Licenziato dalle commissioni consiliari “Statuto e regolamenti” e “Sicurezza, Protezione civile e Ambiente”, riunite congiuntamente dai rispettivi presidenti, Antonio Tognini e Daniele Taccola, il primo regolamento comunale per la rinuncia alla detenzione e cessione di un cane a canile rifugio.
Un documento condiviso con polizia municipale e Azienda Usl Toscana Nord Ovest che va a disciplinare le situazioni in cui, per motivi gravi e comprovati, una persona residente a Pietrasanta e responsabile di un cane iscritto all’anagrafe regionale non può più prendersene cura, anche se solo in via temporanea: dal ricovero ospedaliero allo sfratto esecutivo, una grave invalidità o l’impossibilità oggettiva legata a fatti calamitosi. “Finora – ha spiegato l’assessore all’ambiente Tatiana Gliori, supportata dal funzionario dell’ufficio di settore, Elena Tonacchera – la gestione di un cane “ceduto” era completamente delegata al Comune e, quindi, alla collettività. Approvando questo regolamento, invece, vogliamo che il canile diventi l’ultima ed estrema soluzione, responsabilizzando chi ha un cane ad attivarsi sempre, in prima battuta, per trovare all’animale una sistemazione migliore e alternativa”.
Un atto che, al di là della spesa di mantenimento dell’animale, vuole porsi come argine alle “cessioni facili”: “Oggi abbiamo in carico due cani adulti – ha proseguito Gliori – per un costo complessivo annuale di circa 5 mila euro che sosteniamo interamente, per la loro permanenza nel canile rifugio di Groppoli-Mulazzo, in Lunigiana. Attraverso questo regolamento obblighiamo il responsabile di un cane a partecipare, quota parte e in base alla propria fascia di reddito Isee, finché l’animale non avrà trovato una nuova casa”. L’ingresso in canile rifugio, infatti, è necessario affinché il cane possa entrare nel circuito delle adozioni, trascorso un periodo di 60 giorni e fatta salva la volontà del proprietario di procedere immediatamente.
Chi vorrà intraprendere questo percorso, dovrà presentare al sindaco e all’ufficio ambiente un’istanza di cessione, allegando i documenti del cane e prova dei gravi motivi che obbligano a questo passo; l’amministrazione si pronuncerà entro 15 giorni definendo limiti e modalità di partecipazione del responsabile alla cura dell’animale. La proposta di regolamento è stata votata da entrambe le commissioni con esito identico (3 favorevoli e 2 astenuti) e passerà ora all’esame del consiglio comunale.