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giovedì, Maggio 2, 2024

Lotta all’Aids, riparte il progetto “Ultimora” rivolto agli studenti. I numeri del contagio in provincia di Lucca

La Giornata Mondiale per la lotta all’Aids (1° dicembre) continua a rappresentare un momento di confronto e approfondimento, dedicato in particolare alle scuole, che sono le vere protagoniste del progetto “UltimorAids – Social Network”.  E’ questa però anche l’occasione per fare il punto della situazione, con l’ausilio dei dati, per capire come funziona la prevenzione in provincia di Lucca.

Questa volta l’evento, in programma venerdì 1° dicembre 2023 a Palazzo Ducale, sede della Provincia di Lucca, è stato preceduto da una conferenza stampa che si è svolta oggi, sempre in Provincia, alla presenza dei rappresentanti degli enti coinvolti nella manifestazione.

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Nel corso dell’incontro con i giornalisti sono stati anche presentati agli organi d’informazione i dati raccolti dall’Asl sull’incidenza dell’Hiv in provincia e il progetto “UltimorAids – Social Network”, promosso da Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo “Giovani e Comunità” di Lucca, Azienda USL Toscana nord ovest e Provincia di Lucca e Ce.S.Do.P.

Alla conferenza hanno preso parte, tra gli altri:

  • la consulente esperta della Provincia di Lucca in materia di pari opportunità Maria Teresa Leone;
  • per l’Azienda USL Toscana nord ovest il dirigente medico della struttura di Malattie infettive ed epatologia e responsabile dell’ambulatorio dell’ospite immunocompromesso Michele De Gennaro e la responsabile dell’Educazione e promozione della salute area nord Valeria Massei;
  • per il Ce.I.S. la responsabile del ceiScuola Carla Caprio, la presidente Sonia Ridolfi e la responsabile della Casa Famiglia Monsignor Agresti Chiara Bertolozzi.

Il 1° dicembre segnerà l’inizio del percorso per gli studenti delle scuole superiori della provincia di Lucca. A Palazzo Ducale si svolgerà infatti una giornata di studio e formazione, con workshop e lavori di gruppo, per avviare una progettazione da sviluppare poi nel corso dell’anno scolastico nei singoli istituti.

Dagli incontri del 1° dicembre le ragazze e i ragazzi lucchesi dovranno quindi uscire con delle bozze di progetti su come promuovere e diffondere informazioni e attivare processi di comunicazione sul tema dell’HIV/Aids e dei fenomeni di discriminazione ad esso correlati, all’interno della propria scuola e nell’ambito della comunità, anche tramite i social.

Parteciperanno alla giornata la classe IV A del Liceo Classico Machiavelli di Lucca, il gruppo di peer educator dell’I.S.I. Garfagnana di Castelnuovo di Garfagnana e Il gruppo di peer educator del Liceo Carducci di Viareggio.

Sarà questa anche l’occasione per ricordare i 21 anni di lotta all’AIDS con un percorso iniziato nel 2002 grazie a una virtuosa collaborazione tra pubblico e privato sociale. In tutto questo periodo i promotori dell’iniziativa si sono occupati dei temi della prevenzione, della discriminazione e della lotta all’apartheid sanitario nei paesi più poveri. In questi anni sono state organizzate varie iniziative: mostre, spettacoli musicali e teatrali, proiezioni cinematografiche e cineforum, attività in piazza, nei pub e nelle discoteche, progetti di peer education con le scuole, allestimento di spazi interattivi.

Il progetto “Ultimora”, giunto quest’anno alla sua settima edizione, è invece nato nel 2008.

I dati

Come ha evidenziato il dottor Michele de Gennaro nel corso della conferenza stampa di oggi (29 novembre 2023), al 28 novembre 2023  nella struttura complessa di Malattie infettive ed epatologia dell’ospedale “San Luca” di Lucca sono stati diagnosticati, per il territorio provinciale afferente soltanto 4 nuovi casi da infezione da HIV, di cui 1 notificato come caso di Aids, e due stranieri residenti.

Dal 2009 al novembre 2023 sono stati segnalati  248 casi con una media annuale di 17 infezioni l’anno. Dopo un calo evidente tra il 2017 e 2018, negli ultimi anni si è in effetti assistito a una sostanziale rallentamento del numero di nuove infezioni, con un  decremento significativo pari a oltre il 60% tra il 2021 e 2023.

I  dati dell’anno in corso mostrano la  prevalenza del sesso maschile (80 %) che ha acquisito l’infezione nella totalità dei casi mediante rapporti sessuali promiscui (omo/eterosessuali).

L’età mediana dei nuovi casi, sia pure esigui nei numeri, è di 59 anni  con range dai 40 ai 68 anni. Nella totalità dei casi il test è stato effettuato in relazione alla comparsa di sintomi, a riprova della mancata percezione del rischio di esposizione all’infezione da HIV. A tal proposito  si conferma  che oltre il 50% dei soggetti presentava una significativa riduzione  delle difese immunitarie e in un caso la malattia si è presentata in fase avanzata, per cui si è resa necessaria l’ospedalizzazione a seguito dell’insorgenza di gravi infezioni opportunistiche.

Questi dati orientano verso un progressiva stabilizzazione dell’infezione da HIV confermando quanto riportato a livello regionale e nazionale. Permane ancora la preoccupazione delle  diagnosi ritardate che riducono notevolmente la possibilità di cure adeguate e tempestive e permette la diffusione inconsapevole  della malattia  per cui è indispensabile continuare costantemente ad intercettare il sommerso, che rappresenta il serbatoio che alimenta le nuove infezioni.

Restano comunque immutate le strategie preventive quali il “TEST and TREAT” e cioè  “Testare e Trattare” in tempi brevissimi dalla diagnosi con terapie antivirali potenti che impediscono la trasmissione e quindi la circolazione  del virus HIV e le campagne informative associate all’offerta del test rapidi, anche attraverso manifestazioni – come quella in programma sabato 2 dicembre in piazza Guidiccioni a Lucca (orario dalle 15.30 alle 19.30) organizzata in collaborazione con Croce Rossa, Comune di Lucca e Azienda sanitaria – indispensabili per far emergere il sommerso. Inoltre, la disponibilità all’ambulatorio di Malattie infettive di  ulteriori percorsi di prevenzione farmacologica quali la PREP (Profilassi Pre Esposizione), indicata nei soggetti che per il loro stile di vita possono esporsi al rischio di infezione, risultano determinanti nel rafforzare ulteriormente le misure di prevenzione.

Il progetto “Ultimora”

Proprio nell’ottica di una sempre maggiore diffusione della cultura della prevenzione e della conoscenza dei pericoli connessi alla diffusione del virus Hiv, si muove il progetto “UltimorAids – Social Network”, rivolto agli studenti delle scuole superiori della provincia, promosso da Azienda USL Toscana nord ovest zona nord (in particolare tramite il personale dell’Educazione e promozione della salute), Provincia di Lucca, Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo “Giovani e Comunità” di Lucca, Ce.S.Do.P.

La segreteria organizzativa e il coordinamento del progetto sono a cura della Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo “Giovani e Comunità” di Lucca Centro Studi – CeiScuola.

UltimorAids – Social Network è un progetto di comunicazione sociale sul tema della lotta all’Aids che ha l’obiettivo di mettere al centro il punto di vista dei giovani su un tema così complesso, sottolineando il valore della comunicazione sociale, come mezzo di informazione, dialogo e partecipazione.

Con Ultimora – Multimedia Lucca per la lotta all’Aids, nel 2008, ha assunto la forma di concorso biennale, giunto l’anno scorso (2022) alla sua sesta edizione e sospeso solo nel 2020 a causa della pandemia.

In tutti questi anni il progetto si è rinnovato cercando di adattarsi a esigenze e forme di comunicazione nuove. I prodotti realizzati durante il percorso sono raccolti e pubblicati dai promotori attraverso i loro canali di comunicazione.

Quest’anno non è stato attivato il concorso e si è puntato maggiormente sul coinvolgimento delle studentesse e degli studenti già a partire dalla progettazione della comunicazione, in particolare quella attraverso i social.

UltimorAids diventa così un progetto per i giovani pensato dai giovani.

UltimorAidswww.ultimoraids.org, insieme a profilo instagram  @ultimora_aids, è il sito che raccoglie i prodotti di comunicazione sociale realizzati nel corso degli anni. Oltre all’attivazione di canali social, l’obiettivo è quello di avere, grazie alla collaborazione con le scuole, uno spazio vivo e di condivisione: un esempio di cittadinanza attiva per testimoniare che la consapevolezza dei nostri comportamenti e la responsabilità personale sono indispensabili per tutelare la salute, valore collettivo e bene irrinunciabile per tutti.

Nell’ambito della scuola il progetto Ultimora è un progetto basato sulla peer education, o “educazione fra pari”, in cui gli studenti e le studentesse delle scuole superiori partecipanti, una volta formati, possono diffondere messaggi sul tema della prevenzione e della lotta alla discriminazione di HIV e AIDS. Le tematiche trattate sono, pertanto, importanti e pienamente rientranti nelle aree di pertinenza dell’Educazione e promozione della salute. Un progetto la cui realizzazione ha richiesto molto impegno da parte della struttura dell’Asl (area nord) ma che rappresenta un ottimo investimento, visto il fine e i risultati raggiunti. Nella Piana di Lucca dal 2009 si realizza in particolare il percorso “Benessere a scuola- Mafalda” in tutte le scuole secondarie di 2° grado; dal 2021 lo stesso percorso è partito anche in Valle del Serchio, coinvolgendo entrambe le Scuole secondarie presenti, e dal 2020 anche in alcuni Istituti superiori della Versilia e delle Apuane. L’obiettivo è anche quello di contrastare fenomeni conseguenti al disagio quali bullismo, dipendenze, violenza ma anche diffondere tra i ragazzi la conoscenza di sani stili di vita e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (mst). Nell’ambito del progetto “Benessere a Scuola” è attivo un rapporto di proficua collaborazione con il Centro trasfusionale di Lucca per incontri sulla sensibilizzazione alla donazione del sangue, che diventano anche occasione per parlare di prevenzione della trasmissione delle mst ricordando che al Trasfusionale vengono fatti esami a prescindere dall’atto della donazione del sangue.

La data del 1° dicembre permetterà di riportare l’attenzione anche sulle persone sieropositive o malate di Aids che necessitano di supporto. Il progetto della Casa Famiglia Mons. G. Agresti si inserisce nell’attenzione che la Fondazione ETS Ce.I.S. Gruppo “Giovani e Comunità” di Lucca ha rivolto al tema della sieropositività sin dagli anni ottanta. La Casa Famiglia Mons. G. Agresti è la sola struttura accreditata per accogliere persone sieropositive o affette da AIDS in Toscana. E’ a San Vito, sulla Via Pesciatina, e può ospitare un massimo di dodici persone. Si rivolge a persone maggiorenni, maschi, femmine e transgenders, che sono affette da HIV o da AIDS. L’attività svolta si delinea come supporto assistenziale/sanitario per quanto riguarda la cura della persona e, al contempo, come supporto sociale, sostituendo in questo modo un contesto familiare spesso assente o debole. Le persone vengono seguite con progetti individualizzati, con tempi, strumenti e obiettivi specifici. Al suo interno lavorano, di concerto, diverse figure professionali che vanno a costituire un’equipe multidisciplinare in grado di sostenere le diverse problematiche portate dai pazienti. La struttura è aperta al territorio e chi fosse interessato a prestare opera di volontariato può telefonare allo 0583/997694 o inviare una e-mail a casa.famiglia@ceislucca.it.

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