Aggiornamento mercati dopo la decisione della BCE di tagliare il tasso di riferimento dal 4,50 al 4,25%: le prospettive.
Vediamo di seguito il quadro dei mercati finanziari in generale. Christine Lagarde ha sottolineato con grande enfasi che la BCE non ha impegni a seguire un particolare percorso per i successivi tagli dei tassi. Lagarde ha dato segnali di speranza quando ha affermato che c’è una forte probabilità di discesa, ma i tempi non sono certi. Ha chiarito e confermato che le decisioni della BCE sono dipendenti dai dati della inflazione precisando che le previsioni oggi danno il 2% di inflazione entro il 2026….
Per notizia le borse dell’Asia Pacifico hanno chiuso la miglior settimana dell’ultimo mese grazie alla spinta dell’azionario della Corea del Sud: indice KOSPI +1%. Salgono, seppur di poco, i listini di Sidney (S&P ASX200 +0,3%) e di Singapore (Straits Times +0,4%). Sulla parità il Nikkei di Tokyo, +0,5% il bilancio settimanale provvisorio.
Tornando alla BCE, il fatto positivo è stato che la reazione del mercato sia stata composta su tutti i fronti.
L’unica novità, di poco conto anche perchè soggetta a futuri aggiustamenti, riguarda la revisione al rialzo delle stime di inflazione del 2025 da +2% a +2,2%, poco oltre il target teorico fissato dalla BCE.
Analisi tecnica Borse
Wall Street ha chiuso in pareggio. La maggior parte delle borse si avvia a un bilancio settimanale positivo, mentre si è rafforzato l’ottimismo sulla discesa dei tassi di interesse. I guadagni sono mediamente intorno all’1%. Meglio Tech americani ed emergenti, che viaggiano ad un ritmo più che doppio: Nasdaq +2,6% (con Nvidia cresciuta del +10%), MSCI Emerging Markets +2,3%.
Il quadro di fondo si conferma solido, con parecchi indici a ridosso dei massimi storici pluriennali. Se il binomio tassi in discesa/tenuta dell’economia globale continuerà ad alimentare le aspettative, ci sarà spazio per nuovi risultati positivi.
Bond obbligazionari
Il mercato obbligazionario avrebbe dovuto essere quello più reattivo alle novità della BCE e invece è quello che si è mosso relativamente meno. Il rendimento del Treasury Note a dieci anni è rimasto a 4,30%, così come quello del Bund tedesco è salito di poco a 2,54% da 2,52% e quello del BTP decennale è salito a 3,86% da 3,82%. Spread invariato a 131 punti base, confermato anche dagli andamenti odierni.
Eurozona
In Europa ieri sono iniziate le consultazioni per il rinnovo del parlamento Europeo. Accantonato il tema BCE, si comincia a pensare all’evoluzione del quadro politico. Si aprono oggi in Irlanda le urne per il rinnovo del Parlamento europeo, su cui si sono invece già espressi ieri gli elettori olandesi. Come in diversi altri paesi, il voto delle europee coincide nel caso dell’Irlanda con quello di alcune amministrative. Le previsioni sui risultati elettorali sono ovviamente incerte ma alla luce della recente evoluzione, rafforziamo la visione positiva, specie per le scadenze medio/lunghe sia sul mercato obbligazionario che azionario.
A cura di Ginfranco Antognoli e Studio ConCredito