Mentre auspichiamo e dobbiamo ‘lavorare’ – per quanto possibile – ad una nuova maggiore responsabilità nella guida delle istituzioni (cultura, competenza e stile di guida, i prerequisiti per un rapporto positivo fra la Pubblica Amministrazione e l’economia) dobbiamo ricordare quali obblighi morali e materiali debbono essere nel capo agli imprenditori…
L’imprenditore deve sicuramente possedere una buona CULTURA di prodotto e di processo per stabilire una competenza atta a coniugare al meglio i fattori produttivi a disposizione per l’impresa. Il responsabile dell’azienda deve inoltre mantenere sempre un doveroso RISPETTO per le regole e le istituzioni regolatorie: il far west aumenta sicuramente confusione ed evasione e non consente una crescita che per essere duratura deve essere ordinata e compliance con le norme di legge e di mercato.
L’imprenditore in quanto tale deve avere il CORAGGIO necessario per operare le scelte aziendali. Lo stile di guida deve avere una visione necessariamente prospettica, e quindi revisionale, e deve essere orientata sempre alla volontà del fare rispetto al pessimismo dell’intelligenza che potrebbe portare ad un immobilismo che produce crescita ma rischia anche di far avvitare la produzione e le stese prospettive di sopravvivenza aziendale…
In un quadro così delineato, con un aumento complessivo del livello di responsabilità nel pubblico e nel privato, sarà sicuramente più facile e agevole promuovere non solo una “economia più giusta”, ma anche uno sviluppo economico caratterizzato da una maggiore creazione di valore e di posti di lavoro.
Gianfranco Antognoli