo prodotto così poco conosciuto che fa parte della nostra quotidianità, ma anche per le aziende produttrici di extravergine d’oliva italiano buono, pulito e giusto, che possono così farsi conoscere e costruire un necessario dialogo con gli acquirenti.

La premiazione di Raffaello Raffaelli

Ma ecco i produttori locali citati dalla Guida. Per quanto riguarda il Presidio degli Olivi secolari sono indicati quattro prodotti: l’Antico Uliveto di Cristina Pellizzari (Pozzi), l’Etrusco di Il Quercetano (Seravezza), Evo La Stellata di La Stellata (Pietrasanta) e Quercetano di Raffaello Raffaelli (Montignoso). Il Presidio Slow Food degli Olivi secolari promuove il valore ambientale, paesaggistico, salutistico ed economico degli oliveti antichi di cultivar autoctone e raggruppa produttori che non adoperano fertilizzanti di sintesi e diserbanti chimici. Il fatto che su 175 Presìdi presenti nella Guida, ben quattro si trovino sul territorio della Condotta “Terre Medicee e Apuane” è indubbiamente motivo di soddisfazione oltre che uno stimolo a tutelare e valorizzare la produzione di olio Quercetano.

L’aperitivo offerto dalla Condotta ai partecipanti. Nella foto Cristina Pellizzari e Walter Giannini della Cooperativa La Mulattiera

Il fiduciario della Condotta, Lamberto Tosi, ringrazia l’amministrazione comunale e la Fondazione Terre Medicee per la concessione della sala, tutti i soci e membri del comitato di condotta che hanno dato una mano, i produttori e i ristoratori che hanno collaborato alla riuscita dell’aperitivo che si è svolto nella sede della Pro Loco di Seravezza (in ordine sparso: Birrificio del Forte, La Parigina, Cooperativa La Mulattiera, Ristorante Sotto la Loggia, Ristorante Antico Uliveto, Trattoria Peposo, Trattoria LABottega, Vini Giardini Ripadiversilia, Il Solatio, Paolo Domenici Formaggi; Raffaello Raffaelli, Cristina Pellizzari e La Stellata per gli oli quercetani).

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