La Cardiologia dell’ospedale “San Luca” di Lucca, diretta da Francesco Bovenzi, ha fatto fronte a un significativo aumento nei giorni scorsi dell’impegno assistenziale con un record dei ricoveri. Si è infatti registrato un incremento di pazienti acuti ricoverati in terapia subintensiva, intensiva e unità coronarica con 21 casi critici e 16 assistiti in reparto. “Una conferma – afferma l’Asl Toscana nord ovest in una nota sul proprio sito internet – della capacità inclusiva della struttura e della professionalità e capacità organizzativa degli operatori del San Luca”.
“L’impegno del personale medico nell’affrontare le sfide assistenziali – sottolinea il dottor Bovenzi – è sempre stato il nostro encomiabile punto di forza professionale, portato avanti con sacrificio e con grande senso responsabilità nella tutela della salute. In questi giorni difficili nel laboratorio di Elettrofisiologia e Cardiostimolazione abbiamo, tra l’altro, eseguito un complesso e innovativo intervento in un paziente ricoverato per scompenso cardiaco con una grave aritmia avvalendoci di un avanzato sistema tecnologico di ricostruzione tridimensionale e mappaggio elettro-anatomico del cuore”.
“Questa sofisticata tecnologia d’avanguardia utilizzata ad oggi solo in pochi centri in Italia – afferma Francesco Busoni, dirigente medico operatore – ci ha permesso di rendere più efficace la contrazione cardiaca e di limitare al tempo stesso l’utilizzo dei raggi X con ovvi vantaggi per il paziente e per noi operatori, meno esposti quindi ai rischi delle radiazioni ionizzanti”.
“Si è trattato – spiega Davide Giorgi, responsabile del servizio – della 145esima procedura da inizio anno di impianti di pacemaker, un dato che ci proietta anche quest’anno ci proietta a confermarci tra i primi centri in regione, arrivando probabilmente a superare la nostra media di circa 250 impianti all’anno. In questo intervento ci siamo confrontati con un sistema dedicato di guida che ha permesso di integrare in tempo reale l’informazione tridimensionale anatomica con quella del segnale elettrico delle miocellule e di guidare il corretto posizionamento degli elettrocateteri nel cuore e nei suoi vasi”.
“Si tratta di un’ulteriore innovazione sanitaria del San Luca al servizio dei cittadini – aggiunge ancora Bovenzi – della quale non possiamo che essere orgogliosi perché ci ha permesso di coniugare i due cardini della terapia: l’efficacia e la sicurezza, migliorando di fatto le nostre cure. Ancora una volta la Cardiologia di Lucca fa scuola come modello organizzativo e assistenziale capace di innovarsi. Dalla ricerca clinica alla formazione, siamo sempre protagonisti e il livello di produttività scientifica è invidiabile anche per i numeri espressi dai nostri impact factor che quotidianamente permettono di traslare le evidenze scientifiche in un’eccellente assistenza. Il nostro è un modello di prevenzione, diagnosi e cure cardiologiche costruito negli anni con grandi sacrifici e a darci ulteriori stimoli sono i sorrisi dei tanti pazienti che si rivolgono fiduciosi alle nostre cure”.
“Nei prossimi giorni – conclude il primario – si terrà CardioLucca 2022, uno spazio formativo e culturale irrinunciabile della cardiologica lucchese che fa scuola in uno dei congressi più attesi e partecipati a livello internazionale. Con scienziati e istituzioni regionali dedicheremo ampio spazio a una problematica molto attuale, quella del riscaldamento climatico, discutendo per primi delle gravi ripercussioni del clima sulla salute non solo cardiovascolare dell’umanità”.