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giovedì, Dicembre 5, 2024

Banca AideXa: vola la prima fintech italiana dedicata a micro e piccole imprese. Approccio totalmente digitale

Riceviamo e pubblichiamo in anteprima un articolo di Roberto Nicastro su Banca AideXa che sarà pubblicato sul prossimo numero di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia e finanza diretto da Gianfranco Antognoli. Nicastro, classe 1964, è cofondatore e presidente di Banca AideXa, Advisor Europa per Cerberus Capital e “angel investor” nel settore Fintech. Ha lavorato per diciotto anni in Unicredit, sino a diventarne Direttore Generale.

In Italia il settore delle PMI ha storicamente affrontato le criticità maggiori nell’accesso al credito, in particolare le quattro milioni di microimprese con un fatturato inferiore a due milioni di euro. Nonostante questo segmento di mercato rappresenti oltre un quarto del Pil prodotto nel nostro paese.

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Nel 2020 con Federico Sforza, attuale amministratore delegato, abbiamo così deciso di lanciare la prima fintech italiana dedicata alle micro e piccole imprese con un approccio al 100% digitale. Nel 2021 abbiamo ricevuto la licenza bancaria dalla Banca d’Italia e oggi, possiamo dire di essere al fianco di uno dei settori più vulnerabili del tessuto economico italiano.

Abbiamo infatti superato 500 milioni di euro di finanziamenti complessivi erogati alle imprese e abbiamo oltre 10.000 clienti. Permettiamo a chi fa impresa di ricevere una proposta di finanziamento anche in pochi minuti o pochi giorni (se assistita da garanzie pubbliche) e di vedersi poi accreditato sul proprio conto corrente l’importo in tempi brevissimi. Contiamo di raggiungere il break-even nel 2024.

In pratica abbiamo industrializzato il credito delle PMI sul modello in passato sviluppato dagli specialisti del credito al consumo e del leasing. Tutto ciò è stato reso possibile dalla capacità di sfruttare le potenzialità dei data analytics e, soprattutto, delle tecnologie di intelligenza artificiale che ci permettono di valutare con tempestività e precisione il profilo creditizio di un’impresa.

All’interno del nostro processo di valutazione del credito, infatti, oltre un terzo del peso deriva da modelli costruiti con AI utilizzando i dati sulle transazioni di conto corrente delle aziende, dati molto più “freschi” e puntuali della contabilità di bilancio. In questo modo riusciamo non solo a proporre valutazioni sempre più precise, ma anche a concedere prestiti ad aziende che, a causa di una scarsa quantità di dati a disposizione, incontrerebbero enormi difficoltà e tempi molto lunghi in un processo di valutazione creditizia per così dire più tradizionale.

Naturalmente consideriamo imprescindibile il valore apportato dalla componente personale: il primo momento nella realizzazione di un modello è infatti sempre basato sull’interpretazione umana, svolto dal data scientist con altri esperti, e assicura che il modello sia in grado di coniugare solidità, eticità e trasparenza. E comunque il rapporto con i Business Bankers e con i nostri partner di origination (mediatori, confidi, agenti) resta fondamentale per il cliente.

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