Alle europee “Azione non andrà con Iv, perché non sarebbe credibile. Come possiamo presentare una candidatura… sarebbe considerata da tutti come assolutamente strumentale”. Lo ha detto ieri sera il leader di Azione, Carlo Calenda, intervistato da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio. E quindi andrai da solo? “Sì”.
Di seguito alcune affermazioni di Calenda.
ll modo di fare politica di Matteo Renzi non è compatibile col nostro
“Siamo persone che fanno politica in modo diverso. La politica non si può fare tenendo le cose su un piano personale. Io ho solo preso atto che il modo di fare politica di Matteo Renzi non è compatibile col nostro, ma se domani mattina c’è una cosa di intelligente da fare insieme lo faremo con molto piacere”.
Serve il meteorite, un governo Sgarbi, Paragone, Rizzo
Il leader di Azione, Carlo Calenda, ha usato l’ironia: “Sarei per provare un governo Paragone, Sgarbi, Rizzo. Se dobbiamo avere il meteorite bisogna andare per il meteorite. È inutile continuare con le mezze strade, chi dice vaffa, chi si sporge dal balcone. Andiamo sul disastro, prendiamo Gengis Khan e gli diamo l’Italia per tre anni. E poi forse rinsaviamo”.
Sono distante anni luce da Schlein
“Non mi sento in alcun modo vicino a Conte e ai 5 stelle, sono distante anni luce da Schlein, anni luce. L’ho vista una volta a un incontro alla Cgil. È l’unica volta che ho visto a tu per tu la Schlein, non l’ho più vista a tu per tu”. “Il pensiero di fondo è che un Paese senza i 5 stelle sia migliore, c’è un dovere all’oblio dei 5 stelle. Schlein è molto diversa da me, la pensa diversamente da me sulla larghissima maggioranza di cose, quasi tutte. Su salario minimo abbiamo fatto un lavoro importante di coordinamento – ha poi ricordato – e sulla sanità cercheremo di rifarlo”.
Il campo largo non è mai esistito e non esisterà mai
“Il campo largo per me non è mai esistito, non esisterà mai, non posso governare con i 5 Stelle, non ci ho mai governato in vita mia, non ci posso governare, non condivido niente di quello che dicono, ritengo che dove hanno governato hanno fatto disastri. Per me il campo largo non è mai esistito”.
Sono un oppositore di Meloni ma la sua è una bella storia personale
“Sono un oppositore di Giorgia Meloni, vengo da un’altra cultura, io sono un repubblicano si sarebbe detto una volta, per me la bussola è la Costituzione della Repubblica italiana e storicamente la Repubblica romana. Ho avuto simpatia per la storia di Meloni personale, non politica. Penso che quella di una donna che viene dal niente e che prova a farcela e ce la fa sia una bella storia. Lo dico da oppositore”.
Vannacci? Giulio Cesare era bisessuale e Adriano omosessuale
Vannacci? “Giulio Cesare era bisessuale, Traiano era omosessuale, Adriano era omosessuale. E la sessualità ce la leviamo di torno. Per quel che riguarda l’identità, perché i romani hanno conquistato il mondo e i greci no? Perché i per i greci se non eri ateniese non avresti mai potuto ottenere la cittadinanza. I romani hanno capito che l’allargamento della cittadinanza era un gigantesco mezzo per allargare la sfera di influenza. Ai romani il problema dei tratti somatici non gli è passato per l’anticamera del cervello, sennò non sarebbero arrivati da nessuna parte”.