I mesi invernali sono caratterizzati dalla presenza sulle nostre tavole di molte crucifere quali cavoli, broccoli, cavolfiore, cime di rapa e tante altre verdure dalle preziose proprietà antiossidanti e protettive. Protagonista di oggi è il nostro amato cavolo nero dalle lunghe foglie scure, arricciate e bollose.
In quale ricetta rende meglio se non nella farinata di cavolo nero coi fagioli?
Mettete 250 gr. fagioli borlotti secchi in ammollo in acqua fredda per una notte. Scolateli e lessateli in acqua fredda con un rametto di rosmarino per almeno 40 minuti. Nel mentre tritate una cipolla e una costa di sedano, cuoceteli in una casseruola con un filo di olio e lasciate appassire dolcemente. Intanto lavate 300 gr di foglie di cavolo nero eliminando le coste più dure, tagliatele grossolanamente e aggiungetele al trito di cipolla e sedano lasciandole stufare per qualche minuto. Coprite con circa un litro di brodo vegetale. Unite la metà dei fagioli precedentemente scolati e frullateli direttamente nella pentola con un mixer a immersione. Appena riprenderà il bollore, versate a pioggia 150 gr di farina di mais. Fate cuocere per circa 30 minuti, mescolando di tanto in tanto. Aggiungete i fagioli interi tenuti da parte e proseguite la cottura per altri 10 minuti. Aggiustate di sale, pepe e se vi piace anche un pizzico di peperoncino. La farina di cavolo nero co’ fagioli è pronta.
Il cavolo nero, come tutti gli ortaggi a foglia verde, aiuta a regolare i livelli di colesterolo nel sangue e svolge un’importante azione anti-infiammatoria, soprattutto a livello delle mucose gastriche. È ricco di vitamina C, A e anche della K oltre a molte altre molecole antiossidanti.
Grazie al buon contenuto di fibra, sostiene la funzionalità dell’apparato digerente, favorendo la peristalsi intestinale e contrastando la stipsi. Purtroppo però proprio a causa dell’alto contenuto di fibra, amplificato ancora più dai fagioli borlotti, la farinata di cavolo nero coi fagioli può non essere ben tollerata da molti causando coliche di aria e gonfiore.
C’è però un rimedio: prima di aggiungere la farina di mais dovrete passare cavolo nero, fagioli, cipolla e sedano nel passatutto. Frullatori, omogeneizzatori e mixer possono sminuzzare e tagliare finemente, talvolta incorporando aria a causa della velocità con cui lavorano le lame. Quest’aria unita alla fibra contenuta nei vari ortaggi che con questi utensili è semplicemente tritata, rendono il composto indegesto e difficile da assorbire per l’intestino. Il passaverdure invece separa finemente la polpa dalla parte fibrosa, non introduce aria e rendendo tutto digeribile senza alcuna colica gassosa.
Dott.ssa Gaia Rovai – Biologo nutrizionista