Project financing e piccolo cabotaggio

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Sembra strano ma è così, oramai il pubblico, inteso come ente pubblico, ovvero Comune di Viareggio, pare gettar la spugna e dopo la candidatura a capitale della cultura, sembra aver smarrito la bussola e ciao ciao voli pindarici.
Nell’ultimo appassionante, si fa per dire, consiglio comunale di aprile emergono i termini e i contenuti sul project financing messo a punto dall’amministrazione sul centro sportivo polivalente a Torre del Lago. Diciamocelo chiaro: si ricorre a uno strumento ideato per grandi trasformazioni urbane per dare in concessione ventennale un bene pubblico su cui ci giochiamo il futuro di una frazione e di tanti ragazzi oggi privi di luoghi di aggregazione se escludiamo la parrocchia e poco altro. L’idea che il privato possa troneggiare nelle aree di proprietà comunali è oramai diventata la regola.
Ovviamente non è tanto nel merito di chi prenderà in gestione questa struttura e nemmeno sulle spese che dovrà sostenere così come quel canone più o meno basso per i quindici anni dopo l’investimento quinquennale su cui vorrei soffermarmi.
Ma sull’arrendevolezza del pubblico oramai incapace di gestire un bene strategico nonostante le fanfaronate sugli 83 milioni di euro in bilancio e i dieci milioni di riserva.
Insomma se le risorse ci sono perché concessionare? Perché TDL deve continuare ad essere una sigla e non Torre del Lago Puccini, una terra straordinaria, ricca di storia e cultura tra lago e mare?
Perché concessionare è la strada più semplice, non richiede impegno, si mette una toppa e si va avanti, senza un’idea di città, né di frazione.
Ovviamente per il Vasco Zappelli al Varignano cosa dobbiamo aspettarci? Forse la stessa ricetta? Diamo tempo al tempo e degrado su degrado, vedremo…
Nel mentre aree private restano al palo, una per tutte la Salov o la ex Telecom proprio dove lo strumento del project potrebbe essere valido per dare a Viareggio un nuovo impulso, parcheggi scambiatori e servizi, invece si preferisce fare come gli struzzi e aspettare. Il degrado avanza, Viareggio perde di attrattivitá, ingarbugliandosi al suo interno senza un’idea di città, con una mobilità ferma agli anni ’80.
Sono lontani i tempi dei grandi investimenti come la Cittadella o il teatro Puccini, la GAMC o il Museo della Marineria, oggi tutto pare risolversi nella corsa alla concessione ventennale o quarantennale come nel caso del Piazzone, insomma i nostri luminari sembrano somigliare sempre più a quegli scolaretti che imparata la lezione la ripetono a menadito, senza interrogarsi sul contenuto e le eventuali alternative.
Ci aspettavamo poco, la gestione dell’immediato, i conti in ordine, la riuscita di quelle due, barra, tre manifestazioni e poco più ma qua la cosa si complica, perché chi verrà dopo i ‘signori dei project’, gli scolaretti diligenti, non troverà molto e dovrà reimpostare un piano delle opere pubbliche con una visione più ampia e negli anni. Opera ad oggi quasi impossibile vista l’assenza delle forze politiche trasformate in comitati elettorali strappavoti sotto parvenze di liste civiche e liste civiche che diventano il ‘refugium peccatorum’ dei tanti politici locali più o meno esclusi o come si dice in termini ironici, trombati.
Insomma il primato delle concessioni e la resa del pubblico questo alla fine è il risultato, alla viareggina si direbbe :
‘Ormeggia’ in darsena e aspetta’ nel porto ben legato’, ma adesso non basta e il pubblico deve diventare protagonista e non abdicare, sennò Viareggio arretra e diventa un luogo come un altro, una cittadina omologata e senza una sua identità.

Centro Sportivo Polivalente a Torre del Lago
Centro Sportivo Polivalente Torre del Lago
Centro Sportivo Polivalente a Torre del Lago
Centro sportivo Vasco Zappelli

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