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martedì, Aprile 16, 2024

Asl Toscana nord ovest, Giuliano  Biselli nominato coordinatore della rete ospedaliera. Sostituisce Corsini

Giuliano Biselli, direttore sanitario degli ospedali Apuane e della Lunigiana, è anche il nuovo coordinatore della rete ospedaliera dell’Azienda USL Toscana nord ovest.

Come si legge sul sito dell’Asl, Biselli è stato nominato nel nuovo ruolo nei giorni scorsi dalla direttrice generale Maria Letizia Casani, e si occuperà quindi del coordinamento delle funzioni strategiche per i tredici ospedali dell’Azienda sanitaria: Apuane, Fivizzano, Pontremoli, Versilia, Lucca, Barga, Castelnuovo di Garfagnana, Pontedera, Volterra, Livorno, Cecina, Piombino e Portoferraio. 

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Prende il posto di Giacomo Corsini, attuale direttore sanitario dell’Azienda, che aveva assunto tale incarico nel marzo 2022 quando era ancora direttore dell’ospedale “Versilia”.

Laureato in Medicina e chirurgia e con specializzazione in Igiene nel 1990, il dottor Biselli è stato dal 1991 al 1999 responsabile dell’Igiene pubblica della USL 7 di Chivasso (Torino). Dal 1999 lavora in Asl nell’ambito di Massa Carrara e dal 2002 è direttore sanitario del presidio ospedaliero provinciale.

“Ringrazio la direzione – evidenzia Biselli nella nota pubblicata sul sito dell’Asl – per avermi affidato un incarico così importante e di grande responsabilità. Coordinare la rete ospedaliera che insiste su un territorio così vasto e diversificato è un compito non facile, ma sono convinto che la forte collaborazione che c’è stata in questi anni con i colleghi direttori degli altri ospedali costituirà un valore aggiunto anche per il futuro”.

“E’ fondamentale lavorare in rete – prosegue Biselli – perché solo con l’integrazione dei percorsi assistenziali fra i presidi ospedalieri e il territorio sarà possibile assicurare a tutti i cittadini risposte sanitarie valide e confacenti ai bisogni, sia nei piccoli ospedali di periferia che nei presidi maggiori”.

“Proprio focalizzando l’attenzione alle potenzialità e alle vocazioni dei singoli nodi della rete ospedaliera – conclude – sarà possibile garantire una sempre maggiore equità di accesso e risposte qualificate indipendentemente dalla struttura sanitaria di erogazione, in linea con la finalità peculiare del servizio sanitario pubblico”.

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