Sabato 21 ottobre alle 12 su Radio Versilia fm 103.5 va in onda la rubrica Versilia Libri, ideata e condotta da Demetrio Brandi. Tommaso Strambi presenta “Siena, la sua banca e una scomoda verità” (Baldini+Castoldi). In replica il mercoledì sempre alle 12. Il programma si può ascoltare in diretta streaming su www.radioversiliatv.it
Fu suicidio o omicidio la morte di David Rossi il 6 marzo 2013 volato giù da una finestra di Rocca Salimbeni a Siena? “Io non penso nulla”. L’avvocato Giuseppe Mussari, ex presidente di Banca Mps, è perentorio davanti ai componenti della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte dell’ex manager senese.
Quasi agnostico quando gli chiedono che idea si è fatto sul decesso di Rossi, che l’ex banchiere aveva voluto accanto a sé come capo della comunicazione prima alla Fondazione Mps e successivamente in banca perché “era il più bravo di tutti”. Poi, sì erano amici. E che amici. Commuovendosi, dice: “Per capire cosa è successo bisogna tornare a quei giorni, a quel clima d’odio che si respirava a Siena”. Un’atmosfera di sospetti e recriminazioni, di accuse e di delazioni, di monetine che, come per Craxi vent’anni prima fuori dall’Hotel Raphael, non mancarono nel febbraio del 2013 quando l’avvocato Mussari arrivò a Palazzo di Giustizia per essere interrogato.
A raccontare la storia di quegli anni, di quel clima, è ora attraverso gli appunti, i ricordi di riunioni e incontri vissuti in prima persona, ma anche con documenti inediti, l’ex capo della redazione senese del quotidiano “La Nazione” che di David Rossi era amico e con il quale, d’estate e d’inverno, all’alba correva lungo le strade di Siena.