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domenica, Maggio 5, 2024

Lavorazione artistica del marmo: ai titolari del laboratorio Fratelli Pedrini il riconoscimento di Maestro Artigiano

La città di Carrara ha due nuovi maestri artigiani. Sono Roberto e Gianluca, titolari del laboratorio ‘Fratelli Pedrini’, impresa di eccellenza nel settore della lavorazione artistica del marmo, scultura e ornato in genere. La cerimonia di consegna dell’attestato di qualifica di Maestro Artigiano per l’attività di lavorazione artistica del marmo e delle pietre, firmato dalla Regione Toscana, è stato consegnato giovedì 3 maggio nella sede della Camera di Commercio a Carrara, alla presenza di Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, del presidente e del direttore di Confartigianato, Sergio Chericoni e Gabriele Mascardi, e dell’assessora alla cultura del Comune di Carrara, Gea Dazzi.

“Il Maestro Artigiano – ha dichiarato Tamburini – riveste da sempre un ruolo fondamentale nel tessuto socio-economico, in primo luogo perché l’eccellenza della sua produzione concorrono all’immagine positiva del territorio e allo sviluppo della sua economia, ma anche e soprattutto per la sua capacità di insegnare un’arte che possa appassionare i giovani e tradursi in opportunità di impresa. La qualifica di maestro artigiano, dunque, non è soltanto il meritato riconoscimento al valore professionale, ma è anche assunzione di responsabilità, quella di tramandare tecniche e abilità altrimenti destinate a scomparire”.

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Istituito con la legge regionale n. 53 dell’ottobre 2008, il riconoscimento viene attribuito ai titolari di impresa artigiana che partecipino direttamente all’attività ai quali, un’apposita commissione regionale, abbia riconosciuto elevata professionalità, ma anche spiccata attitudine all’insegnamento del mestiere. Un tema, quello dell’insegnamento del “mestiere”, di fondamentale importanza soprattutto per l’artigianato artistico-tradizionale che ha garanzie di sopravvivenza soltanto se si è in grado tramandare conoscenza, tecnica ed abilità antiche. Esperienze che in Toscana, da diversi anni, sono trasmesse dalle Botteghe Scuola: imprese del settore dell’artigianato artistico e tradizionale dirette da un maestro artigiano che possono svolgere specifiche attività formative riconosciute.

“Non è solo un riconoscimento formale per l’attività e il lavoro che avete svolto sul territorio o un’onorificenza fine a se stessa – ha evidenziato Chericoni -. Rappresenta uno strumento normativo che vi autorizza a insegnare il vostro mestiere, che vi consente di tramandare il vostro sapere alle nuove generazioni che si affacceranno a questa attività che fra quelle artigiane è più vicina all’arte stessa, forse, alla maestria dello scultore che attraverso le mani trasmette il concetto ideato nella mente alla materia, plasmandola secondo la sua volontà. Una maestria che è arte e in quanto tale ci avvicina al divino. Un importante riconoscimento per voi, per la città di Carrara e per la nostra associazione, il primo della mia presidenza nell’associazione che in questi anni ha lavorato tanto sul ruolo del maestro artigiano a livello locale e regionale”.

Altri due maestri artigiani già riconosciuti negli anni passati a Massa Carrara per Confartigianato sono Musetti per il restauro del legno e Monfroni nella scultura. Concetti ribaditi da Tamburini: “E’ un attestato ufficiale conferito dalla Regione e che transita attraverso le Camere di Commercio. Dietro al riconoscimento c’è il lavoro fatto per decine di anni e che siete in grado di trasmettere. In questo modo cerchiamo di non disperdere un sapere che si tramanda da anni, riconoscendo a chi è rimasto sul territorio a lavorare l’opportunità di insegnare a sua volta. Siamo noi che ringraziamo voi per tutto quello che fate ogni giorno da decenni”.

Il marmo bianco di Carrara, la tipologia più pregiata al mondo per lucentezza, candore, brillantezza, ha una storia antichissima che affonda le radici in epoca romana, con le prime attività estrattive e un presente produttivo che è fiore all’occhiello dell’artigianato artistico e dell’industria italiana. Roberto Pedrini, fin dal 1984, ne è un rappresentante di successo. Sono infatti numerosi e prestigiosi i suoi progetti e realizzazioni in ambito nazionale ed internazionale, dagli interventi artistici nella Basilica di San Pietro nella Città del Vaticano, a quello nella Basilica di San Petronio a Bologna e alla Cappella per il Pontificial American College di Roma per poi passare alle sue produzioni in edifici religiosi degli Stati Uniti, a Washington, New York, nel Texas, in Ohio, Virgina, Tennessee, New Jersey. Il laboratorio artistico dei Fratelli Pedrini è un’attività che si è tramandata in famiglia: il babbo e nonno erano scultore e scalpellino, come hanno raccontato Gianluca e Roberto, ricordando le loro mani “consumate dal lavoro, da un mestiere durissimo che li portava a operare anche per committenti internazionali”. Oggi il laboratorio è una realtà consolidata che dà lavoro a 15 dipendenti diretti e altri 20 professionisti esterni.

Una maestria, quella di Pedrini, esercitata con onore e in tanti anni nel mondo, che oggi può e deve tramandarsi sul nostro territorio, in piena sintonia alle finalità del riconoscimento che la Camera di Commercio gli ha ufficialmente tributato.  Il direttore di Confartigianato, Mascardi, ha evidenziato che la Carta di Carrara Città Unesco mette fra le priorità per il rilancio dell’arte anche il recupero delle lavorazioni artistiche del marmo e questo riconoscimento va proprio in questa direzione. 

 

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