Marco Piagentini lascia l’incarico di presidente dell’Associazione “Il Mondo che Vorrei” Onlus che rappresenta i familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio. Nei giorni scorsi si è riunito il consiglio direttivo che ha provveduto ad effettuare le nuove nomine che saranno ufficializzate a breve.
“Dopo 9 anni di Presidenza è giunto il momento – scrive Piagentini – . Un incarico che allora ho accettato con vero onore perché era troppo grande e troppo forte ciò che era accaduto a Stefania, Luca e Lorenzo; troppo grandi le ferite aperte da ciò che avevamo vissuto quella notte, anche se allora, devo dire, mi spaventava il peso che avvertivo per il grande impegno di lavoro che si prospettava e il grande senso di responsabilità morale verso le vittime e i familiari”.
“In questo difficile incarico ho messo tutto me stesso – sottolinea – , sacrificando spesso anche le persone a me vicine, che ringrazio per avermi accompagnato e sostenuto senza se e senza ma, sempre”.
“Ieri ci dicevano di lasciar perdere – prosegue Piagentini – , oggi ci domandano se ne è valsa la pena. Posso affermare che lasciar perdere ieri ci avrebbe trasformato in persone vuote oggi, e, anche se a fronte di grandi sacrifici, possiamo guardarci allo specchio ed essere sereni, e nonostante il lungo e tortuoso cammino possiamo sostenere serenamente di non aver nessun rimpianto”.
Dopo aver ricordato la sentenza di condanna definitiva emessa dalla Corte di Cassazione che sottolinea le responsabilità dell’incidente, Piagentini afferma di avere adesso “bisogno di tornare a prendermi cura di me, del mio stato fisico che spesso ho trascurato, di ricominciare a costruire la mia vita pienamente. Ciò non vuol dire, né dimenticare (cosa per altro per me impossibile) né fermarsi di fronte agli obbiettivi dell’associazione che devono essere ancora raggiunti, ma nella vita ci sono dei cicli che iniziano e che si chiudono. Ora per me é giunto il momento di chiudere questo capitolo per rigenerarmi e poter essere nuovamente propositivo con nuove idee. Non si può smettere di essere cittadini consapevoli”.
Piagentini ringrazia poi “tutti i familiari, i soci, gli amici e coloro che ho incontrato in questo lungo e difficile cammino sostenendo una battaglia che non è stata e non sarà solo dell’associazione, ma una battaglia di tutti, una battaglia di civiltà per cercare di ottenere una Giustizia vera e un paese più sicuro, per non tornare a vivere la mostruosità che ha vissuto Viareggio il 29 giugno 2009”.
“Auguro al nuovo presidente un buon lavoro – conclude – , confermando per quanto possibile il mio massimo sostegno”.