Enrico Vaccardi è uno dei più celebri organisti italiani. Quindi logico e conseguente che si sieda alla consolle del monumentale e seicentesco organo di Corsanico per la “XLII Rassegna Internazionale di musica classica”. Logico e conseguente il fatto che sul “Vincenzo Colonna” esegua musiche del massimo compositore per questo strumento: Johann Sebastian Bach. Pertanto una serata da segnare a dito, soprattutto per gli appassionati di musica organistica.
Enrico Vaccardi nato a Maleo nel 1961 ebbe a trasferirsi quasi subito a Codogno dove tuttora ha la sua residenza. Diplomatosi anche in composizione organistica con il massimo dei voti presso il Conservatorio di Piacenza, si è poi perfezionato prima alla “Hochschule fur musik” di Vienna con il maestro Michael Radulesco e poi con molti altri organisti di fama come il famoso Lorenzo Tagliavini all’Accademia di Pistoia; forse il più esperto organista di strumenti storici, alla cui scia si è formato anche questo concertista. Conosciuto in tutta Europa, e non solo, per le sue innumerevoli esibizioni come solista e accompagnatore di grandi complessi corali, Enrico Vaccardi oltre che tenere la cattedra d’organo e composizione al Conservatorio di Parma è docente alla scuola diocesana di musica sacra “Dante Caifa” di Cremona oltre che presidente dell’Associazione Musicale “Accademia Maestro Raro”.
Ecco il programma che verrà eseguito al “Corsanico Festival 2023”, organizzato da Graziano Barsotti come presidente dell’Associazione Culturale che si ispira al costruttore del seicentesco e monumentale organo “Vincenzo Colonna” che da tempo arricchisce la Pieve di San Michele Arcangelo:
- “Preludio in do minore BWV 921”,
- “Fuga di do maggiore BWV 946”,
- “Jesus meine Zuveesihr BWV 728”,
- “Quattro duetti BWV 802, BWV 803, BWV 804 e BWV 805”,
- “Fantasia in do maggiore BWV 570”,
- “Du Friedefurst Heee Jesu Christ BWV 1102”,
- “Concerto in si bemolle maggiore dal concerto n°1 op.1 di J.R. Von Sachesen Weimar BWV 982”,
- “Aria variata alla maniera italiana BWV 989”,
- Fantasia e “Fuga in la minore BWV 904”.
Quindi un doveroso omaggio al principe di tutti i compositori per musica d’organo – e non solo – che a cavallo fra il XVII e il XVIII secolo, ha lasciato un’indelebile impronta nella storia della musica, pur essendo un maestro di cappella e quindi un servitore del suo signore. Basti pensare che fra i capisaldi della musica del tempo tuttora primeggiano i suoi “Concerti Branderburghesi”, “Il clavicembalo ben temperato”, le “Variazioni Golberg” e le “Toccate e fughe” che ancora oggi sono tra pentagrammi più eseguiti nelle chiese munite di organo e nelle sale da concerto.
Sabato sera il concerto avrà inizio alle ore 21,15 precise e sarà ad ingresso libero.
Mario Pellegrini