“Prenotazioni online, gestioni da remoto, realtà virtuale: le nuove tecnologie sembrano essere il ‘meteorite’ della sanità per far estinguere i ‘dinosauri’ anziani che non riescono a stare al passo con i tempi. Certo, l’azienda sanitaria ci risparmia e tanto. Ma a che prezzo, sulla pelle dei più fragili avanti con l’età?”. A sollevare la critica è la Uil Pensionati della provincia apuana: tanti gli anziani che si sono rivolti agli sportelli della Uilp per lamentare un disagio, il sentirsi ormai messi da parte da un sistema che punta al progresso come alla chiave di volta per il futuro dimenticandosi però di chi c’è e ha bisogno di essere guidato in questa transizione tecnologica.
“Gli anziani hanno più difficoltà ad accedere ai servizi, a partire proprio dalle prenotazioni che devono essere fatte online. Non è facile per molti mentre l’azienda sanitaria dovrebbe garantire lo stesso servizio e le medesime garanzie anche a chi non è capace di utilizzare la tecnologia – prosegue la Uilp -. E’ vero, le pratiche possono essere fatte tramite farmacie, patronati e associazioni ma sono servizi che andrebbero pubblicizzati, di cui bisognerebbe mettere al corrente gli anziani che invece spesso e volentieri vengono lasciati a navigare da soli nel mare dei servizi. Una deriva tecnologica accelerata dalla pandemia che rischia di emarginare tutti i più diretti interessati, le persone più anziane e vulnerabili, che difficilmente hanno un computer in casa e altrettanto difficilmente sono in grado di usare la tecnologia dello smartphone, ammesso che lo posseggano. Deriva che ora si è estesa alle prenotazioni per visite specialistiche (ma i CUP esistono ancora o no?) e per analisi mediche, i prelievi del sangue e delle urine”.
Un’iscritta della Uilp in prima persona racconta la sua disavventura: “Sono stata invitata, garbatamente ma insistentemente, a prenotarmi on line, affinché il personale ‘possa organizzare meglio il proprio lavoro, sapendo quante persone si presenteranno’. Abbiamo installato con un collega della Uilp l’app Toscana Salute ma subito c’era l’ostacolo dell’identità digitale. Ma, secondo voi, quanti pensionati, quanti anziani (ma anche persone più giovani, credetemi) sono in grado di completare queste procedure? Ma veramente pensate che siamo tutti ‘digitali’? E la soluzione ai problemi non può essere sempre il volontariato. Devono essere le istituzioni a farsi carico del problema, visto che l’hanno creato”.
“Siamo dinosauri, in via di estinzione. Meritiamo dignità e rispetto per le nostre esigenze, fino a che non saremo definitivamente e completamente estinti – conclude la Uilp -: progresso e civiltà devono andare di pari passo”.