Venerdi 3 maggio al cinema Scuderie Granducali di Seravezza sarà proiettato il film del regista israeliano Guy Davidi Innocence, un film su cosa significa crescere in un paese che ti obbliga a diventare un soldato.
Fare una guerra è un lavoro di narrazione. Una buona storia è fondamentale per legittimare l’uso della forza militare. Ecco perché i militari hanno bisogno di attività promozionali e Israele è un Paese modello nel promuovere le proprie imprese militari.
Innocence racconta la storia di ragazze e ragazzi che hanno resistito all’arruolamento ma poi sono capitolati. Le loro storie non sono mai state raccontate perché sono morti in servizio. Attraverso un racconto basato sui loro inquietanti diari, il film descrive il loro sconvolgimento interiore, intrecciando immagini militari di prima mano, momenti chiave dall’infanzia fino all’arruolamento e video amatoriali dei soldati deceduti, le cui storie sono state messe a tacere e sono viste come una minaccia nazionale.
Nel 2022 su 40 soldati morti solo quattro sono caduti in combattimento ma ben 14 si sono suicidati. Guy Davidi fa parte dell’Israele che manifesta contro l’occupazione, l’apartheid e le aggressione dei coloni nell’Area C della Cisgiordania. E dedica questo rabbioso requiem ai soldati suicidi: “Questo mondo è pieno di malvagità, sfruttamento, ingiustizia e dolore. Una volta entrato nell’esercito, sono diventato parte di ciò che crea tutto questo” – Halil Givati Rapp, 20 anni.
Alle ore 20.30 sarà trasmessa una intervista al regista Guy Davidi. Alle 21.15 prima della proiezione ci sarà la presentazione dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università a cura di Serena Tusini e Cristina Ronchieri.