13.8 C
Comune di Viareggio
sabato, Maggio 4, 2024

Legge europea sulla natura, il plauso del Consorzio di Bonifica. Ridolfi: “Lavoriamo per il ripristino degli habitat”

Con 336 voti favorevoli, 300 contrari e 13 astenuti, la proposta di legge per il ripristino degli ecosistemi (Nature restoraration law) è stata approvata dal Parlamento europeo lo scorso 12 luglio, nonostante l’opposizione della destra europea e di alcuni paesi membri, fra cui la maggioranza di Governo italiano (Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia).

Una data che passa alla storia per aver dato alla luce la prima legge sulla natura del continente europeo che prevede il ripristino del 20% degli ecosistemi naturali entro il 2030, con l’obiettivo di eliminare i sistemi naturali degradati prima del 2050.

- Advertisement -

“Un risultato storico perché per la prima volta una legge non solo proteggerà la natura, ma avrà una funzione proattiva, impegnando gli Stati membri a ripristinare gli habitat che l’uomo ha danneggiato – dice con soddisfazione il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi – . Il Consorzio ha sostenuto con convinzione il percorso legislativo di questa legge, condividendone fin da subito i contenuti e gli obiettivi. Siamo l’unico Consorzio di Bonifica italiano ad aver sottoscritto il Manifesto a sostegno della legge, unendo la nostra voce a quella di altre 227 organizzazioni italiane, agli atenei universitari, ai ricercatori e a tutti i cittadini che hanno deciso di stare dalla parte della Natura, per il loro futuro e per quello delle nuove generazioni, consapevoli che ripristinare gli ecosistemi è l’unica soluzione per combattere il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e ridurre i rischi sulla sicurezza alimentare.”

Il ripristino riguarda il 20% delle superfici terrestri e marine dell’Unione e il 15% dei fiumi nella loro lunghezza. L’azione del Consorzio si inserisce in questo contesto rispetto ai progetti di rinaturalizzazione degli ecosistemi fluviali anche con la creazione di aree di laminazione e vasche di espansione e interventi sui corsi d’acqua tombati delle zone abitate, liberandoli dal cemento e andando ad aumentare la sicurezza dal rischio idrogeologico.

In questa direzione il Consorzio ha già iniziato a lavorare da tempo, implementando la manutenzione gentile dei corsi d’acqua, che prevede di lasciare fasce vegetate all’interno degli alvei e delle sponde in tutti i casi in cui le piante non vanno a limitare il deflusso dell’acqua. Un lavoro impegnativo che è stato affrontato con la consulenza di una biologa in affiancamento ai tecnici consortili, per conciliare gli aspetti legati alla sicurezza idraulica con la tutela degli ecosistemi fluviali.

Related Articles

ULTIMI ARTICOLI