Internazionalizzazione delle imprese, il bando Bonus Export Digitale rappresenta un’importante opportunità offrendo una serie di agevolazioni per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export. Il MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) e l’Agenzia ICE, con il supporto tecnico di Invitalia, supportano così micro e piccole imprese, reti e consorzi del settore manifatturiero nel processo di internazionalizzazione digitale.
Questi i requisiti:
- essere MPI con codice ATECO C;
- avere meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo minore di 10 milioni di euro;
- avere avviato da almeno un anno la fatturazione di prodotti commerciali;
- DURC regolare;
- possedere SPID o CNS.
Sono ammissibili le seguenti spese: - consulenze per l’adozione di soluzioni digitali (progettazione e personalizzazione di processi e soluzioni architetturali informatiche relativi a percorsi di internazionalizzazione);
- realizzazione di e-commerce verso l’estero, siti e/o app mobile, compresi investimenti per sincronizzazione con marketplace internazionali da soggetti terzi;
- sistemi di e-commerce che prevedano l’automatizzazione delle operazioni di trasferimento, aggiornamento e gestione degli articoli da e verso il web nonché CRM (ad esempio i sistemi API – Application Programming Interface);
- servizi accessori all’ e-commerce quali smart payment, predisposizione di portfolio prodotti, traduzioni, shooting fotografici, video making, web design e content strategy;
- strategia di comunicazione, informazione e promozione per il canale dell’export digitale, con riferimento al portafoglio prodotti, ai mercati esteri e ai siti di vendita online prescelti;
- digital marketing per lo sviluppo dell’internazionalizzazione: campagne di promozione digitale, SEO, SEM, campagne di content marketing, inbound marketing, di couponing e costi per il rafforzamento della presenza sui canali social;
- servizi di CMS (Content Management System): restyling di siti web;
- iscrizione e/o l’abbonamento a piattaforme SaaS per la gestione della visibilità e spese di content marketing;
- consulenza per lo sviluppo di processi organizzativi e di capitale umano finalizzati ad aumentare la presenza sui mercati esteri;
- upgrade delle dotazioni di hardware.
Le micro e piccole imprese italiane manifatturiere possono ricevere un contributo pari a 10mila euro a fronte di una spesa minima di 12.500 euro. Invece le reti e i consorzi possono ottenere fino a 22.500 euro a fronte di spese non inferiori a 25mila euro. La domanda può essere presentata entro le ore 10 del 12 aprile 2024.
Concludendo, pare una iniziativa interessante per le aziende che hanno i requisiti utili a partecipare.
Gianfranco Antognoli