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venerdì, Novembre 22, 2024

Investimenti nella transizione ecologica e digitale: arriva il credito d’imposta per le aziende. Le modalità

Una iniziativa molto importante per le aziende che investono. Si tratta di un credito d’imposta orientato al sostegno degli investimenti nella transizione ecologica e digitale da compiere negli anni 2024 e 2025.

Questi i requisiti:

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  • sono incluse le imprese di qualsiasi dimensione e settore economico;
  • Non essere in stato di liquidazione, fallimento, concordato preventivo senza continuità aziendale o sottoposte a procedura concorsuale;
  • non essere destinatarie di sanzioni interdittive;
  • non aver subito sanzioni in merito alle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • rispetto degli adempimenti in merito al corretto versamento dei contributi previdenziali e assistenziali;
  • sono escluse le imprese attive direttamente nella produzione di combustibili fossili; nello scambio di quote di emissione UE (ETS) che generano emissioni di gas serra superiori ai parametri; discariche di rifiuti, inceneritori; attività con elevata dosi di inquinanti speciali pericolosi.

Gli interventi ammissibili sono relativi all’acquisto di beni nuovi previsti fra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025:

  • che siano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura, ovverosia integrati a livello informativo di un macchinario con il sistema gestionale aziendale, per fare in modo che la macchina comunichi in maniera bidirezionale i dati con l’esterno.
  • che possano garantire una riduzione complessiva dei consumi energetici della sede minimo del 3% oppure dei processi interessati dall’investimento minimo del 5% annui.

Questi i beni ammessi al beneficio:

  • beni contenuti nell’allegato A e B della legge 11/12/2016, n.232;
  • software, sistemi, piattaforme o le applicazioni per l’intelligenza degli impianti che garantiscono il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e autoconsumata, o introducono meccanismi di efficienza energetica, attraverso la raccolta e l’elaborazione dei dati anche provenienti dalla sensoristica IoT di campo (Energy Dashboarding);
  • software relativi alla gestione di impresa, se legati a software del punto 3b);
  • investimenti in beni materiali nuovi finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo (tranne le biomasse), compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta.

In caso di autoproduzione e autoconsumo da fonte solare, sono ammessi solo fotovoltaici di questo tipo:

  • moduli fotovoltaici prodotti in Stati UE con efficienza a livello di modulo minimo 21,5%;
  • moduli fotovoltaici con celle, prodotti in Stati UE con efficienza a livello di cella minimo 23,5%;
  • moduli prodotti in Stati UE composti da celle bifacciali ad eterogiunzioni di silicio o tandem prodotte in UE con efficienza per cella minima del 24%.
    Il produttore rilasciare attestazione che gli impianti fotovoltaici rispettano i requisiti a), b) o c).
  • Formazione del personale, fino ad un massimo del 10% e non oltre 300.000,00 €, purchè la formazione sia compiuta da soggetti esterni individuati da successivo decreto;

L’agevolazione consiste in un credito d’imposta dell’investimento, come segue:

La riduzione dei consumi energetici annui è calcolata con riferimento ai consumi dell’esercizio precedente, al netto delle variazioni dei volumi produttivi e delle condizioni esterne che influiscono sul consumo energetico.

Potrebbe interessare tutte le aziende anche in Versilia che intendono investire per migliorare la loro efficienza energetica: nei casi previsti in tabella l’effetto positivo è duplice, risparmio fiscale e risparmio sulla spesa energetica…

Gianfranco Antognoli

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