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lunedì, Maggio 6, 2024

Export 2023: Lucca in lieve calo (-1,6%) ma sui massimi storici, record per Pisa (+3%) e Massa-Carrara (+21,4%)

Le esportazioni dell’area di Lucca, Massa-Carrara e Pisa sono aumentate nel primo semestre del 2023 del +4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, un risultato in linea con il dato nazionale (+4,2%) ma al di sotto rispetto alla Toscana (+10,4%), quest’ultima fortemente influenzata da specifici andamenti settoriali, su tutti la farmaceutica. L’andamento complessivo è frutto di dinamiche differenziate tra le tre province, con Pisa che cresce moderatamente grazie alle due-tre ruote e la meccanica (+3%), Lucca in lieve calo (-1,6%) a causa delle macchine per il cartario e i metalli, e Massa-Carrara che mette a segno un marcato segno positivo (+21,4%) determinato dalle note oscillazioni della meccanica. Questi, in sintesi, i dati Istat elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest con la collaborazione dell’Istituto Studi e Ricerche – ISR.

L’industria mondiale, soprattutto quella tedesca ma anche quella cinese e statunitense, stanno attraversato un periodo di particolare debolezza che, attraverso le catene del valore, comincia a frenare gli scambi internazionali con ripercussioni che cominciano ad emergere anche sui nostri territori.

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“I primi sei mesi del 2023, grazie ad un livello delle esportazioni che non si discosta dai massimi raggiunti nel 2022, confermano la tenuta competitiva delle nostre imprese –commentata Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – . Tuttavia, in prospettiva, suscita diverse preoccupazioni l’aggravarsi di una situazione internazionale sfavorevole, con il rischio di recessione che ancora non sembra archiviato, una diminuzione della domanda di beni e servizi e l’incremento dei tassi di interesse. La Camera di Commercio considera prioritario il sostegno delle imprese nel loro processo di internazionalizzazione mettendo a disposizione non solo risorse finanziarie ma anche servizi e strumenti mirati di consulenza e orientamento. Mi preme ricordare, a questo proposito, lo Short Master in internazionalizzazione d’impresa in partenza i questi giorni: un percorso formativo rivolto alle imprese operanti nelle province di Pisa, Lucca e Massa-Carrara, progettato per supportare le PMI nello sviluppo delle conoscenze e competenze manageriali e tecniche necessarie per poter espandere la loro attività a livello internazionale, realizzato in collaborazione con Business School di Promos Italia, NIBI.”

EXPORT PROVINCIA DI LUCCA

Export in lieve calo ma ancora sui massimi storici

Nei primi sei mesi del 2023 l’export dalla provincia di Lucca ha superato i 2,6 miliardi di euro, il secondo miglior risultato storico risultando inferiore di 1,6 punti percentuali (42 milioni di euro in meno) al solo primo semestre 2022, quando aveva registrato un aumento del 26,4%, spinto anche dalla forte crescita dei prezzi delle materie prime ed energetiche. La dinamica delle vendite all’estero risulta differenziata tra i diversi settori, molti dei quali avevano raggiunto record storici nel 2022, ma risente anche del rallentamento in atto in alcuni comparti manifatturieri. L’export della cantieristica nautica e degli articoli di carta e cartone continua a crescere, mentre la metal-meccanica torna sui livelli del 2021 dopo il balzo dello scorso anno.

Anche per le importazioni della provincia di Lucca tra gennaio e giugno si rileva una lieve contrazione (-1,9%) rispetto al record storico dello scorso anno, arrivando a sfiorare il miliardo e mezzo di euro.

Nautica ancora in crescita, in frenata la meccanica

Prosegue anche nel 2023 il positivo periodo attraversato dalla cantieristica nautica, che nella prima metà dell’anno ha esportato natanti per 502 milioni di euro, un quinto dell’export provinciale, il valore più elevato mai registrato dal settore tra gennaio e giugno, grazie a un incremento del +7,2% rispetto all’anno precedente. Le Isole Cayman, in forte aumento, rappresentano il primo paese di destinazione con 140 milioni nel semestre, seguite da Stati Uniti e Regno Unito che, tuttavia, segnano invece diminuzioni; la somma dei tre paesi rappresenta la metà delle esportazioni provinciali del settore.

Cresce nel complesso anche il comparto della carta e cartotecnica, salito a quota 727 milioni di export nei sei mesi, con un +5% rispetto a un primo semestre 2022 in cui l’incremento aveva sfiorato il settanta per cento per il vertiginoso aumento dei costi delle materie prime ed energetiche.

La crescita ha interessato il valore delle vendite estere di articoli di carta e di cartone, salito del +21,9% a 427 milioni (+51% nel primo semestre 2022), con tutti i principali paesi di destinazione in ulteriore aumento: Francia (+19,3%), primo mercato con 134 milioni, ma anche Germania (+40,8%), Svizzera (+7,8%), Spagna (+17,2%) e Regno Unito (+5,2%).

Sono invece diminuite le esportazioni di pasta da carta, carta e cartone, in calo del -12,2% a quota 300 milioni di euro; tale dinamica va però confrontata con un primo semestre 2022 nel corso del quale il loro valore era quasi raddoppiato (+92%). Tra i paesi acquirenti prosegue la crescita della Polonia (+58,6%, +22 milioni), primo mercato di sbocco nel semestre, mentre si rilevano flessioni per Germania, Francia, Spagna, Belgio e Grecia, in ripiegamento dopo i rilevanti incrementi segnati nel 2022. Al contempo, l’import di pasta da carta, carta e cartone è cresciuto del +10,2% arrivando a 485 milioni.

L’industria meccanica, terzo settore provinciale per export nel semestre con complessivi 378 milioni di euro, segnala una flessione del -13,7% dopo che lo scorso anno aveva messo a segno un +19%. Nel dettaglio, dopo il balzo dello scorso anno, le vendite estere di macchine per impieghi speciali, rappresentate in larga parte da macchinari per cartiere, sono diminuite del -23% scendendo a quota 244 milioni e tornando poco sotto i livelli dei primi sei mesi del 2021. Gli Stati Uniti, pur in forte flessione (-43%), si confermano il principale mercato di destinazione del settore con 34 milioni, mentre il Messico ridimensiona gli acquisti dopo la forte crescita dello scorso anno; aumentano invece soprattutto Polonia, Turchia e Honduras.

Il comparto registra poi vendite all’estero di macchine per impiego generale (motori e turbine, pompe, compressori, valvole, etc.) per 64 milioni, stabili nel confronto annuale, con Singapore (in forte crescita), Germania e Stati Uniti principali paesi di sbocco, mentre la Cina ha ridimensionato gli acquisti.

Aumenta invece l’export delle altre macchine per impiego generale (forni, macchine per sollevamento, utensili portatili a motore, refrigeratori non domestici, etc.) che mettono a segno un +23,9% salendo a 68 milioni: tra i principali mercati di destinazione crescono Stati Uniti e Australia, mentre Francia e Messico segnalano un rallentamento.

In lieve calo le vendite estere di cablaggi e apparecchiature di cablaggio, scese del -1,6% nel semestre a quota 168 milioni dopo la forte crescita dello scorso anno. I primi quattro paesi acquirenti, che assorbono l’84% dell’export del settore, presentano andamenti differenziati: positiva la dinamica di Francia (+28,5%) e Svizzera (+4,6%), mentre Germania (-31,8%) e Belgio (-13,7%) arretrano.

La contrazione delle vendite all’estero ha interessato anche i metalli di base non ferrosi, scesi del -23,4% nei dodici mesi per complessivi 146 milioni tornando sui livelli del 2021, con diminuzioni significative verso tutti i principali partner commerciali: la Germania (-8,9%) si conferma primo paese di sbocco, seguita da Francia (-10,7%) e Svizzera (-19,4%).

I principali settori esportatori della provincia di Lucca – I semestre 2023
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita 
Settori di attivitàValori assolutiQuota %Var. %Contributi %
I sem. 2022I sem. 2023
Navi e imbarcazioni468.210.028501.913.82119,07,21,25
Articoli di carta e di cartone350.097.874426.643.18916,121,92,85
Pasta-carta, carta e cartone342.203.724300.399.50911,3-12,2-1,55
Altre macchine per impieghi speciali317.274.505244.189.2729,2-23,0-2,72
Apparecchiature di cablaggio170.804.226168.129.7136,4-1,6-0,10
Metalli di base preziosi e altri non ferrosi190.747.223146.159.0515,5-23,4-1,66
Oli e grassi vegetali e animali144.252.838129.840.3174,9-10,0-0,54
Medicinali e preparati farmaceutici54.181.71779.077.5623,045,90,93
Altre macchine di impiego generale55.245.30168.459.5702,623,90,49
Calzature74.152.21666.498.5742,5-10,3-0,28
Macchine di impiego generale64.171.37764.092.4192,4-0,10,00
Taglio, modellatura e finitura di pietre47.703.79757.114.8232,219,70,35
Articoli in materie plastiche59.785.26352.290.4962,0-12,5-0,28
Utensili e oggetti di ferramenta31.353.52231.556.9031,20,60,01
Strumenti e appar. di misuraz., prova e navigaz.26.753.35830.451.1171,213,80,14
Altro292.804.727280.713.86310,6-4,1-0,45
Totale2.689.741.6962.647.530.199100,0-1,6-1,6

Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)

Per gli oli e grassi vegetali e animali si rileva una diminuzione del -10% che porta il valore venduto all’estero a quota 130 milioni di euro. Il calo ha interessato i partner commerciali storici, con gli Stati Uniti (-11,9%) che si confermano primo paese di destinazione con il 42% delle vendite estere del settore, seguiti dal Regno Unito (-10,2%) con il 22% del totale. In forte calo la Germania (-31,3%), mentre crescono molto Brasile e Giappone.

La crescita dell’export di medicinali e preparati farmaceutici (79 milioni) nel semestre segna un +45,9%, rafforzando la dinamica positiva dello scorso anno. Tra i principali paesi di destinazione il Messico (+135,8%) si conferma primo mercato di sbocco con una crescita in valore di oltre 12 milioni, seguito da Turchia (+170,3%) e Repubblica Islamica dell’Iran (+75,6%), mentre diminuiscono le vendite in Ungheria (-22,4%).

Tornano in negativo le calzature, con un -10,3% nell’anno a quota 66 milioni, dopo il recupero del 2021-22 che aveva interrotto un lungo periodo di cali del settore. Gli Stati Uniti, in crescita del +8% valgono oltre un terzo delle vendite estere; seguono Francia (-5%), Germania (-8,3%) e Regno Unito (-20,2%) che sommano un altro terzo dell’export.

I prodotti lapidei lavorati hanno invece registrato una ripresa delle vendite all’estero, con un +19,7% per 57 milioni nel semestre. Il principale mercato di sbocco del comparto restano gli Stati Uniti con il 38% delle vendite provinciali, in lieve aumento nel periodo (+1,9%); seguono Francia (+78%) ed Emirati Arabi Uniti (+53,1%) in deciso aumento. Le vendite di blocchi di pietre estratte (15 milioni), per quasi la metà dirette in Cina, segnalano invece un lieve recupero (+1,8%) dopo il calo dello scorso anno (-12,2%).

In diminuzione anche le vendite di articoli in materie plastiche, che nel semestre sono scese del -12,5% attestandosi a 52 milioni; sull’andamento ha inciso soprattutto la flessione della Francia (-32,5%) che nel 2022 era cresciuta molto. Nel semestre si rilevano infine incrementi contenuti per gli utensili e per gli strumenti e apparecchi di misurazione, prova e navigazione (+1,2% per entrambi).

Ancora in crescita la Francia, primo mercato di sbocco

Trova ancora conferma il forte legame commerciale della provincia con i tradizionali mercati di destinazione: i primi sei paesi per acquisti (Francia, Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Isole Cayman e Polonia) concentrano infatti la metà delle vendite estere.

I principali partner commerciali si confermano i paesi dell’Unione Europea, che nella prima metà del 2023 hanno assorbito quasi la metà delle vendite all’estero (1,27 miliardi di euro) registrando un calo del -5,9% per la flessione delle vendite di molti dei settori di specializzazione provinciale, mentre gli articoli di carta e cartone sono cresciuti (soprattutto verso Francia e Germania). La Francia (+5,9% nel semestre) rappresenta il primo paese di destinazione (14,5% dell’export provinciale), seguita dalla Germania (9,9%, in flessione) e dalla Polonia (3,9%) in forte aumento grazie alla carta e ai macchinari. Tra i paesi europei extra-UE, Regno Unito (-41,1%, legato alle imbarcazioni) e Svizzera (-3,3%) hanno registrato diminuzioni.

Le esportazioni verso il continente americano sono cresciute del +12,8% arrivando a 585 milioni di euro (22% del totale): gli Stati Uniti hanno registrato un calo del -11,5%, legato a imbarcazioni e macchinari, mentre per le Isole Cayman gli acquisti di imbarcazioni sono cresciuti in misura rilevante.

I principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Lucca – I semestre 2023
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita
PaesiValori assolutiQuota %Var. %Contributi %
I sem. 2022I sem. 2023
Francia363.067.598384.378.11014,55,90,79
Stati Uniti295.686.076261.756.7799,9-11,5-1,26
Germania274.069.065259.342.6769,8-5,4-0,55
Regno Unito281.006.855165.532.9146,3-41,1-4,29
Isole Cayman54.146.198140.469.3785,3159,43,21
Polonia79.434.504103.991.7873,930,90,91
Spagna112.934.84495.354.7253,6-15,6-0,65
Svizzera87.320.93184.457.2823,2-3,3-0,11
Turchia39.859.73562.520.0892,456,90,84
Belgio74.645.50360.896.2532,3-18,4-0,51
Paesi Bassi50.452.45055.686.0482,110,40,19
Messico64.922.05547.193.7601,8-27,3-0,66
Austria38.761.37541.700.6821,67,60,11
Isole Marshall28.314.29039.990.6011,541,20,43
Malta21.193.67535.436.2481,367,20,53
Resto del mondo823.926.542808.822.86730,6-1,8-0,56
TOTALE2.689.741.6962.647.530.199100,0-1,6-1,6

Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)

EXPORT PROVINCIA DI MASSA-CARRARA

Le commesse della meccanica fanno volare l’export

I dati provvisori Istat relativi al primo semestre dell’anno 2023 mostrano un valore delle esportazioni apuane superiore a 1,2 miliardi di euro, in aumento di 213 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente per un +21,4%. Va tuttavia evidenziato che, come spesso accade, il risultato è fortemente influenzato dalla meccanica, un settore che rappresenta più della metà dell’intero ammontare delle vendite all’estero provinciali ed il cui andamento altalenante è determinato dal ciclo di fatturazione di grandi commesse. Nello stesso periodo la Toscana ha registrato un +10,4% e l’Italia un +4,2%.

Soddisfacente anche l’andamento delle importazioni, che nei primi sei mesi dell’anno in corso hanno raggiunto 395 milioni di euro, con una crescita del +2,5% rispetto allo stesso semestre del 2022, in valore assoluto quasi 10 milioni di euro, a fronte di un dato medio regionale positivo (+9,6%) ma di un risultato nazionale in contrazione (-3,7%).

Bene anche la fabbricazione di motori e tubi, rallenta il lapideo

Le dinamiche settoriali registrano per il comparto metalmeccanico nel suo complesso variazioni significative delle esportazioni, che interessano quasi tutti i sotto-settori.

Le vendite all’estero di macchine di impiego generale (turbine, pompe, accessori ed altro), pari a 315 milioni di euro, crescono infatti di 44 milioni (+16,2%) nel semestre, recuperando in parte la flessione dello scorso anno (-26,9% nel primo semestre 2022). Sono aumentate le acquisizioni da Cina (salite dai 28 milioni di euro del primo semestre 2022 agli attuali 75 milioni), Messico (da 28 a 42 milioni) e Norvegia (da 9 a 21 milioni), oltre alla riattivazione di mercati quali Qatar (41 milioni), Indonesia (17 milioni), Regno Unito (10 milioni) e Emirati Arabi Uniti (9 milioni).

Molto marcato invece il recupero registrato dalle altre macchine di impiego generale, identificabili con macchine ed apparecchiature per industria chimica, petrolchimica e petrolifera, che hanno toccato i 304 milioni di euro, un valore più che doppio (+165 milioni di euro, +119,3%) rispetto al primo semestre dello scorso anno quando era invece diminuito del -60%, e che spiega ben 16,7 dei 21,4 punti percentuali della crescita provinciale. I principali paesi di destinazione sono Canada e USA, in fortissima crescita nei primi sei mesi dell’anno con rispettivamente 98 e 90 milioni di acquisti dal territorio apuano. Decisi incrementi hanno interessato anche l’India (32 milioni) e il Qatar (26 milioni).

Favorevoli anche i risultati per motori, generatori e trasformatori elettrici,che triplicano le esportazioni arrivando a 42 milioni di euro di controvalore: un risultato determinato in particolare dagli acquisti provenienti dalla Corea del Sud (23 milioni di euro) e dalla Cina (18 milioni). Anche in questo caso, come in quello dei macchinari, le registrazioni contabili delle commesse pluriennali influenzano in modo sensibile l’andamento dell’intero comparto.

Riscontri positivi anche dalla vendita di tubi, condotti, profilati e cavi (15 milioni di euro), mentre un comparto che segnala criticità è quello delle macchine per la formatura dei metalli(12 milioni) che perde quasi 3 milioni di euro (-17,8%). Anche gli altri prodotti in metallo flettono del -32,8% nei primi sei mesi dell’anno.

Il lapideo, che rappresenta nel complesso il 23,2% dell’export della provincia di Massa-Carrara, si è ridotto sia nell’estrattivo che nella lavorazione, dopo la crescita fatta segnare nella prima parte del 2022.

Per le pietre tagliate, modellate e finite (marmo e granito lavorato) nel primo semestre del 2023 le vendite sono state pari a 185 milioni di euro, in calo del -7,2% rispetto all’anno precedente, in valore assoluto meno 14 milioni di euro. La contrazione è imputabile principalmente agli USA, dove sono destinate circa la metà delle vendite estere del settore, che nei primi sei mesi dell’anno ha registrato un calo di circa 24 milioni di euro rispetto al 2022. In contrazione anche l’Arabia Saudita (meno 3 milioni), mentre le vendite negli Emirati Arabi Uniti sono salite da 12 a 16 milioni.

Tendenze non favorevoli anche per le vendite del materiale lapideo grezzo (95 milioni di euro) che perdono il -6,3% rispetto all’anno precedente, in valore assoluto circa 6 milioni, dopo un 2022 in lieve crescita. Oltre la metà delle esportazioni è destinata alla Cina, che segnala un calo di 5 milioni nella prima metà del 2023, seguita dall’India con 11 milioni (stabile).

All’interno del comparto lapideo si evidenzia anche l’andamento delle vendite dei prodotti abrasivi che, da gennaio a giugno 2023, hanno realizzato vendite estere per 8 milioni di euro, in aumento del +4,2%.

Anche il comparto della chimica mette a segno risultati nel complesso positivi. Gli altri prodotti chimici confermano il positivo periodo crescendo del +11,7% (+10 milioni di euro) a quota 97 milioni di euro nel semestre, dopo il forte incremento dello scorso anno (+79,6%). Principali mercati di sbocco quelli europei, in particolare la Germania (cresciuta da 24 a 30 milioni di euro) e la Francia (da 14 a 18 milioni).

In controtendenza invece i prodotti chimici di base, con quasi 29 milioni di euro di esportazioni nel semestre, che perdono il 32,5% (circa 13 milioni) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, azzerando la forte crescita dello scorso anno quando erano salite del +36,6%. La Germania ha acquistato beni per oltre 4 miliardi, seguita dalla Cina, prima destinazione lo scorso anno e passata adesso da 8 a 3 milioni, Stati Uniti e Austria. In forte flessione le vendite in Giappone.  

I principali settori esportatori della provincia di Massa-Carrara – I semestre 2023     
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita      
Settori di attivitàValori assolutiQuota %Var. %Contributi % 
I sem. 2022I sem. 2023 
Macchine di impiego generale271.251.993315.220.20326,116,24,43 
Altre macchine di impiego generale138.795.328304.355.26525,2119,316,67 
Pietre tagliate, modellate e finite199.153.452184.831.84115,3-7,2-1,44 
Altri prodotti chimici86.558.36596.682.7828,011,71,02 
Pietra, sabbia e argilla101.520.03695.099.6977,9-6,3-0,65 
Motori, generatori e trasformatori elettrici14.088.06941.868.8213,5197,22,80 
Prodotti chimici di base42.478.75928.678.2842,4-32,5-1,39 
Tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori1.607.62814.853.7921,2824,01,33 
Macchine per formatura met. e altre macch. utensili14.343.35311.788.2261,0-17,8-0,26 
Navi e imbarcazioni12.703.8939.372.1770,8-26,2-0,34 
Altro110.908.956103.391.8528,6-6,8-0,76 
Totale993.409.8321.206.142.940100,021,421,4 
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori) 

Tra i settori di specializzazione sono da segnalare poi la flessione della nautica da diporto, scesa del 26,2% a quota 9 milioni di euro di vendite all’estero nel primo semestre del 2023, settore caratterizzato da una elevata variabilità nel tempo per i cicli di produzione lunghi, e l’incremento degli strumenti di misurazione e di navigazione (+9,8%).

Gli usa rallentano ma rimangono paese leader, in forte ascesa Cina e Canada

Gli Stati Uniti, con un’incidenza del 15,4% sul totale, seguiti dalla Cina con il 13,4% e dal Canada con l’8,9%, rappresentano i principali mercati di riferimento per le aziende apuane.

Le evoluzioni sono però diverse, con gli Stati Uniti (186 milioni di euro) che diminuiscono lievemente nel corso del primo semestre dell’anno (-2,4%), mentre sia la Cina che il Canada aumentano notevolmente i loro acquisti passando, rispettivamente, da 97 a 161 milioni e da 15 a 107 milioni rispetto al primo semestre del 2022.

Circa la metà delle esportazioni verso gli USA (90 milioni) sono riferite alle altre macchine di impiego generale, in forte crescita nel semestre, seguite dalle pietre da taglio, modellate e finite con 71 milioni, in diminuzione del -25% rispetto all’anno passato.

Anche la Cina, secondo mercato di destinazione dei prodotti in uscita dal territorio di Massa-Carraranella prima parte del 2023, ha registrato un forte incremento grazie in particolare alla metal-meccanica che nel complesso ha raggiunto i 105 milioni di euro, in aumento di 76 milioni rispetto allo stesso periodo del 2022. Le vendite di marmo grezzo in Cina (50 milioni) sono invece calate di 5 milioni di euro (-9,7%).

L’export di macchinari spinge anche le vendite verso il Canada che incrementa notevolmente il proprio peso nel semestre contribuendo per 9,2 punti alla crescita dell’export apuano: sui 107 milioni complessivi, 103 sono infatti riferibili a tali tipologie di prodotti. Risultano prevalentemente legati alla vendita di macchinari anche i notevoli incrementi registrati verso il Qatar (+63 milioni di euro rispetto al 2022), l’Indonesia (+32 milioni di euro) e la Corea del Sud (+28 milioni di euro).

I principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Massa-Carrara – I semestre 2023
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita  
PaesiValori assolutiQuota %Var. %Contributi %
I sem 2022I sem 2023
Stati Uniti190.127.705185.556.74915,4-2,4-0,46
Cina97.445.778161.447.20513,465,76,44
Canada15.511.352107.394.1078,9592,49,25
Qatar6.947.79173.390.6276,1956,36,69
India27.134.55159.761.6025,0120,23,28
Germania44.361.82248.642.5504,09,60,43
Messico74.521.99747.665.4644,0-36,0-2,70
Francia37.385.03840.680.3473,48,80,33
Indonesia8.362.04540.260.4513,3381,53,21
Australia20.196.77433.191.1372,864,31,31
Corea del Sud3.481.16431.174.4502,6795,52,79
Emirati Arabi Uniti17.571.04628.154.7232,360,21,07
Regno Unito27.224.70125.815.8742,1-5,2-0,14
Arabia Saudita19.766.58724.284.0342,022,90,45
Norvegia10.341.83122.171.7011,8114,41,19
Resto del mondo393.029.650276.551.91922,9-29,6-11,73
TOTALE993.409.8321.206.142.940100,021,421,4
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)

EXPORT PROVINCIA DI PISA

Segno positivo nel primo semestre 2023 per l’export della provincia di Pisa

L’export pisano continua a crescere, seppur moderatamente, anche nel primo semestre del 2023, confermando un trend positivo in atto dal 2021 e proseguito nel 2022 quando le vendite all’estero di prodotti “Made in Pisa” hanno sfiorato i 4miliardi di euro di controvalore nell’anno registrando un record storico.

I primi sei mesi del 2023 fotografano dunque una tenuta dell’export pisano con un valore delle vendite all’estero che ha infatti superato per la prima volta la soglia record dei 2 miliardi di euro, corrispondenti a un incremento del +3% per circa 60 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Un andamento prossimo a quello nazionale ma al disotto di quello regionale.

A determinare il dato complessivo nei primi sei mesi del 2023 giocano, con risultati opposti, i settori peculiari dell’economia pisana: cicli e motocicli, cuoio e pelli, prodotti farmaceutici, in crescita il primo e in flessione gli altri due.

Sul fronte delle importazioni la provincia di Pisa presenta numeri in calo con un controvalore che si ferma a poco più di 1,3 miliardi, corrispondente ad una flessione di quasi il 5% rispetto allo stesso semestre del 2022, in linea con l’andamento nazionale ma in controtendenza rispetto al dato regionale in aumento.

Due ruote si confermano primo settore, bene i macchinari. In flessione il cuoio e i prodotti chimici

In questo scenario di complessivo miglioramento delle esportazioni pisane, nei primi sei mesi del 2023 continuano a distinguersi, così come era avvenuto negli anni precedenti, i cicli e motocicli. Con un significativo +11,1% il settore concorre per 2,8 punti percentuali alla crescita complessiva dell’export e si conferma al primo posto in provincia con un controvalore di oltre 550 milioni di euro. A far crescere ulteriormente le vendite all’estero di motocicli hanno contribuito la Germania (+11,4%), al primo posto per controvalore (143 milioni di euro), gli Stati Uniti (+13,4%), la Spagna (+32,7%) e i buoni risultati in Austria, Portogallo, Grecia e Slovenia. Di rilievo, anche se con un controvalore non ancora elevatissimo (2milioni e 600mila euro), l’incremento delle esportazioni negli Emirati Arabi che risultano quasi quadruplicate. Sul fronte delle contrazioni nelle vendite colpisce il dato cinese che fa registrare un calo severo (-45,4%), anche se si deve tuttavia precisare che, nel 2022, le vendite di motocicli in Cina erano aumentate di otto volte rispetto al 2021. Un certo ridimensionamento, dunque, era obiettivamente da attendersi. In ambito europeo calano Francia (-13,4%) e Regno Unito (-15%).  

Le esportazioni del cuoio segnano una decisa flessione (-9,7%) scendendo a quota 305 milioni nel primo semestre 2023, interrompendo il trend positivo del 2021 e soprattutto del 2022 che aveva visto il comparto risollevarsi dopo i due anni consecutivi di crisi verificatisi anche nel periodo pre-covid. Il cuoio del distretto di Santa Croce migliora il buon andamento sul principale mercato di sbocco, la Francia (+22,9%), così come in Germania (+7,1%), ma risulta in calo sugli altri mercati rilevanti: Spagna (-13,7%), Portogallo (-7,2%) e Regno Unito (-13,2%). Anche l’export verso gli Stati Uniti è in netta diminuzione (-19,1%). Per quanto riguarda il mercato asiatico la contrazione è sensibile per le vendite dirette in Cina (-7,8%), ma soprattutto verso il Vietnam (-26%), Hong-Kong (-12,3%), la Corea del Sud (-65,4%) e le Filippine (-59%). Tra i dati con segno positivo spicca quello del Brasile dove le esportazioni di prodotto pisano sono quintuplicate.

In aumento anche le esportazioni di macchine di impiego generale (motori e turbine, pompe, compressori, valvole, etc.), terzo settore pisano per export con oltre 200 milioni nel semestre, che segnano un +8,9% trainate dai buoni risultati in ambito europeo, negli Stati Uniti ed in India.

Per la farmaceutica,dopo le esaltanti performance degli anni precedenti influenzate dagli effetti della pandemia, si registra una prevedibile lieve frenata nei primi sei mesi del 2023 (-1,8%). Così come avvenuto nel 2021 e nel 2022 si conferma l’ottimo risultato in Austria, prima destinazione per valore delle esportazioni pisane (oltre 95 milioni di euro) con un incremento rispetto al pari semestre del 2022 del +14,1%. Meno bene, invece, gli altri paesi europei come la Spagna (-14,3%), la Francia (-86,7%), la Germania (-73,8%) e la Grecia (-73,9%), in ripiegamento dopo essere cresciuti molto nel 2022. Spicca infine il dato del Regno Unito dove le esportazioni di prodotti farmaceutici “made in Pisa” sono aumentate di quasi cinque volte.

In contrazione anche le vendite di prodotti chimici e fertilizzanti (83 milioni), per le quali si registra un -12,8% con una sensibile flessione verso la Germania (-19,9) solo in parte compensata dalla crescita del mercato spagnolo, prima destinazione dei prodotti pisani (+2,9%) e di quello francese (+12,1%).

I principali settori esportatori della provincia di Pisa – I semestre 2023
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita     
Settori di attivitàValori assolutiQuota %Var. %Contributi %
I sem 2022I sem 2023
Cicli e motocicli*498.976.326554.193.67427,111,12,78
Pelli-cuoio**337.977.572305.207.99514,9-9,7-1,65
Macchine di impiego generale184.228.930200.677.7329,88,90,83
Medicinali e preparati farmaceutici123.285.217121.114.1035,9-1,8-0,11
Chimica di base, fertil.ti, plastica e gomma95.364.67483.203.3254,1-12,8-0,61
Calzature78.195.35980.935.4014,03,50,14
Articoli di abbigliamento57.634.52261.302.9493,06,40,18
Altre macchine di impiego generale50.558.93055.089.6792,79,00,23
Mobili46.127.50250.351.8952,59,20,21
Altre macchine per impieghi speciali31.747.38241.197.1352,029,80,48
Utensili e oggetti di ferramenta28.893.32335.857.6151,824,10,35
Altri prodotti chimici36.680.66132.928.0621,6-10,2-0,19
Bevande32.512.44632.409.6751,6-0,3-0,01
Strumenti e appar. di misuraz., prova e navigaz.23.627.15628.598.0711,421,00,25
Macchine per formatura met. e altre macch. utensili24.294.15425.430.7051,24,70,06
Altro333.596.357333.892.14016,30,10,01
Totale1.983.700.5112.042.390.156100,03,03,0
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)
* Motocicli, motoveicoli, loro motori e accessori, biciclette, veicoli per invalidi. 
** Il settore è composto prevalentemente da cuoio e pelli gregge   

Prosegue la crescita dell’export dell’abbigliamento (+6,4%), seppur in rallentamento, con la Francia (+46,2%) che diventa la prima destinazione scavalcando gli Stati Uniti verso cui comunque crescono ulteriormente le esportazioni (+15,8%). Tra i nuovi mercati sale molto la Slovenia. In calo invece le vendite soprattutto sul fronte asiatico: Macao (-40,4%), Corea del Sud (-39,3%) e Hong Kong (-15,9%), dove si conferma la tendenza al ribasso degli ultimi due anni cha ha retrocesso il paese dal primo all’attuale terzo posto tra le destinazioni dell’abbigliamento pisano.

Tengono le calzature (81 milioni) dove l’export nei primi sei mesi del 2023 è cresciuto del 3,5%. Al calo sensibile delle vendite verso gli Stati Uniti (-22,5%), che resta comunque la prima destinazione delle scarpe pisane, ha fatto da contraltare la netta crescita di quelle dirette in Francia (+36,3%) che consolida il secondo posto. Progredisce in modo molto marcato l’esportazione verso i Paesi Bassi dove, nonostante l’exploit del 2022, si registra nei primi sei mesi del 2023 un ulteriore +55%.

In positivo anche le vendite all’estero di mobili,che crescono del +9,2% nel semestre.

La Germania si conferma prima destinazione per l’export pisano

I primi sei mesi del 2023, così come era avvenuto nel medesimo semestre del 2022, si sono caratterizzati per una crescita, seppur moderata, delle esportazioni nella maggior parte delle principali destinazioni. La Germania rimane stabilmente al primo posto in termini di valore assoluto di esportazioni (oltre 305 milioni di euro) con un incremento del +1,8% rispetto allo stesso periodo del 2022. A crescere in Germania sono state soprattutto le vendite dei mezzi di trasporto, del cuoio, delle bevande mentre invertono la tendenza 2022, risultando stavolta in calo, i metalli, i prodotti chimici e la farmaceutica. Anche nel resto dell’Europa i dati sono sostanzialmente positivi, con la Francia che ha mantenuto la seconda posizione con un valore complessivo di esportazioni di oltre 237 milioni di euro ed un incremento sul primo semestre 2022 del +3,3%; seguono Spagna (+0,9%), Austria (+11,3%) e Paesi Bassi (+20,4%). Segno negativo, invece, per il Regno Unito (-2,4%). Fuori dall’Europa si registra un buon andamento anche negli Stati Uniti (+8,8%) con 179 milioni di euro, grazie alle vendite di mezzi di trasporto, meccanica, abbigliamento e componenti per veicoli spaziali, mentre flessioni interessano i paesi orientali come Cina (-7,8%) e Hong Kong (-16,1%).

I principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Pisa – I semestre 2023
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita 
PaesiValori assolutiQuota %Var. %Contributi %
I sem 2022I sem 2023
Germania299.923.568305.343.19215,01,80,27
Francia229.687.042237.364.49011,63,30,39
Stati Uniti164.474.320178.995.3678,88,80,73
Spagna170.145.781171.601.2408,40,90,07
Austria150.574.387167.584.5188,211,30,86
Paesi Bassi59.849.07872.044.4183,520,40,61
Regno Unito73.739.45471.992.2843,5-2,4-0,09
Cina68.130.70762.792.8473,1-7,8-0,27
Turchia21.966.30949.099.6592,4123,51,37
Svizzera47.304.64645.748.1722,2-3,3-0,08
Polonia38.068.89940.255.5412,05,70,11
Belgio34.105.61534.956.2221,72,50,04
Portogallo34.472.88034.292.4271,7-0,5-0,01
Romania26.229.15031.927.2741,621,70,29
Hong Kong37.046.66331.067.2701,5-16,1-0,30
Resto del mondo527.982.012507.325.23524,8-3,9-1,04
TOTALE1.983.700.5112.042.390.156100,03,03,0
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)

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