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Cresce l’imprenditoria straniera: costruzioni e commercio i settori più rilevanti. Boom di società di capitali

Nel 2023 la dinamica delle imprese a guida straniera nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa si conferma positiva, registrando una crescita del +3,8% rispetto al 2022 (al netto delle cancellazioni di imprese non più operative effettuate dagli uffici camerali) e arrivando così a rappresentare il 12,5% delle imprese dell’Area. L’incremento è poco inferiore rispetto a quello medio della Toscana (+4,1%), dove però l’incidenza arriva al 15,8%, e a quello nazionale (+4,3%) dove l’incidenza si ferma all’11,1%. Dal 2011 le imprese condotte da stranieri nell’Area sono aumentate del +24,5%. L’andamento è sostenuto dall’incremento di industria e costruzioni e, con riferimento alle forme giuridiche, dalle società di capitale e dalle ditte individuali.

Questo è quanto emerge dall’analisi effettuata dall’Istituto di Studi e Ricerche (ISR) e dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest in merito alla dinamica dell’imprenditoria straniera nelle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa nel 2023.

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“L’incremento dell’imprenditoria straniera nel nostro territorio è un segnale positivo per il processo di integrazione – afferma Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – . Se gestito con rigore e nel rispetto delle regole, questo fenomeno non solo può incentivare l’innovazione e la creatività tramite uno scambio che può generare nuove occasioni di lavoro, ma anche affrontare le questioni demografiche in atto. L’imprenditoria straniera rappresenta un’opportunità tangibile di sviluppo per il nostro territorio, che può contribuire a rinvigorire le aree colpite dalla perdita di attività economiche e a rispondere alle esigenze dei settori in declino.”

In provincia di Lucca l’imprenditoria straniera ha continuato a crescere (+3,7% rispetto al 2022), confermandosi una componente particolarmente dinamica del tessuto economico locale e portandosi all’11,5% del tessuto imprenditoriale lucchese. L’aumento è sostenuto ancora dalle società di capitale, in particolare le SRL, cresciute del +9,7% nell’anno. Tre imprese straniere su quattro sono riferibile a paesi extra-UE.

Tra i settori, metà delle imprese a guida straniera opera nelle costruzioni e nel commercio. In particolare, cresce molto l’industria (+12,6%), grazie al balzo della filiera della cantieristica nautica dove la presenza straniera è molto elevata. Nelle costruzioni (+3,4%) aumentano le imprese specializzate (installatori, preparazione cantieri, finiture, ecc.), dove quattro imprese su dieci sono condotte da stranieri.

Nel dettaglio dei servizi, il commercio cresce poco (+0,8%) mentre il turismo sale grazie a ristoranti e bar (+4%). Avanzano anche i servizi alle imprese (+4,3%) e quelli alla persona (+6,8%), con parrucchieri e centri estetici in forte aumento (+12,5%). In positivo anche l’agricoltura (+3,8%). Tra i territori, aumentano soprattutto Versilia e Piana di Lucca, mentre Media Valle e Garfagnana registrano un dinamica più lenta.

In provincia di Massa-Carrara le imprese guidate da stranieri sono cresciute del +3,5% rispetto al 2022, contro un +0,1% del totale delle imprese, arrivando al 12,2% del complesso imprenditoriale apuano. Dal 2011 le imprese condotte da stranieri sono aumentate del +28,5%.

Le società di capitale si confermano le più dinamiche (+8,7%) portandosi al 20% del totale, mentre le imprese individuali (+2%) scendono al 74%. Tre imprese su quattro sono riferibili a paesi extra-UE.

L’imprenditoria straniera si concentra nelle costruzioni (29%) e nel commercio (38,5%), dove operano due imprese su tre. In positivo l’edilizia (+8%), spinta dalle imprese specializzate (installatori, preparazione cantieri, finiture, ecc.) dove la presenza straniera sfiora la metà, e soprattutto l’Industria (+15,9%) sostenuta dalla filiera della cantieristica nautica.

Tra i servizi avanzano quelli alle imprese (+5,3%) e alla persona (+4,4%), l’alloggio e ristorazione resta stabile e il commercio registra una lieve diminuzione (-1,1%) per il calo delle attività di commercio ambulante di abbigliamento e calzature (-5,7%). In lieve diminuzione anche l’agricoltura (-2,1%). Tra i territori cresce la Costa mentre in Lunigiana si rileva una dinamica più contenuta.

In provincia di Pisa la crescita delle imprese a conduzione straniera è stata del +4%, in linea con la Toscana, con un’incidenza salita al 13,7% del totale, la più alta tra le province della Toscana Nord-Ovest. L’aumento è sostenuto soprattutto dalle società di capitale, in particolare le SRL, in aumento del +9,5% nell’anno. Tra le nazionalità, prevalgono le imprese extra-UE (82%).

L’imprenditoria straniera si concentra nelle costruzioni (26,4% del totale) e nel commercio (34,9%). Crescono tutti i settori economici, salvo l’industria che resta stabile. Nel comparto edile (+6,7%) continuano ad aumentare le attività specializzate (installatori, preparazione cantieri, finiture, ecc.) dove la presenza straniera sfiora la metà. Tra i servizi, il commercio segna un +2,5% mentre l’alloggio e ristorazione balza del +10,7% per il forte incremento dell’alloggio e di ristoranti e bar. In espansione anche i servizi alle imprese (+1,9%) e quelli alla persona (+4,4%), con parrucchieri e altri trattamenti estetici in aumento del +10%. Segno più anche per l’agricoltura (+2,6%). Sul territorio crescono tutte le aree, con quella pisana che evidenzia la più elevata incidenza imprenditoriale straniera (15,6% del totale).

LA DINAMICA DELLE IMPRESE STRANIERE NELLA PROVINCIA DI LUCCA NEL 2023

Sono circa 4.800 le imprese straniere in provincia di Lucca alla fine del 2023, corrispondenti all’11,5% del totale provinciale, a conferma della rilevanza dell’imprenditoria di origini straniere nel tessuto economico-produttivo lucchese.

Il dato registra una crescita delle imprese straniere in provincia del +3,7% rispetto all’anno precedente che, viste le 451 nuove iscrizioni e le 270 cessazioni (al netto di quelle operate d’ufficio) nei dodici mesi, presenta un saldo in termini assoluti pari a +181 unità. Una tendenza, quella in esame, che dal 2011 ha visto crescere le imprese straniere complessivamente del +24,7%, con un’incidenza sul totale che è passata dall’8,5% del 2011 all’11,5% del 2023 e a fronte di una diminuzione del numero totale delle imprese nel periodo considerato del -7,5%, a significare un dinamismo ben più vivace rispetto alle imprese avviate da persone nate in Italia o comunque non a guida straniera.

L’incremento registrato nel 2023 risulta di poco inferiore sia a quello medio toscano (+4,1%), dove l’incidenza straniera raggiunge il 15,8%, che a quello nazionale (+4,3%) con un’incidenza che si attesta all’11,1% dell’intero tessuto imprenditoriale.

La dinamica di crescita dell’imprenditoria straniera, che risulta significativamente migliore rispetto a quella registrata dal tessuto imprenditoriale complessivo, è certamente correlata al progressivo incremento della popolazione straniera residente, rappresentando un significativo fattore di crescita per l’economia locale e un dato strutturale del sistema produttivo nazionale.

La natura giuridica delle imprese straniere lucchesi

La ripartizione numerica tra le forme giuridiche ha una forte rilevanza qualitativa nell’indicare come, nella maggioranza dei casi, le imprese straniere siano poco strutturate e strettamente correlate alle capacità del singolo e alle opportunità offerte dal mercato.

Si rileva, infatti, che quasi nel 75% dei casi (tre imprese su quattro) la natura giuridica prescelta è quella dell’impresa individuale, opzione in aumento del +2,6% rispetto all’anno precedente e con un’incidenza sul complesso delle società di capitale lucchesi del 17,7%.

L’aumento, tuttavia, risulta particolarmente elevato per le società di capitale che nel 2023 crescono del +9,7% arrivando a rappresentare il 18% delle imprese straniere e con un’incidenza sul relativo totale pari al 7%, presumibilmente grazie all’ulteriore diffondersi delle opportunità derivanti dalla normativa sulle Srl semplificate. Le società di persone si attestano al 5,7% del totale, in crescita del +1,5% rispetto al 2022 e con un’incidenza sul totale del 3,4%. Il restante 1,7% è costituito da altre forme giuridiche, tra cui sono ricomprese le cooperative.

In riferimento alla nazionalità delle imprese straniere, prendendo in considerazione la sola imprenditoria individuale per la quale sono disponibili i relativi dati, il 73% circa delle stesse è riconducibile a paesi extra-UE, con il Marocco, l’Albania, la Cina e la Tunisia tra i più rappresentati, mentre il restante 27% all’area comunitaria, con la Romania in netta prevalenza seguita a distanza da Gran Bretagna e Germania. Un dato, quello del 2023, che mostra un incremento sia delle imprese “comunitarie” che di quelle riferibili a paesi extra-UE rispetto al 2022.

Le dinamiche settoriali delle imprese straniere lucchesi

In tutti i settori economici della provincia si registra un aumento dell’imprenditoria straniera, che resta concentrata nei settori delle costruzioni e del commercio dove opera il 55,2% delle imprese straniere della provincia.

In termini assoluti l’incremento delle imprese a conduzione straniera ha interessato soprattutto il comparto dell’industria in senso stretto (estrattivo, manifatturiero e utilities) che, con 56 imprese in più (+12,6%) negli ultimi 12 mesi, raggiunge le 500 unità (il 10,4% di quelle straniere e un’incidenza del 9,8% sul totale). Nel manifatturiero si registra un significativo incremento delle imprese a guida straniera operanti nella filiera della cantieristica nautica, con le attività di Costruzione di navi e imbarcazioni in aumento del +50%, per un totale di 51 imprese a fine dicembre, che vanno ad aggiungersi alle 191 unità che svolgono attività di Riparazione e manutenzione di navi e imbarcazioni, cresciute del +20,1% nell’anno, dove l’incidenza straniera raggiunge il 47,8% del totale settoriale. Buono anche l’incremento delle imprese operanti nelle Confezioni di articoli di abbigliamento (47 unità; +6,8%).

A fine 2023 la maggiore concentrazione di imprese guidate da stranieri si rileva nel comparto delle costruzioni con 1.519 attività (31,7% del complesso dell’imprenditoria straniera lucchese) per un’incidenza straniera pari a oltre un’impresa su cinque (22%). Se guardiamo ai sottosettori del comparto, balza agli occhi il dato delle imprese che si occupano di Altri lavori di completamento e finitura edifici che raggiungono a fine 2023 le 808 unità, crescendo del +3,9% rispetto all’anno precedente ma soprattutto rappresentando oltre il 40% del totale di settore.

Tra i servizi, il Commercio cresce di 9 unità (+0,8%) arrivando a 1.126 imprese, che corrispondono al 23,5% del totale delle imprese a guida straniera in provincia; al suo interno si evidenziano le attività di Commercio ambulante di tessili, abbigliamento e calzature, che presentano un’incidenza sul totale imprese del 64,5% a significare che due imprese su tre sono a guida straniera.

Buona anche la crescita dei Servizi di ristorazione, che salgono del +4% a quota 311 unità grazie al continuo diffondersi di ristoranti e ristori etnici.

Le attività dei Servizi alle imprese, dove opera il 14,1% (677 unità) delle imprese a conduzione straniera, crescono del +4,3% nell’anno e vedono nel sottosettore Cura e manutenzione del paesaggio una buona concentrazione di presenza straniera, con 220 unità per una impresa a guida straniera su tre operante nel settore (33,7%).

I Servizi alle persone (lavanderie, parrucchieri, benessere fisico, tatuaggi, ecc.) sono in aumento del +6,8% rispetto al 2022 e, all’interno del settore, si segnala una significativa presenza dei Parrucchieri e prestatori di altri trattamenti estetici con 108 unità, un tasso di crescita nell’ultimo anno del +12,5% e un’incidenza sul totale del 10,2%.

Il comparto agricolo, infine, con un totale di 135 imprese, fa registrare un incremento del +3,8%.

La quota di imprese a guida straniera e artigiane si attesta a 1.874 unità, il 39% del totale, con un valore in crescita rispetto al 2022.

Diffusione territoriale delle imprese straniere lucchesi

A livello geografico si rileva la più alta concentrazione di imprese straniere nella Piana di Lucca, dove al 31 dicembre 2023 risultavano registrate 2.333 unità pari al 13,2% del tessuto imprenditoriale dell’area, un valore superiore alla media provinciale (11,5%) e in crescita del +3,8% nell’ultimo anno. In Versilia, con 1.923 unità (+3,9%), l’incidenza si attesta al 10%, mentre in Media Valle del Serchio le imprese straniere salgono a 350 (+1,9%), per un’incidenza sul totale che arriva quasi al 14%. Infine, in Garfagnana nel 2023 il numero di imprese a guida straniera si è portato a 188 (+3,2%), l’8,1% del totale dell’area.

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