Riceviamo e pubblichiamo in anteprima gli interventi di Marzio Pividori (CEO Banca AideXa) e Francesco Salemi (AD NSA) con le riflessioni sui temi discussi durante il convegno “Il Credito di Domani per le PMI: Sostenibilità, Incentivi e Rischi in Evoluzione” che si è tenuto a Padova lo scorso 27 gennaio. Gli interventi saranno pubblicati sul prossimo numero del periodico di economia e finanza “Leasing Time Magazine” diretto da Gianfranco Antognoli.
Credito alle PMI: velocità, trasparenza e sostenibilità
Il panorama del credito alle PMI sta attraversando una fase di evoluzione, con la recente riforma del Fondo di Garanzia che ha modificato le coperture per i prestiti di liquidità. In questo contesto di cambiamento, si aprono nuove opportunità attraverso canali alternativi come le banche non tradizionali, mentre cresce l’importanza dei percorsi di sostenibilità per facilitare l’accesso al credito. Banca AideXa si è posizionata come partner delle micro e piccole imprese puntando sull’innovazione tecnologica e sulla comprensione delle esigenze imprenditoriali. Grazie all’intelligenza artificiale possiamo processare in pochi minuti le richieste di prestito, offrendo risposte rapide e concrete ai clienti. Lo scorso anno il nostro stock di credito è cresciuto di oltre il 50% rispetto a quello precedente e a fine 2024 abbiamo registrato un portafoglio complessivo di 634 milioni di euro di crediti in essere con oltre 30.000 domande da parte degli imprenditori italiani. I nostri clienti hanno un fatturato medio di circa 2 milioni di euro ed il finanziamento medio è di 200 mila euro. Abbiamo un modello di valutazione che integra i dati transazionali dei conti correnti grazie all’utilizzo della PSD2, permettendoci di valorizzare al meglio e nel minor tempo possibile il potenziale delle imprese.
Guardiamo al futuro puntando su tre elementi chiave: velocità, trasparenza e valorizzazione concreta della sostenibilità.
Marzio Pividori, CEO Banca AideXa
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Micro e Piccole Imprese: tra penalizzazioni e strategie per investire
“La recente riforma del Fondo di Garanzia per le PMI peggiora il sostegno al tessuto imprenditoriale italiano. Ridurre la copertura sui finanziamenti per la liquidità al 50% appare, a tutti gli effetti, una scelta penalizzante per le micro e piccole imprese, che sono da sempre il motore dell’economia nazionale. In un contesto segnato da bassi livelli di crescita del PIL e da difficoltà di accesso al credito, tale misura rischia di compromettere ulteriormente la capacità operativa delle imprese più fragili, accentuando le problematiche di liquidità e frenando la ripresa economica. Al contempo, rimane un aspetto positivo: le imprese che investono possono beneficiare di garanzie fino all’80% per operazioni strategiche quali l’acquisto di macchinari, la digitalizzazione e il miglioramento dei processi aziendali. Questo incentivo, se affiancato all’utilizzo attento delle agevolazioni (contributi e crediti d’imposta) a sostegno degli investimenti rappresenta un’opportunità rilevante per le imprese. Con la nostra struttura specializzata nei contributi a fondo perduto alle imprese, ALA, stiamo aiutando centinaia di imprese ad utilizzare la meglio le risorse disponibili. Per riequilibrare il rapporto tra imprese e sistema bancario, sarebbe opportuno riconsiderare le misure applicate alla liquidità, puntando a una copertura del 70-80%. Rafforzare strumenti collaudati, come le sezioni speciali del Fondo, potrebbe contribuire a mitigare gli effetti negativi della riforma.”
Francesco Salemi, AD del Gruppo NSA