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giovedì, Maggio 2, 2024

Fitto: “Sul Pnrr il Governo deve correre una maratona non i 100 metri”. Il ministro fa il punto sulla situazione

“Sono impegnato nel processo di inspirare ed espirare, zen, per evitare polemiche. Considero un errore per un maratoneta correre i 100 metri e io so che il governo deve correre una maratona e arrivare fino in fondo. Le polemiche e gli scontri dell’immediato poi i fatti si incaricano di smentirli. Noi dobbiamo arrivare in fondo, che è giugno 2026. Noi abbiamo proposto modifiche fino alla decima rata, è un lavoro che ha una visione complessiva”. Lo ha detto il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza  Raffaele Fitto, intervistato ieri da Stefano Zurlo a ‘Gli incontri del Principe’, al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio.

Ecco una serie di altre dichiarazioni del ministro.

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Con repower risposta strutturale
“E’ bene ricordare che il Pnrr è stato varato prima dell’invasione dell’Ucraina, non c’era una priorità energetica. Con il Repower ci poniamo il problema non di inseguire le urgenze ma di dare una risposta strutturale, vuol dire che nei prossimi anni il risultato sarà di non avere più problemi di questo tipo, con l’aumento del costo delle bollette, ma intervenire dal punto di vista della risposta organica”.

Pnrr: non comprendo le polemiche, il governo andrebbe ringraziato

“Le polemiche non le comprendo, mi sarei aspettato un ringraziamento per l’azione che il governo sta facendo, sta riorganizzando e mettendo in ordine le questioni del pnrr, lo fa con spirito costruttivo e in piena sintonia con la commissione europea. Abbiamo risolto le questioni della terza e quarta rata, abbiamo lavorato seriamente, l’Italia percepirà la terza e quarta rata entro questo anno, si tratta di 35 miliardi di euro”.

Fondi Coesione per i progetti non ammissibili al Pnrr

“I progetti che rischiano seriamente per ammissibilità e tempi di non essere realizzati entro giugno 2026 e non essere ammissibili a finanziamento” col Pnrr “immaginiamo di poterli mettere sulle risorse della Coesione, che sono europee, o sul Fondo di sviluppo e coesione, che sono risorse nazionali. A me sembra uno sforzo utile per il Paese, che abbia una sua logica”.

Meloni ha un ruolo a livello internazionale di assoluto rilievo

“Penso di poterlo dire con i fatti di questi mesi che testimoniano come l’Italia, il governo italiano, Giorgia Meloni ha un ruolo a livello internazionale di assoluto rilievo e assoluta credibilità e questo dà al nostro Paese grande forza”.

Sovranismo è difesa degli interessi nazionali, Francia e Germania i più sovranisti

“Se il termine sovranista è legato alla difesa dell’interesse  nazionale, non ho trovato fra quello francese e quello tedesco un governo più sovranista di loro. Sono molto bravi, giustamente, a difendere i loro interessi nazionali. Non vedo quale sia il peccato mortale nel difendere gli interessi del nostro Paese nella dinamica europea, in modo intelligente. Questo mi sembra che sia un approccio corretto che Giorgia Meloni ha avuto fin dal primo momento”.

In memorie Sarkozy una brutta pagina

Le memorie di Sarkozy? “Sarò lapidario. Ero ministro di quel governo, considero quella una brutta pagina, non penso che altri governi possano incidere o determinare la caduta di un governo sovrano eletto dal proprio Paese, a prescindere, non va bene. In Europa bisogna esserci, rispettare tutti e farsi rispettare”.

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