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giovedì, Dicembre 5, 2024

Investimenti in beni 4.0 per ricerca e sviluppo: i crediti d’imposta non sono più automatici. Ecco le nuove norme

Il credito d’imposta non sarà più un automatismo. Con il decreto legge del 29 marzo sscorso, il Governo ha introdotto nuovi obblighi per poterne usufruire. L’entrata in vigore del decreto e dei nuovi obblighi è fissata dal 30 marzo 2024.

Il nuovo regime agevolativo prevede che il progetto di investimento sia presentato al GSE (Gestore dei servizi energetici) che successivamente determinerà il credito d’imposta utilizzabile entro il 31 dicembre 2025 con l’approvazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).

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Le nuove disposizioni ed il nuovo modello di comunicazione si applicano sull’ammontare degli investimenti effettuati a decorrere dalla data del 30 marzo. Per le spese agevolabili a partire dal 1° gennaio 2023 fino al 29 marzo 2024 il modello dovrà’ essere trasmesso esclusivamente a seguito del completamento degli investimenti. Per gli investimenti effettuati dopo il DL – cioè dal 30 marzo 2024 – ai fini della fruizione dei crediti d’imposta le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica, l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare e la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione. La comunicazione deve essere aggiornata al completamento degli investimenti.

Rimangono due obblighi:

  • precisi richiami nella fattura di acquisto e negli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati ed al riferimento normativo della agevolazione;
  • obbligo di richiesta di perizia tecnica asseverata per investimenti in bene 4.0 (con valore superiore a 300.000 euro).

Concludendo si tratta di nuove norme procedurali attese per la ripartenza, molto importante, in generale di investimenti per ammodernamenti produttivi delle nostre aziende industriali. 

Gianfranco Antognoli

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