Partiranno in autunno importanti lavori che vanno a incidere sulla sicurezza idraulica della zona attorno all’ospedale Versilia, tra Marina di Pietrasanta e Lido di Camaiore. Si tratta di un finanziamento contro il dissesto idrogeologico di 520.000 euro, che lo Stato ha assegnato alla Regione Toscana, la quale si avvale del Consorzio per l’esecuzione.
Nello specifico l’intervento riguarda la sistemazione di un tratto di argini del Canale Bagno, che saranno rinforzati e rialzati per adeguare il corso d’acqua alla portata duecentennale. Si lavora dunque tra via Arginvecchio, via Macchia Monteggiorini e via del Padule, nodo idraulico complesso che riceve le acque alte dei canali Bagno, Teso, Baccatoio e tutte le acque basse delle campagne di Pietrasanta e Lido di Camaiore. Qui convergono canali storici principali e tutta la rete dei canali di bonifica realizzati nei primi anni del ‘900 per asciugare le antiche paludi.
“Siamo pronti a partire con un progetto straordinario che va a migliorare la risposta di questa delicata porzione del territorio a eventi meteorologici importanti – spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – . Rialziamo e rinforziamo un tratto degli argini del Canale Bagno, nel punto in cui si immette nel Canale Teso, alle spalle dell’ospedale Versilia. Un punto cruciale di raccolta delle acque che arrivano dalle colline e di quelle che vengono sollevate con gli impianti idrovori nelle campagne Pietrasantine e Camaioresi. Zone non più agricole ma sulle quali insistono attività artigianali, commerciali e abitative, in cui il Consorzio ha investito moltissimo negli ultimi venti anni per aumentare la sicurezza idrogeologica e quindi consentire lo sviluppo dei territori.”
Saranno rialzati circa 320 metri degli argini esistenti per portarli fino alla quota di 3,5 metri. Il lavoro prevede il riporto di terra sulla sommità e sulle scarpate che resteranno in materiale naturale e saranno rinverditi dalla vegetazione spontanea, mantenendo inalterato il paesaggio.
Nel tratto a monte di via della Macchia Monteggiorini dove il corso d’acqua scorre a fianco della via Arginvecchio, si interviene invece per costruire nuovi muri di argine che miglioreranno anche la tenuta della strada afflitta da filtrazioni che hanno in passato creato problemi alla viabilità.
Anche in questo caso in fase progettuale sono state proposte soluzioni ingegneristiche capaci di integrarsi nel paesaggio. I nuovi muri, solidi e ben fondati, vengono rivestiti in pietra naturale per far sì che le nuove opere non modifichino l’ambiente. Infine, sul fondo del canale verranno create delle asole per permettere lo scambio con la falda sottostante e quindi per rendere il più naturale possibile il rapporto tra l’opera e l’ecosistema fluviale.