Alle pellicciate

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Da bambini eravamo soliti dividerci in due gruppi e combattere a colpi di zolle erbose, si faceva ‘alle pellicciate’ e alla fine rientravamo a casa con la terra nei capelli e la rena nelle scarpe, spesso oltre l’ora consentita.
Ecco che questo scontro tra enti, mi ricorda la famosa ‘guera de’ bimbetti alle pellicciate’.
Alla proposta amministrativa di far uscire Viareggio dal Parco, con i toni di chi è abituato a imporre, è arrivata la risposta del Presidente Bani. Poteva mancare dopo i silenzi, le telefonate respinte al mittente, le assenze alle riunioni, come dichiarato in TV dallo stesso Bani? Certo che no. Toni scherzosi, strizzate d’occhio e verve irriverente, Bani riesce a stupire e a far arrabbiare i supporter dell’amministrazione, con una dialettica divertente a Viareggio diremmo: l’ha ‘preso per la trinchetta’…
Siamo al giro di boa e finalmente i problemi sempre rimandati, si materializzano.
Dopo l’indirizzo del Consiglio Comunale c’è stata una reazione cittadina unanime con 2.000 manifestanti festosi che chiedevano di non abbassare la guardia assieme ai comitati e alle associazioni per tutelare un bene tanto caro alla città. La Lecciona come spartiacque tra chi insegue uno sviluppismo che guarda al proprio ombelico e chi ha una visione organica, tra ambiente, paesaggio e rispetto delle aree destinate a riserva naturale, un ecosistema unico da preservare.
Addirittura questa levata di scudi fino a chiedere le dimissioni del Presidente: vietato fare una battuta. Sono arrivate perfino le dimissioni di una rappresentante del consiglio direttivo del Parco.
Se stiamo sui contenuti, quell’idea della mediazione da parte del Presidente Bani in effetti convince poco. Il passaggio dal Balipedio non ha nessun fondamento, sposta il problema senza risolverlo, quando sul campo resta una sola ipotesi congrua con il protocollo sulla ciclovia tirrenica: il passaggio dal Viale dei Tigli oggi necessitante di essere valorizzato e capace di fare leva turistica con la tenuta Borbone.
Il Presidente Bani rileva la commistione di funzioni tra i mezzi alla Lecciona, riporta la questione sulla logica e la ragionevolezza, affrontando e snocciolando i problemi: mezzi di soccorso, antincendio, linee tagliafuoco, raccolta rifiuti, pedoni.
Il tentativo di convincere gli attuali amministratori ad un avvicinamento, a cercare di farli uscire da quell’isolamento istituzionale e qua mi riferisco al rapporto incandescente con Regione e Comuni limitrofi.
C’è poco da aggiungere, la Regione chiederà un parere all’Ente Parco e il tira e molla sembra arrivato al termine. Finalmente è il momento delle decisioni per le quali ci sono i tecnici, le professionalità e la pianificazione dell’Ente Parco sovraordinata su ogni tentativo, mai dichiarato in campagna elettorale da nessun candidato sindaco.

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