Il Parco nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema rappresenta una pietra miliare nella creazione dell’Europa di oggi. È per questo motivo che la Commissione europea lo ha selezionato e gli ha riconosciuto il Marchio del patrimonio Europeo. L’ufficialità di questa notizia è arrivata in queste ore, e il sindaco Maurizio Verona è stato invitato alla cerimonia di assegnazione che si terrà ad Anversa (Belgio) mercoledì 17 aprile.
Sant’Anna di Stazzema è stata scelta insieme ad altri sei luoghi in tutta l’Unione Europea. Il Marchio del patrimonio Europeo – come si legge sul sito internet istituzionale della Commissione europea – è assegnato a monumenti, siti naturali o urbani, ma anche a oggetti e beni culturali e al patrimonio immateriale, di cui riconosce il ruolo chiave nella storia e nella cultura europee, oltre che nella formazione di quella che è oggi l’Unione europea.
“Enorme soddisfazione per essere stati l’unico luogo italiano che ha prevalso sugli altri tredici siti finalisti (anche importanti) – spiega il sindaco Maurizio Verona – Risultato che arriva per i valori che Sant’Anna rappresenta e per la forza che l’Istituzione Parco nazionale della pace ha avuto negli anni di affermare una storia che è riuscita a diventare patrimonio Europeo. Ne sono soddisfatto non solo come sindaco ma anzitutto come uomo e per i superstiti della strage di Sant’Anna di Stazzema che hanno dedicato gran parte della loro vita a cercare di trasferire la memoria del 12 agosto 1944, e degli episodi tragici accaduti nelle singole borgate di questo paese, alle giovani generazioni attraverso una costante missione di testimonianza e di diffusione dei valori fondativi dell’Europa. Sant’Anna ha ottenuto il marchio europeo dopo che è stato istituito il Parco nazionale della pace nel 2000 dal parlamento italiano con legge. Questo riconoscimento quindi oggi ci eleva a Parco europeo della pace”.
Insieme a Sant’Anna di Stazzema, sono state selezionate le località di Cisterscapes — Paesaggi cistercensi per collegare l’Europa (Austria, Cechia, Germania, Polonia, Slovenia), il monastero di San Jerónimo de Yuste (Spagna), il Museo di Nostro Signore nel sottotetto (Paesi Bassi), il Teatro Reale di Toone (Belgio), Kalevala (Finlandia), l’Ateneo rumeno (Romania).
Sono 67 i siti selezionati dalla Commissione europea dal 2013. Scelti per il loro valore simbolico, il ruolo che hanno avuto nella storia europea e le attività che offrono. Questi siti avvicinano l’Unione europea e i suoi cittadini. In Italia, ad oggi con Sant’Anna di Stazzema, ci sono soltanto altri quattro luoghi insigniti di questo riconoscimento.
“Siamo orgogliosi – spiega il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – che Sant’Anna di Stazzema sia stata insignita del Marchio del patrimonio Europeo, quarto sito in Italia e primo per la nostra Regione. Il primo presidente della Regione Toscana Lelio Lagorio definì Sant’Anna di Stazzema “capitale morale della Toscana” e tra i suoi primi atti ci fu quello di salire a rendere omaggio alle oltre 500 vittime della strage. Dalla tragedia della Seconda Guerra Mondiale è nata l’Europa come strumento per il superamento di secoli di guerre. Oggi una nuova guerra attraversa il nostro Continente e Sant’Anna con il suo esempio ci ricorda a cosa portino i nazionalismi e le ideologie di divisione. Il lavoro di questi anni ha fatto in modo che Sant’Anna sia potuto diventare un luogo di riferimento per studenti e per quanti oggi si impegnano per la pace. Questo riconoscimento della Commissione Europa conferma il lavoro fatto in questi anni e la necessità ancora oggi di parlare di pace”.
“Solo sette siti in tutta Europa sono stati insigniti del marchio del Patrimonio europeo 2023 – commenta il vicepresidente della Provincia di Lucca, Nicola Conti – e il fatto che Sant’Anna di Stazzema sia inserita in questa ristrettissima cerchia non può che confermarci quanto sia importante il ruolo che questa piccola cittadina dell’Alta Versilia ha in tutto il mondo, come simbolo di pace e come presidio di memoria di quanto avvenne nella Seconda guerra mondiale. Un riconoscimento che ci fa piacere anche perché è la dimostrazione che la strada intrapresa per fare di Sant’Anna di Stazzema un presidio di Memoria, pace e libertà è quella giusta e che le iniziative intraprese in questi anni sono state valutate proprio per l’importante impatto che esse hanno avuto e hanno sulla società di oggi, dove c’è un grandissimo bisogno di ricordare per non ripetere quanto avvenne”.
“Il marchio del patrimonio europeo – si legge ancora sul sito istituzionale della Commissione europea – presenta alcune differenze rispetto alla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco. I siti del patrimonio europeo danno vita alla narrativa europea e alla storia che sta dietro ad essa. I siti del patrimonio europeo si concentrano sulla promozione dei valori simbolici europei e sul ruolo significativo che questi siti hanno svolto nella storia e nella cultura dell’Europa. Offrono anche preziose attività educative, soprattutto per i giovani. I siti del patrimonio europeo possono essere visitati singolarmente o come parte di una rete. I visitatori possono farsi un’idea reale dell’ampiezza e della portata di ciò che l’Europa ha da offrire e dei risultati che ha raggiunto”.