Il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara nel corso dell’ultima seduta ha approvato (sette voti a favore e due contrari) una mozione con la quale esprime la propria contrarietà alla variante al regolamento urbanistico, approvata il 13 novembre dal Comune di Massa, con la quale si consente l’introduzione della funzione di commercio all’ingrosso in area Industriale-Artigianale (ex Dalmine). Con la stesa mozione si impegna il Presidente della Provincia a tener conto, in ogni sede, della manifestazione di volontà espressa dal Consiglio provinciale.
In sala consigliare, per l’occasione, era presente anche un un gruppo di grossisti che operano sul territorio locale. A illustrare il documento è stato il capogruppo di Centrosinistra per Massa-Carrara, Claudio Ricciardi, che ha ripercorso brevemente la vicenda “che ha avuto una vasta eco anche sulla stampa con la protesta dei grossisti”.
Prima della discussione sul testo, su richiesta di uno dei rappresentanti dei presenti in sala, la vicepresidente della Provincia, Elisabetta Sordi, che presiedeva il consiglio, ha consentito che lo stesso leggesse un documento a nome di tutti e ha acquisito lo stesso agli atti del consiglio.
Nel testo della mozione si tiene conto che la decisione del Consiglio Comunale di Massa non è coerente con gli strumenti della Pianificazione sovraordinata, in particolare con le previsioni del Piano Territoriale di Coordinamento (P.T.C.) di competenza della Provincia.
Inoltre il Consiglio ritiene che sottrarre spazio alle future e possibili attività manifatturiere (metalmeccanica, nautica, ecc.) che si potrebbero insediare nella Zona Industriale Apuana. rappresenti una evidente incoerenza con le motivazioni fondative della Z.I.A. e del Consorzio stesso.
Nel testo si prende anche atto del parere non favorevole espresso in sede di Assemblea del Consorzio Z.I.A. dalla maggioranza dei soci: Regione Toscana, Provincia di Massa-Carrara, Comune di Carrara; Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale Orientale e Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura Toscana Nord-Ovest, con l’astensione del Comune di Massa.
Infine il consiglio ritiene non prioritario per lo sviluppo socio-economico del territorio provinciale favorire l’insediamento di ulteriori grosse strutture di vendita alimentare all’ingrosso, sulla base delle realtà commerciali già adeguatamente presenti ed inoltre in contrasto con le analisi e gli studi riguardanti il mercato del lavoro della provincia ed il suo sistema economico territoriale.