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venerdì, Novembre 22, 2024

E’ scomparso Herbert Handt, fondatore e storico direttore artistico dell’Associazione Musicale Lucchese

L’Associazione Musicale Lucchese piange la scomparsa del suo fondatore nonché storico direttore artistico e presidente onorario, Herbert Handt, morto ieri (2 ottobre) all’età di 97 anni. Se Lucca oggi è, senza dubbio, una delle città italiane più ricche di musica una grossa parte del merito è sicuramente del M° Handt che fin dal suo arrivo in città, nei primi Anni Sessanta, si è dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione della ricchissima tradizione musicale lucchese riuscendo, al contempo, ad aprire gli orizzonti della città con una visione dal respiro internazionale che ancora oggi si fa sentire.

La spinta a provare a fare qualcosa per risvegliare la consapevolezza musicale di Lucca risale al 1962, quando al Teatro del Giglio venne ospitato un importante concerto per i 200 anni della morte del compositore lucchese Francesco Geminiani con i “Virtuosi di Roma” diretti da Renato Fasano. Scriveva Handt nel 1991: “Mi aveva colpito il fatto che sembrava ci fossero più persone sulla scena (e si trattava di un’orchestra da camera con circa dodici elementi) che non fra il pubblico nella platea. Cioè, fui colpito perché il gruppo dei ‘Virtuosi’ di Fasano era il più conosciuto in quell’epoca. Oltretutto Geminiani era un compositore piuttosto importante nella storia della musica, del quale una piccola città come Lucca avrebbe dovuto esser fiera. […] non capivo perché la cittadinanza, praticamente, l’avesse ignorato”.

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Riuniti attorno a sé alcuni importanti personaggi del mondo culturale lucchese e nazionale come il basso Franco Calabrese, il musicologo americano H. C. Robbins Landon, il pittore Giuseppe Ardinghi, il giornalista Arrigo Benedetti e il gallerista Bruno Vangelisti, Handt riuscì a creare un movimento che portò alla fondazione dell’Associazione Musicale Lucchese e a una prima stagione musicale, nel 1964.

Il primo consiglio dell’Associazione Musicale Lucchese

Nella sua lunga carriera di direttore d’orchestra e musicologo si deve a lui la riscoperta del ricco patrimonio musicale lucchese, dal Codice Mancini (Lucca Codex) del XIV secolo alla famiglia Puccini, da Geminiani a Gasparini e Boccherini. A lui si devono anche importanti studi su Rossini e Monteverdi. Merita sottolineare la sua attenzione alla musica del Novecento che lo ha portato a collaborare con musicisti come Luciano Berio, Salvatore Sciarrino e Roman Vlad come anche la capacità di valorizzare i giovani musicisti del territorio, ai quali Handt ha offerto nel tempo preziose opportunità di formazione e occasioni per esibirsi in contesti di grande valore, grazie all’Orchestra da Camera Lucchese.
“Per l’AML, il Maestro Handt è sempre stato e resterà il primo ‘grazie’ da esprimere in pubblico e il primo nome da ricordare quando si parla della lunga storia dell’associazione che l’anno prossimo celebrerà i 60 anni di attività – dice il presidente Marco Cattani, unitamente al Cda – . A lui, alla sua visione della musica e della cultura, devono tanto sia l’AML che Lucca tutta”.

Il direttore artistico dell’Associazione, Simone Soldati ricorda, insieme a tutto il Comitato Artistico, l’opera del Maestro che con la sua grande competenza, la sua passione e la sua visione è stato e resta per l’AML il fondamento di un progetto che ha saputo fare di questa istituzione una realtà di riferimento: ”Quando dieci anni fa abbiamo iniziato a progettare Lucca Classica Music Festival abbiamo guardato al suo modo di fare cultura, al Festival Internazionale di Marlia e alle iniziative organizzate a Villa Oliva e nelle altre ville della Lucchesia, luminosi e lungimiranti esempi di manifestazioni multidisciplinari, di elevato profilo qualitativo, capaci di far dialogare tra loro le varie anime culturali del territorio, tra danza, storia, paesaggio e architettura in un’ interazione virtuosa con grandi realtà nazionali einternazionali”.

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