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venerdì, Dicembre 6, 2024

Crisi del Medio Oriente: presidio davanti alla Prefettura dei Forum della Pace di Lucca e Versilia

Si è svolto stamani davanti alla prefettura di Lucca il presidio organizzato dai Forum della Pace di Lucca e Versilia, per un cessate il fuoco in tutta la regione mediorientale, per il ripristino degli aiuti umanitari e dei fondi ONU per i rifugiati, per fermare la missione militare nel Mar Rosso. Il presidio è stato animato da un centinaio di pacifisti, di Lucca e della Versilia.

E’ stata consegnato al delegato del prefetto, assente perché si trovava a Roma,  la richiesta di trasmettere urgentemente al governo un documento sulla drammatica situazione della regione mediorientale: “Il Forum della Pace di Lucca e il Forum della Pace della Versilia, rendendosi interpreti della crescente preoccupazione che attanaglia la grande maggioranza della popolazione circa i gravi pericoli di escalation delle guerre in corso, con particolare riferimento alla drammatica situazione di Gaza, Le chiede di trasmettere con cortese urgenza al Governo Italiano il presente documento”.

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Nel documento si evidenzia che “Lunedì 19 febbraio il Consiglio d’Europa, che riunisce i governi dei 27 paesi dell’UE, è chiamato ad approvare formalmente la missione militare ASPIDES per garantire la sicurezza del traffico mercantile nel Mar Rosso, minacciato dagli attacchi delle milizie Houthi contro le navi che riforniscono Israele. L’Italia ne farà parte, insieme a Germania, Francia e altri Paesi europei ed è candidata ad assumerne il comando. La missione si svolge senza uno specifico mandato ONU e senza che sia stata tentata un’azione diplomatica volta a proteggere davvero la navigazione, che invece viene messa ulteriormente a rischio dalla militarizzazione delle rotte mercantili nel Mar Rosso e dall’inevitabile escalation che essa comporta”.

“Ancora una volta – prosegue il documento – , insieme all’Europa, ci si affida alle armi, invece di sostenere quelle risposte di pace che anche in questo caso si rivelerebbero più efficaci. Risposte che la maggioranza delle persone nel nostro Paese, e la maggioranza dei Paesi nel mondo, oggi richiedono a gran voce per fermare la guerra e ritrovare la via del negoziato e del dialogo: cessate il fuoco a Gaza e in tutta la regione, aiuti umanitari per la popolazione palestinese, cominciando dal ripristino dei fondi destinati all’agenzia ONU di sostegno ai rifugiati palestinese (UNRWA). Aiuti che cercano di garantire cibo, acqua, medicinali ai palestinesi di Gaza, in assenza dei quali si contribuirebbe al vero e proprio genocidio in atto, come ha stabilito la Corte Internazionale dell’Aja”.

“Per tutto questo – conclude il documento – , ci rivolgiamo al Governo Italiano e degli altri paesi UE per chiedere di:

  • Sospendere la missione ASPIDES e riprendere con decisione la via diplomatica, per risolvere alla radice tutti i problemi che minano drammaticamente la stabilità della regione, la vita e i diritti di tutti i suoi popoli.
  • Attivare tutte le risorse diplomatiche e politiche per fermare la carneficina a Gaza, attraverso il Cessate il Fuoco e la garanzia di un adeguato aiuto umanitario ripristinando il contributo ai fondi ONU per i rifugiati.
  • Riconoscere lo Stato palestinese come già fatto da oltre il 70% dei Paesi facenti parte delle Nazioni Unite (138 su 193 a luglio del 2019 ) nel quadro delle risoluzioni dell’ONU e del diritto internazionale”.

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