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martedì, Dicembre 3, 2024

Cibo sintetico: in provincia di Lucca oltre la metà dei comuni ha deliberato il sostegno alla battaglia di Coldiretti

Più di un comune su due della provincia di Lucca ha già deliberato il sostegno alla battaglia contro il cibo sintetico di Coldiretti e Filiera Italia per chiedere una legge di iniziativa popolare che ne vieti la produzione e la vendita in Italia. Altri lo faranno nei prossimi giorni e nelle prossime settimane. A tracciare un primo bilancio della campagna di adesione è Coldiretti Lucca che ringrazia sindaci ed amministratori che hanno deciso di affiancare le imprese agricole ed i consumatori in questa battaglia epocale. La minaccia non è mai stata così reale. Non c’è solo la carne prodotta in laboratorio, che negli Stati Uniti è già stata autorizzata, sulle nostre tavole potrebbe arrivare presto anche il latte ed il formaggio “senza mucche” ed il pesce senza mari, laghi e fiumi. “ll cibo sintetico non è sostenibile, nessuno infatti racconta che è fatto con un bio reattore e che le particelle emesse in atmosfera rimangono lì per millenni. Però poi si demonizza la zootecnia e gli allevamenti che sono una eccellenza unica, oggi siamo l’agricoltura più sostenibile al mondo e un punto di riferimento. La verità sulla carne in vitro che non viene pubblicizzata è che non salva gli animali perché viene fabbricata sfruttando i feti delle mucche, non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo – spiega Andrea Elmi, Presidente Coldiretti Lucca – Nel 2023 potrebbero essere già presentate le prime richieste per portare sulle tavole in Europa la carne prodotta in laboratorio: scenario che siamo pronti a contrastare anche grazie a tanti cittadini così come tante amministrazioni ed istituzioni, a partire dal consiglio regionale della Toscana, che hanno deliberato o lo faranno a sostegno della nostra petizione. In questi mesi abbiamo raccolto solo in Toscana 35 mila firme, migliaia nella sola provincia di Lucca. Questa è una guerra che non possiamo perdere. E che non perderemo se avremo i cittadini e le comunità dalla nostra parte”. 

In provincia di Lucca i comuni che hanno già deliberato sono Bagni di Lucca, Camaiore, Camporgiano, Careggine, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Massarosa, Molazzana, Montecarlo, Piazza al Serchio, Pieve a Fosciana, Porcari, Stazzema, Altopascio, San Romano in Garfagnana, Minucciano, Fabbriche di Vergemoli, Pietrasanta e Sillano.

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Il cibo sintetico è un colossale business. Gli investimenti in questo settore stanno crescendo molto – evidenzia Coldiretti Lucca – sostenuti da diversi protagonisti del settore hi tech e della nuova finanza mondiale, da Bill Gates (fondatore di Microsoft) ad Eric Schmidt (cofondatore di Google), da Peter Thiel (co-fondatore di PayPal) a Marc Andreessen (fondatore di Netscape), da Jerry Yang (co-fondatore di Yahoo!) a Vinod Khosla (Sun Microsystems). Per la carne artificiale solo nel 2021 sono stati raccolti 1,4 miliardi di dollari, con una crescita – sottolinea Coldiretti – del 23mila% rispetto al 2016. Per Coldiretti Lucca si tratta di fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera Made in Italy con la produzione di cibo che rischia di finire in poche mani.Per informazioni https://lucca.coldiretti.it/ pagina ufficiale Facebook @coldirettilucca, Instagram @Coldiretti_Toscana e  pagina ufficiale YouTube “Coldiretti Toscana”

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