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venerdì, Novembre 22, 2024

La Viareggio Cup emigra a Pontedera per l’atto conclusivo a causa dell’inagibilità dello stadio dei Pini. C’è il progetto per ricostruirlo ma servono sette milioni: quando la finale potrà tornare in città?

La Viareggio Cup 2022, l’edizione della ripartenza dopo due anni di stop forzato, arriva domani – mercoledì 30 marzo – all’atto conclusivo. In campo, il Sassuolo e la rivelazione africana dell’Alex Transfiguration, un academy calcistica molto in auge in Nigeria. Fin qui, niente di anomalo. Se poi ci domandiamo in quale impianto verrà disputato l’incontro, ecco che si apre una voragine di delusione. E di sconforto per gli appassionati di calcio di Viareggio. La gara – con diretta Rai Sport a partire dalle 16 – è in calendario allo stadio “Mannucci” di Pontedera, visto che lo stadio dei Pini-Bresciani è chiuso da tempo. Perché? Proviamo a capirci qualcosa.

Chi ha seguito poco e distrattamente – comunque, non dalle nostre parti – la vicenda dello stadio dei Pini-Bresciani di Viareggio, se in questi giorni venisse colto dalla curiosità di entrare all’interno dell’impianto, rimarrebbe di stucco. Dalla grande bellezza al grande degrado. Purtroppo. Però all’orizzonte si sta sempre più materializzando il via libera al progetto definitivo di rilancio deciso dal Comune di Viareggio: uno stadio nuovo di trinca, confermando anche le piste e le pedane di atletica, una scelta nel segno della tradizione visto che la prima pista in tartan d’Italia è stata proprio quello dello stadio dei Pini. Altri tempi. Quelli attuali sono di ben altro spessore.

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Ma per quale motivo, o meglio somma di motivi, lo stadio dei Pini-Bresciani è ridotto in questo modo? Possibile che una città come Viareggio che nelle sue rilevanti voci di entrata ha il turismo sportivo non abbia a disposizione da quasi quattro anni il suo impianto per eccellenza? L’impianto ha avuto grande visibilità internazionale e ancora oggi in mezzo mondo viene ricordato non solo per il torneo giovanile di calcio ma anche per le memorabili edizioni del meeting di atletica leggera con le leggendarie sfide fra Pietro Menna e i velocisti americani? Un fatto è certo: il dissesto del comune di Viareggio, 2015 e dintorni, ha sicuramente ha avuto il suo peso, come lo avuto – in quel caso, anche per il fallimento della Patrimonio, la società partecipata del Comune – per la diaspora di gran parte degli altri impianti sportivi pubblici, dalla piscina al palazzetto dello sport, dal campo Scuola al centro sportivo Marco Polo, finiti all’asta e poi in mano a privati.

Ma soffermiamoci sullo stadio dei Pini-Bresciani: era da tempo che l’impianto doveva fare i conti con la carta di identità e con nuove e più restrittive norme legate alla sicurezza. Sta di fatto che l’impianto – partiamo dal 2015 – in concessione alla società calcistica Viareggio 2014, venne già chiuso al pubblico per due giorni nel marzo 2018, proprio in occasione della Viareggio Cup perché la commissione comunale di vigilanza accertò alcune lacune. Lavori di somma urgenza per mettere un tampone all’emergenza: problema risolto a tempo. Rimanevano le prescrizioni di fronte alle quali bisognava intervenire – a quel punto il pallino era in mano al Comune – in maniera adeguata, passare l’esame della ‘commissione di vigilanza’ e avere nuovamente il nulla osta per ospitare non solo manifestazioni sportive ma soprattutto il pubblico.

Ma quel che è accaduto nei primi giorni di marzo del 2019 diventa lo spartiacque fra passato e futuro: i lavori effettuati dal Comune, proprietario dell’impianto, non vennero giudicati tali da poter consentire la riapertura dello stadio. In contemporanea sul tavolo della Procura era finita una segnalazione, come possibile notizia di reato, sui lavori e sullo status dell’impianto. Morale: stop. Torneo di calcio costretto ad emigrare alla Spezia, Viareggio (calcio) perdurante in esilio, iniziato nel settembre 2018, sezione atletica del Cgc costretta temporaneamente a chiudere i battenti. E a distanza di tre anni la situazione non è cambiata anche perché la pandemia ha fatto scivolare il fascicolo dell’impianto in coda alla priorità giornaliere. Nel settembre del 2020, lo stadio ha perso anche la gradinata scoperta. Demolita. Una fine annunciata. Ma il dopo? E il presente? Lo stadio dei Pini è ancora chiuso, il torneo di Viareggio continua ad essere itinerante (la prossima finale si svolgerà a Pontedera), l’atletica leggera viareggina è sempre in esilio.

L’unica novità che ora c’è il progetto definitivo del nuovo stadio presentato dal sindaco Giorgio Del Ghingaro: 7 milioni di euro. Partenza dei lavori, questa è solo un’ipotesi, nel prossimo autunno. Ma il nodo di fondo è uno solo: quando gli sportivi viareggini potranno nuovamente sedersi sulle tribune e sulle gradinate dello stadio dei Pini? Il sindaco Giorgio Del Ghingaro spera che il primo step (tribuna coperta più primo ‘modulo’ della gradinata: 1980 più 580, 2560 posti) sia pronto nella primavera 2023. Ottimista?  Realista? Lo dirà il tempo. 

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