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venerdì, Dicembre 6, 2024

Made in Italy: le opportunità per le imprese previste dal nuovo disegno di legge e dal Piano Transizione 5.0

Riceviamo e pubblichiamo in anteprima un articolo Cristiano Battaglini di Altera Four sul disegno di legge sul Made in Italy e il Piano Transizione 5.0 che sarà pubblicato sul prossimo numero di “Leasing Time Magazine”, il mensile di economia, finanza e cultura diretto da Gianfranco Antognoli.

Il Governo sta vagliando le nuove opportunità agevolative a beneficio delle Imprese. Il Ministero dell’Impresa e del Made in Italy, in questi giorni, attraverso il disegno di legge sul Made in Italy e il Piano Transizione 5.0, chiarirà le caratteristiche delle misure a vantaggio delle imprese a valere per il prossimo triennio.

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Il Consiglio dei Ministri (secondo la bozza del 30 maggio, l’ultima circolante) ha approvato il disegno di legge Made in Italy. Rispetto ad una prima bozza, il Ddl non comprende provvedimenti che, fino ad oggi, avevano rappresentato uno degli assi portanti della politica agevolativa rivolta all’impresa:

  • incentivazione del design e dell’innovazione estetica;
  • Patent Box dal 110% al 150% per spesa relativa a disegni e modelli;
  • il raddoppio dell’agevolazione (dal 5% al 10%) per il Credito D’Imposta per le attività di design e di innovazione tecnologica 4.0 e green per il 2024-2025;
  • rifinanziamento Nuova Sabatini.

Non è, comunque, escluso che le misure sopra richiamate possano trovare una loro applicazione nei prossimi provvedimenti. Il Ddl del Made In Italy approvato dal Consiglio dei ministri è composto, pertanto, da 50 articoli (per come si configura nell’ultima bozza) riportanti disposizioni volte a valorizzare e promuovere le eccellenze nazionali, le bellezze del territorio e il ricco patrimonio culturale italiano, elementi che dovranno costituire il volano per la crescita dell’economia del Paese. Di seguito, riportiamo un primo vademecum delle principali misure previste nel testo. La prima misura è rappresentata dal Fondo Strategico Nazionale del made in Italy, utile al consolidamento delle filiere strategiche nazionali attraverso investimenti nel capitale di imprese ad alto potenziale, e per il quale il MEF avrà a disposizione una dotazione di 1 miliardo.

1. Un forte sostegno è rivolto all’imprenditoria femminile, che disponendo di 15mln di euro potrà supportare azioni di autoimprenditorialità e sviluppo di nuove imprese femminili su tutto il territorio nazionale.

2. La proprietà industriale verrà incentivata con il Voucher 3I che agevolerà StartUp Innovative e microimprese per la brevettazione delle invenzioni. Per il 2024 sono stati stanziati 10 milioni di euro.

3. Azioni riguardanti le filiere produttive tra le quali spicca la filiera del legno e dell’arredo del legno 100% nazionale. L’incremento tecnologico e digitale e i sistemi di produzione automatizzati permetteranno a questa tipologia di imprese di rafforzarsi ed essere competitive sul mercato internazionale: misure rivolte alle filiere operanti nei processi di produzione di filiere naturali e derivanti dal riciclo, misure di semplificazione della filiera nautica e di approvvigionamento per la filiera della ceramica.

4. Anche per il settore culturale e creativo sono state pensate agevolazioni ad hoc, permettendo alle imprese operanti in questo settore di valorizzare e far crescere la cultura italiana.

5. Sarà promosso il settore fieristico, attraverso misure che sosterranno le imprese nell’accesso ai mercati internazionali, attraverso il sostegno economico finalizzato alla presenza delle aziende presso le principali fiere a carattere internazionale.

6. Agevolazioni in conto capitale e per progetti di R&S favoriranno la creazione di distretti del prodotto tipico italiano.

7. Misure agevolative sottoforma di contributi a fondo perduto e voucher permetteranno lo sviluppo e l’utilizzo di nuove tecnologie basate su sistemi di tracciabilità delle filiere e dei processi produttivi.

8. È, chiaramente, previsto il sostegno alla transizione digitale, che stimolerà l’impresa ad utilizzare ambienti virtuali immersivi ed interattivi.

Cristiano Battaglini

Verranno introdotte misure di tutela tra le quali:

  • la creazione di un contrassegno ufficiale di origine italiana delle merci con la dizione Made in Italy che sosterrà la promozione della proprietà intellettuale e commerciale dei beni;
  • la Blockchain sarà utilizzata per la certificazione delle filiere e la creazione di un catalogo nazionale per il censimento delle soluzioni conformi alla normativa in vigore per la tracciabilità delle filiere e per sostenere e promuovere lo sviluppo e l’utilizzo della tecnologia basata sui registri distribuiti (DLT);
  • saranno introdotte modifiche del sistema sanzionatorio e del codice di procedura penale in materia di contraffazione, unitamente alla riorganizzazione degli Uffici per favorire la specializzazione attraverso la concentrazione distrettuale della competenza degli uffici requirenti;
  • viene infine istituita la “Giornata nazionale del made in Italy” – il 15 aprile – al fine di celebrare la creatività e l’eccellenza italiana, presso le Istituzioni, le scuole e i luoghi di produzione e di riconoscerne il ruolo sociale e il contributo allo sviluppo economico e culturale.

Il Piano Transizione 5.0 prevede il finanziamento di cinque agevolazioni a valere sulle risorse PNRR e PNC per un totale di 18,48 miliardi. Il Piano necessita di una evoluzione, ovvero deve orientarsi su obiettivi di innovazione digitale di fabbriche e linee produttive, valorizzando maggiormente gli investimenti in software 4.0 e la transizione secondo i criteri ESG, in modo che il sistema produttivo italiano si allinei con le linee guida Industria 5.0.

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