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mercoledì, Aprile 24, 2024

Asl, proclamato lo stato di agitazione. Cgil, Cisl e Uil: “Serve un piano assunzioni. Pronti ad altre forme di lotta”

Scatta lo stato di agitazione in tutta l’area vasta dell’Usl Toscana Nord Ovest: a dichiararlo i coordinatori dei sindacati Fp Cgil, Valerio Musetti, Fp Cisl Cinzia Ferrante, Enzo Mastorci e Francesco Redini, e della Uil Fpl, Brunello Fidanzi, pronti già a mettere in campo altre forme di protesta e di lotta se non arriveranno risposte dall’azienda sanitaria.

Il punto su cui si gioca tutta la vertenza è quello della carenza di personale ormai in tutti i reparti e settori dell’Usl Toscana Nord Ovest accusata di “rinviare le risposte nel garantire assunzioni”. Carenze organiche dovute a tanti fattori che si protraggono da tempo senza che fossero individuate soluzioni definitive: “Mancate sostituzioni di pensionamenti, lunghe assenze, gravidanze, malattie, infortuni, congedi” proseguono i sindacati che valutano molto grave il fatto “che vengano messi a repentaglio diritti fondamentali quali riposi e ferie. Una situazione di grande sofferenza all’interno di tutta l’azienda, per la carenza di personale infermieristico, Oss, tecnico sanitario ed amministrativo”.

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Situazione che può solo aggravarsi in particolare sull’area di costa ma anche nel cuore di Lucca con l’arrivo dell’estate e l’afflusso turistico, quando dovranno essere garantite le ferie estive in un momento in cui la popolazione residente si moltiplica.

A entrare nel dettaglio della provincia lucchese è il segretario Uil Fpl Pietro Casciani: “Nelle scorse settimane abbiamo sollecitato più volte l’azienda a mettere mano all’organico. Abbiamo denunciato la mancanza di personale in tutti i comparti, con una particolare attenzione che abbiamo dedicato ai tecnici di radiologia. In Versilia 4 sono andati via per vari motivi e mai sostituiti, mentre l’attività di angiografia interventistica è garantita attraverso il personale proveniente dalla zona di Massa. Al San Luca di Lucca ne sono rimasti 8 al Pronto Soccorso ma ne mancano 3 anche in radiologia tradizionale e certo non va meglio nella Valle del Serchio. Per non parlare del personale infermieristico e Oss che si fa sentire. Per ultimo vogliamo ricordare che per far funzionare una gestione di 12.000 dipendenti serve colmare la carenza di personale amministrativo sia per i servizi al cittadino, come per la funzionalità di uffici che hanno visto l’aumentare dei compiti per i vari pensionamenti e accorpamenti di servizi senza integrare il personale. L’azienda deve presentare un piano di assunzioni che risponda finalmente a tutte queste criticità – conclude Casciani –, siamo pronti a mettere in campo altre forme di lotta sindacale”.

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