I dati Istat, riferiti al periodo gennaio-giugno 2022, elaborati dalla Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest con la collaborazione dell’Istituto Studi e Ricerche – ISR, mostrano una crescita del 13,8% delle esportazioni delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa che arrivano a 5,7 miliardi di euro di controvalore: una quota che rappresenta il 22% del totale delle esportazioni dell’intera Toscana. Si tratta di una crescita di rilievo ma che risulta inferiore rispetto all’Italia (+22,5% rispetto al medesimo periodo del 2021), ma superiore alla Toscana che mette a segno un +9,9%.
Dal lato importazioni, l’area su cui insiste la Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest segna un +42%: un valore leggermente inferiore rispetto all’Italia (+44,4%) ma superiore alla crescita registrata in Toscana (+27,8%). Tali evoluzioni sono dovute, in buona parte, al combinato disposto del forte incremento dei prezzi a loro volta determinato dai forti rincari delle materie prime e dell’energia e dal deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro.
“Gli scambi con l’estero – commenta Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio della Toscana Nord-Ovest – presentano andamenti a doppia cifra dovuti, in larga parte, dal rialzo delle quotazioni di materie prime, gas ed energia elettrica. Inoltre, l’incremento delle quotazioni delle materie prime, energetiche e non, sta impattando fortemente sui costi di produzione delle economie basate sulla trasformazione industriale, come le nostre, comprimendo gli utili delle imprese e facendo aumentare i prezzi dei prodotti. Inoltre, se è vero che il progressivo deprezzamento dell’euro rispetto al dollaro ha determinato una maggiore competitività dei prodotti esportati fuori dall’Europa, è altrettanto vero che tale dinamica ha aumentato il prezzo dei beni importati, generando un aggravio di costi per il sistema produttivo. Il nuovo Governo, all’interno di un quadro che non può che essere europeo, deve mettere in campo tutte le azioni che puntino a mitigare gli effetti negativi che l’evoluzione dei prezzi e dei cambi sta avendo sul nostro sistema manifatturiero”.
Qui di seguito sono presentati, singolarmente, i dati sull’andamento dell’export e import delle province di Lucca, Massa-Carrara e Pisa.
LUCCA: FORTE CRESCITA, PESA L’INCREMENTO DEI PREZZI
Nel corso dei primi sei mesi del 2022 il valore delle vendite all’estero dalla provincia di Lucca ha sfiorato 2,7 miliardi di euro, segnando una crescita del +26,5% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+27,2% il solo manifatturiero), per 564 milioni in più. La dinamica lucchese risulta migliore sia di quella regionale, in aumento del +9,9%, sia di quella nazionale cresciuta del +22,5%.
Nel semestre l’incremento risulta generalizzato e trasversale a tutti i settori provinciali, pur con alcune eccezioni, ed è trainato da cartario, meccanica, metallurgia e cablaggi che evidenziano significativi aumenti nei livelli delle esportazioni.
La crescita appare spinta dal forte incremento dei prezzi dei prodotti energetici e delle materie prime in atto dalla seconda metà del 2021, e dal loro conseguente trasferimento sulle filiere produttive: a livello nazionale ISTAT ha rilevato infatti per il primo semestre 2022 un ampio e progressivo aumento dei valori medi unitari sia dell’export (+20,1%) che dell’import (+39,4%).
La debolezza dell’euro rispetto al dollaro ha poi determinato una maggiore competitività di prezzo per i prodotti esportati oltre i confini europei, accrescendo al contempo il valore dei beni importati, in un contesto di prezzi delle materie prime già in rialzo e spesso denominate in dollari, generando un ulteriore aggravio di costi per le imprese.
Anche le importazioni della provincia di Lucca sono aumentate nel primo semestre dell’anno arrivando a sfiorare 1,5 miliardi grazie a un incremento del +48,1% rispetto al 2021, quasi cinquecento milioni di euro in più; la dinamica risulta in decisa crescita anche a livello toscano (+27,8%) e nazionale (+44,4%).
IL CARTARIO VOLA, LA CANTIERISTICA RESTA SUI MASSIMI STORICI
L’analisi delle esportazioni dalla provincia di Lucca rileva come il settore della carta e cartotecnica ha fatto segnare i più elevati valori di export con 693 milioni di euro di vendite all’estero nel semestre, grazie a un incremento del +69% (283 milioni in più) che spiega metà della crescita provinciale complessiva (13,3 punti percentuali su 26,5) e recupera in pieno la flessione registrata nella prima parte del 2021 (-14,6%). La crescita interessa sia le vendite di articoli di carta e di cartone, salite del +51,3%, sia quelle di pasta da carta, carta e cartone che sono quasi raddoppiate mettendo a messo a segno un +92%. Il settore ha aumentato il valore delle vendite su tutti i principali mercati di sbocco: Francia (+71,4%), Germania (raddoppiato), Spagna (+88,6%), Polonia (triplicato) e Regno Unito (+120,8%). Gli incrementi registrati nei valori dell’export sono spinti anche dal forte aumento del costo delle materie prime utilizzate dal settore, in particolare le commodity energetiche e la cellulosa, che stanno generando tensioni su tutta la filiera del settore e si riversano sui prezzi finali dei prodotti; l’import di pasta da carta, carta e cartone è cresciuto infatti del +70% superando i 440 milioni di euro.
Prosegue il positivo periodo della cantieristica nautica,che nei primi sei mesi dell’anno ha esportato natanti per 468 milioni di euro, facendo segnare una crescita del +4% rispetto al 2021 quando si era registrato un record storico per l’export settoriale. Il Regno Unito rappresenta il principale acquirente di imbarcazioni nel semestre, seguito da Stati Uniti e Isole Cayman.
L’industria meccanica, terzo settore provinciale per export con complessivi 437 milioni di euro nei dodici mesi, ha messo a segno un +19,4% sul 2021: nel dettaglio, le vendite di macchine per impieghi speciali, rappresentate in larga parte da macchinari per cartiere, sono cresciute del +26,4% a quota 317 milioni. Gli Stati Uniti restano il principale partner commerciale del settore, ma nel semestre si rileva un forte incremento delle vendite verso Messico (quasi quintuplicate) e Ungheria, verso cui l’export è salito di oltre trenta volte. Il comparto meccanico registra poi vendite all’estero di macchine per impiego generale (motori e turbine, pompe, compressori, valvole, ecc.) per 64 milioni, in recupero del +19,9% dopo la caduta registrata nel 2021 (-22,7%), con la Cina primo paese di sbocco in forte ripresa (+154,6%) dopo la contrazione del 2021. Le vendite di altre macchine per impiego generale (forni, macchine per sollevamento, utensili portatili a motore, refrigeratori non domestici, ecc.) si sono fermate a 55 milioni segnando una diminuzione del -10,1% e tornando poco sopra i livelli pre-covid: tra i mercati di destinazione cresce molto la Polonia (+152,8%), mentre diminuiscono Stati Uniti (-67,9%), Corea del Sud (-96,4%), Israele, Svizzera e Russia.
I metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi hanno mostrato una crescita sostenuta nel semestre, salendo del +31,9% per complessivi 191 milioni di vendite estere, in parte per l’aumento delle quotazioni delle materie prime che ne hanno spinto il valore al rialzo. Si registrano crescite significative per tutti i principali acquirenti del settore: la Germania (+24,5%) si conferma primo paese di sbocco dell’export lucchese, seguita dalla Francia che sale del +49,1% e dalla Svizzera (+23,3%).
Prosegue ancora la crescita delle esportazioni di cablaggi e apparecchiature di cablaggio (171 milioni), in aumento del +26,2% anche in conseguenza dell’incremento del prezzo delle materie prime, per il positivo andamento delle vendite verso Francia (+20%), Germania (+30,6%) e Belgio (+24,1%) che insieme rappresentano quasi i tre quarti dell’export settoriale.
Per l’export di oli di oliva, semi, etc. si registra una crescita del +19,9% che porta il valore venduto all’estero a quota 144 milioni di euro: gli Stati Uniti crescono del +25,5% confermandosi il primo paese di destinazione con il 43% delle vendite del settore, segue il Regno Unito (22% del totale settoriale) verso il quale le esportazioni sono incrementate del +31,7%.
Prosegue il recupero delle calzature, in crescita del +40,6% nel semestre a quota 74 milioni dopo un lungo periodo di crisi che ne ha più che dimezzato le vendite all’estero: dieci anni fa l’export del settore nei primi sei mesi dell’anno aveva infatti toccato i 150 milioni di euro. Gli Stati Uniti, che hanno assorbito quasi un terzo delle vendite del settore, sono cresciuti del +38,8%, seguiti da Francia (+40,3%) e Germania (+41,7%).
Continua anche la crescita delle vendite di articoli in materie plastiche, salite del +12% per 60 milioni di export nei primi sei mesi dell’anno, grazie agli incrementi di Francia (+36,2%) e Spagna (+24,1%).
Torna ad aumentare l’export di medicinali e prodotti farmaceutici che segna un +26,5% recuperando parte della flessione accusata nella prima parte del 2021 quando aveva perso il -31,3%. Tra i principali paesi di destinazione il Messico cresce del +15,3% mentre Ungheria e Repubblica Islamica dell’Iran rispettivamente quadruplicano e triplicano i valori; per la Turchia, primo mercato di riferimento nel 2021, si registra invece una forte flessione.
Si attenuano le difficoltà per i prodotti lapidei lavorati che registrano un incremento del +2,6% su base annua; le vendite estere del settore restano un terzo al disotto dei livelli massimi, ma la ripresa dell’economia a livello globale sembra aver ridato fiato al comparto. Il principale mercato di sbocco per i prodotti lapidei sono gli Stati Uniti, che hanno assorbito quasi la metà delle vendite della provincia, in ulteriore deciso aumento nella prima parte dell’anno (+30,7%). Le vendite di blocchi di pietre estratte, dirette prevalentemente in Cina, segnalano invece un calo del -11,4% dopo l’incremento registrato lo scorso anno.
I principali settori esportatori della provincia di Lucca | |||||
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita | |||||
Settori di attività | Valori assoluti | Quota % | Var. % | Contributi % | |
gen-giu 2021 | gen-giu 2022 | ||||
Navi e imbarcazioni | 450.267.090 | 468.217.156 | 17,4 | 4,0 | 0,8 |
Articoli di carta e cartone | 232.028.223 | 351.001.195 | 13,0 | 51,3 | 5,6 |
Pasta-carta, carta e cartone | 178.105.017 | 342.036.945 | 12,7 | 92,0 | 7,7 |
Altre macchine per impieghi speciali | 250.830.473 | 317.106.467 | 11,8 | 26,4 | 3,1 |
Metalli di base preziosi e altri metalli non ferrosi | 144.604.570 | 190.758.737 | 7,1 | 31,9 | 2,2 |
Cablaggi e apparecchiature di cablaggio | 135.361.846 | 170.804.226 | 6,3 | 26,2 | 1,7 |
Oli e grassi vegetali e animali | 120.326.316 | 144.252.838 | 5,4 | 19,9 | 1,1 |
Calzature | 52.784.439 | 74.218.232 | 2,8 | 40,6 | 1,0 |
Macchine di impiego generale | 53.354.663 | 63.954.233 | 2,4 | 19,9 | 0,5 |
Articoli in materie plastiche | 53.699.936 | 60.150.954 | 2,2 | 12,0 | 0,3 |
Macchine di impiego generale | 61.435.763 | 55.255.384 | 2,1 | -10,1 | -0,3 |
Medicinali e preparati farmaceutici | 42.839.488 | 54.181.717 | 2,0 | 26,5 | 0,5 |
Taglio, modellatura e finitura di pietre | 46.506.229 | 47.728.384 | 1,8 | 2,6 | 0,1 |
Utensili e oggetti di ferramenta | 25.838.589 | 31.353.424 | 1,2 | 21,3 | 0,3 |
Strumenti e appar. di misuraz., prova e navigazione | 20.918.641 | 26.648.591 | 1,0 | 27,4 | 0,3 |
Altro | 257.813.418 | 292.690.507 | 10,9 | 13,5 | 1,6 |
TOTALE | 2.126.714.701 | 2.690.358.990 | 100,0 | 26,5 | 26,5 |
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)
L’UNIONE EUROPEA TRAINA L’EXPORT LUCCHESE
L’export lucchese conferma il forte legame commerciale con i tradizionali paesi di destinazione: i primi cinque paesi per acquisti (Francia, Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Spagna) concentrano infatti la metà delle vendite del semestre.
I principali partner commerciali della provincia si confermano i paesi dell’Unione Europea, che nel semestre hanno assorbito la metà delle vendite all’estero (1,35 miliardi di euro) facendo registrare un aumento del +41,5% grazie alla forte crescita delle vendite di carta, metalli e cablaggi. La Francia rappresenta il primo paese di destinazione (13,5% del totale), seguita da Germania (10,2%) e Spagna (4,2%). Sono cresciute anche le vendite verso i paesi europei extra-UE (468 milioni, il 17,4% del totale provinciale), salite del +49,7% nel semestre e destinate principalmente verso Regno Unito e Svizzera.
Le esportazioni verso il continente americano hanno fatto segnare una crescita del +43,9% superando il mezzo miliardo di euro (19,3% del totale): l’aumento ha interessato sia l’America settentrionale (+46,7%; 311 milioni), dove gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato di destinazione, sia la centro-meridionale (+39,8%; 208 milioni) con Messico e Isole Cayman tra i maggiori acquirenti. Le vendite verso l’Asia si sono ridotte del 9,6% attestandosi a 227 milioni di euro, mentre quelle verso l’Africa sono cresciute del +2,9% superando i 60 milioni.
I principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Lucca | |||||
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita | |||||
Paesi | Valori assoluti | Quota % | Var. % | Contributi % | |
gen-giu 2021 | gen-giu 2022 | ||||
Francia | 269.844.809 | 363.418.972 | 13,5 | 34,7 | 4,4 |
Stati Uniti | 200.221.231 | 295.686.076 | 11,0 | 47,7 | 4,5 |
Regno Unito | 118.913.160 | 281.006.855 | 10,4 | 136,3 | 7,6 |
Germania | 195.831.186 | 273.463.834 | 10,2 | 39,6 | 3,7 |
Spagna | 78.250.772 | 112.587.979 | 4,2 | 43,9 | 1,6 |
Svizzera | 68.818.080 | 87.320.931 | 3,2 | 26,9 | 0,9 |
Polonia | 49.356.403 | 79.561.870 | 3,0 | 61,2 | 1,4 |
Belgio | 49.701.144 | 74.394.834 | 2,8 | 49,7 | 1,2 |
Ungheria | 23.339.376 | 68.644.412 | 2,6 | 194,1 | 2,1 |
Grecia | 55.363.657 | 65.729.732 | 2,4 | 18,7 | 0,5 |
Messico | 26.365.880 | 64.922.055 | 2,4 | 146,2 | 1,8 |
Cina | 66.846.629 | 64.072.810 | 2,4 | -4,1 | -0,1 |
Isole Cayman | 24.616.849 | 54.146.198 | 2,0 | 120,0 | 1,4 |
Paesi Bassi | 38.403.741 | 50.319.363 | 1,9 | 31,0 | 0,6 |
Turchia | 68.020.491 | 39.859.735 | 1,5 | -41,4 | -1,3 |
Resto del mondo | 792.821.293 | 715.223.334 | 26,6 | -9,8 | -3,6 |
TOTALE | 2.126.714.701 | 2.690.358.990 | 100,0 | 26,5 | 26,5 |
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)
MASSA-CARRARA: BENE IL LAPIDEO MA RALLENTA LA MECCANICA
Dal punto di vista settoriale, per quanto riguarda la metalmeccanica, ovvero macchinari e apparecchiature meccaniche, osserviamo che il comparto delle macchine di impiego generale, turbine, pompe, accessori ed altro, perdono 100 milioni di euro nei primi sei mesi dell’anno in corso; a seguire troviamo le altre macchine di impiego generale, identificabili con macchine ed apparecchiature per industria chimica, petrolchimica e petrolifera, in calo addirittura di 202 milioni di euro. Negativi anchei risultati alla voce motori, generatori e trasformatori elettrici; apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell’elettricità, in diminuzione nei primi sei mesi del 2022 di 25 milioni di euro. Anche in questo caso, come in quello degli apparecchi meccanici, si tratta di attività riconducibili essenzialmente ad una sola impresa del territorio, la quale godrà con tutta probabilità di una buona salute in relazione all’andamento del settore di sbocco, ma che lega, come rilevato nei periodi precedenti, il proprio export alla registrazioni contabili delle commesse pluriennali, che influenzano, in modo più o meno sensibile e di segno opposto, l’andamento congiunturale dell’intero comparto meccanico locale.
Passando ad analizzare invece il macrosettore lapideo, in specifico il comparto della pietra da taglio o da costruzione, modellate e finite, in sostanza marmo e granito lavorato, nei primi sei mesi del 2022 il risultato è stato fortemente positivo. Il settore con circa 199 milioni di euro di vendite è aumentato del +23% in valore assoluto, più 37 milioni rispetto al primo semestre del 2021. Tendenze soddisfacenti anche quelle registrate per le vendite della restante parte lapidea corrispondente a materiale grezzo, con circa 102 milioni di euro di export a giugno 2022, per una crescita del +4%, in valore assoluto 4 milioni di euro, rispetto allo stesso periodo del 2021.
I principali settori esportatori della provincia di Massa Carrara | ||||||
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita | ||||||
Settori di attività | Valori assoluti | Quota % | Var. % | Contrib. % | ||
gen-giu 2021 | gen-giu 2022 | |||||
Macchine di impiego generale | 370.822.256 | 271.255.257 | 27,3 | -26,9 | -8,3 | |
Pietre tagliate, modellate e finite | 161.954.740 | 198.991.867 | 20,0 | 22,9 | 3,1 | |
Altre macchine di impiego generale | 340.588.069 | 138.809.801 | 14,0 | -59,2 | -16,7 | |
Pietra, sabbia e argilla | 97.672.792 | 101.623.171 | 10,2 | 4,0 | 0,3 | |
Altri prodotti chimici | 46.784.587 | 86.558.365 | 8,7 | 85,0 | 3,3 | |
Prod. chimici base, fertilizz., comp. az., plast., gomma | 31.059.827 | 42.478.759 | 4,3 | 36,8 | 0,9 | |
Macch. formatura metalli e altre macchine utensili | 11.615.729 | 14.354.857 | 1,4 | 23,6 | 0,2 | |
Motori, generat., trasf. elettr.; app. distrib. elettr. | 39.149.377 | 14.088.069 | 1,4 | -64,0 | -2,1 | |
Navi e imbarcazioni | 0 | 12.716.597 | 1,3 | – | 1,1 | |
Provv. bordo, merci naz. di ritorno e respinte, varie | 7.450.701 | 10.462.637 | 1,1 | 40,4 | 0,2 | |
Pasta-carta, carta e cartone | 3.509.889 | 10.279.991 | 1,0 | 192,9 | 0,6 | |
Altri prodotti in metallo | 23.449.750 | 9.298.114 | 0,9 | -60,3 | -1,2 | |
Prodotti refrattari | 3.239.407 | 8.106.042 | 0,8 | 150,2 | 0,4 | |
Prodotti abrasivi e di minerali non metalliferi n.c.a. | 7.198.966 | 7.714.692 | 0,8 | 7,2 | 0,0 | |
Strum. e appar. misuraz., prova e navigaz.; orologi | 5.440.030 | 7.558.611 | 0,8 | 38,9 | 0,2 | |
Altri prodotti | 55.321.348 | 58.960.560 | 5,9 | 6,6 | 0,3 | |
Totale | 1.205.257.468 | 993.257.390 | 100,0 | -17,6 | -17,6 | |
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori) | ||||||
Note di rilievo devono essere riservate agli altri prodotti chimici, incrementati del +85%, in valore assoluto 40 milioni di euro, passando da 47 a 87 milioni di euro di esportazioni nei primi sei mesi del 2022; tendenza positiva anche per i prodotti chimici di base, con un +37% nei primi sei mesi del 2022, in valore assoluto 11 milioni di euro, per un totale di vendite pari a circa 43 milioni di euro.
GLI STATI UNITI VALGONO UN QUINTO DELLE VENDITE DELLA PROVINCIA
Gli Stati Uniti, con un’incidenza del 19% sul totale, restano il principale mercato di riferimento per le aziende apuane. Quasi la metà del complesso delle esportazioni verso gli USA, pari a 96 milioni di euro, sono riferite alla pietra da taglio o da costruzione, modellate e finite, seguono con un valore di 68 milioni di euro le macchine di impiego generale.
Con un peso del 10% circa, in valore 97 milioni di euro, il secondo mercato di destinazione dei prodotti in uscita dal territorio di Massa-Carrara è quello della Cina: in specifico evidenziamo che il prodotto maggiormente esportato verso questo paese è quello del marmo grezzo, con un valore, nei primi sei mesi del 2022, di 56 milioni di euro, seguito con 28 milioni di euro dalle esportazioni di macchine di impiego generale.
Da osservare infine, in terza posizione, il mercato della Russia, destinatario di 88 milioni di euro circa di vendite nella prima parte dell’anno in corso, in questo caso possiamo affermare che si tratta quasi esclusivamente di apparecchiature meccaniche, materiale esportato quando questi prodotti non risultavano ancora sotto embargo e non erano ancora attive le attuali misure restrittive nei confronti della Russia.
Seguono poi le esportazioni verso Messico, Thailandia, Germania e altri.
I principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Massa Carrara | |||||
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita | |||||
Paesi | Valori assoluti | Quota % | Var. % | Contributi % | |
gen-giu 2021 | gen-giu 2022 | ||||
Stati Uniti | 332.900.901 | 190.127.705 | 19,1 | -42,9 | -11,8 |
Cina | 333.022.485 | 97.445.778 | 9,8 | -70,7 | -19,5 |
Russia | 5.719.558 | 87.652.968 | 8,8 | 1.432,5 | 6,8 |
Messico | 2.898.349 | 74.521.997 | 7,5 | 2.471,2 | 5,9 |
Thailandia | 10.676.303 | 48.591.836 | 4,9 | 355,1 | 3,1 |
Germania | 26.432.959 | 44.330.145 | 4,5 | 67,7 | 1,5 |
Francia | 21.733.871 | 37.289.601 | 3,8 | 71,6 | 1,3 |
Regno Unito | 29.593.640 | 27.224.701 | 2,7 | -8,0 | -0,2 |
India | 15.460.972 | 27.134.551 | 2,7 | 75,5 | 1,0 |
Angola | 13.868.488 | 24.318.968 | 2,4 | 75,4 | 0,9 |
Australia | 12.152.818 | 20.196.774 | 2,0 | 66,2 | 0,7 |
Turchia | 5.607.392 | 19.788.999 | 2,0 | 252,9 | 1,2 |
Arabia Saudita | 13.858.642 | 19.766.587 | 2,0 | 42,6 | 0,5 |
Belgio | 12.796.452 | 17.997.596 | 1,8 | 40,6 | 0,4 |
Paesi Bassi | 10.688.446 | 17.666.965 | 1,8 | 65,3 | 0,6 |
Resto del mondo | 357.846.192 | 239.202.219 | 24,1 | -33,2 | -9,8 |
TOTALE | 1.205.257.468 | 993.257.390 | 100,0 | -17,6 | -17,6 |
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori) |
PISA: CRESCE L’EXPORT DELLA PROVINCIA
Dopo il crollo legato al “grande lockdown” del 2020 e la netta ripresa del 2021, anche i primi sei mesi del 2022 confermano il buon andamento dell’export pisano. Il valore delle vendite all’estero ha infatti sfiorato i 2 miliardi di euro, segnando una crescita del +20,3% corrispondente ad oltre 300 milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2021. Un dato molto prossimo a quello nazionale e che supera di gran lunga quello regionale. La crescita dei primi sei mesi del 2022 interessa la quasi totalità dei settori provinciali, ed è trainata da quelli peculiari dell’economia pisana come cicli e motocicli, pelli, calzature e dei prodotti farmaceutici.
Anche sul fronte delle importazioni la provincia di Pisa presenta numeri in aumento raggiungendo circa 1,4 miliardi di euro di controvalore ed un incremento di oltre il 45% rispetto allo stesso semestre del 2021.
A pesare su questi risultati contribuiscono i forti rincari delle materie prime, dei semilavorati e dell’energia così come il deprezzamento dell’euro sul dollaro che se è vero che rende più competitive le nostre esportazioni, rende più cari gli acquisti dall’estero.
BOOM FARMACEUTICA, BENE IL CUOIO-CALZATURE. LE DUE RUOTE IN TESTA
Quello della farmaceutica pisana è il dato che, in termini di percentuale di crescita, si stacca da tutti gli altri: +68,8% rispetto al 2021 corrispondente ad un incremento di valore di oltre 50 milioni di euro e concorrendo per 3 punti percentuali ai 20,3 di crescita complessiva dell’export. Una dinamica, quella delle esportazioni di medicinali e prodotti farmaceutici, che per ovvi motivi ha tratto vantaggio nel 2020 e nel 2021 dalla nota emergenza sanitaria ma che, nella prima metà del 2022, presenta un risultato addirittura in ulteriore crescita, nonostante che gli effetti della pandemia si siano notevolmente ridimensionati. Così come avvenuto nel 2021, anche nel 2022 si confermano gli ottimi risultati in alcuni paesi europei come Austria (+69,4%), Spagna (+38,9%) e Francia (aumentato di sette volte).
In questo scenario di diffuso miglioramento delle esportazioni pisane, nel 2022 continuano a distinguersi, così come era avvenuto nel 2021, i cicli e motocicli che con un +17,3% spiegano ben +4,47 punti della crescita complessiva dell’export e mantengono il settore in prima posizione a livello provinciale. A far crescere le vendite all’estero di motocicli hanno in particolare contribuito gli Stati Uniti (+59,5%), Germania (+7,1%), Spagna (+14,2%), Austria (+23,7%) ma anche paesi molto lontani come la Cina in forte crescita (export aumentato di otto volte).
Il cuoio, nel primo semestre 2022, migliora sensibilmente la già buona performance dello stesso periodo del 2021, conseguendo un incremento del +23% e contribuendo per 3,8 punti percentuali alla crescita complessiva dell’export pisano. Un dato decisamente positivo, soprattutto se comparato ai due anni consecutivi di crisi che avevano interessato il comparto anche nel periodo pre-covid. Il cuoio del distretto di Santa Croce ha confermato, ed in alcuni casi migliorato, il buon andamento su tutti i principali mercati di sbocco: Francia (+65%), Spagna (+24,1%), Portogallo (+36,7%). È migliorato sensibilmente l’export verso gli Stati Uniti (+44,2%) mentre si è rilevata una netta contrazione delle vendite verso il Regno Unito (-8,8%) che, tuttavia, nel 2021, aveva fatto registrare un autentico exploit, addirittura sestuplicando il valore rispetto al 2020. Per quanto riguarda il mercato asiatico vanno a gonfie vele le vendite di cuoio dirette in Cina (+17,7%) ma soprattutto verso le Filippine e Cambogia dove sono più che raddoppiate. In calo, invece, le esportazioni dirette in Vietnam (-15,3%) e Hong-Kong (-2,2%).
Crescita a due cifre anche per l’abbigliamento (+29,4%). Anche per questo settore dinamiche positive si sono registrate per Stati Uniti (+63,4%) e Francia (+84,7%). In calo invece le vendite dirette ad Hong Kong (-13,8%): una tendenza che aveva riguardato anche il 2021 e che nel 2022 fa retrocedere tale destinazione dal primo al terzo posto dei paesi di destinazione dell’abbigliamento pisano.
La situazione è fortemente migliorata anche nelle calzature dove l’export nei primi sei mesi del 2022 è cresciuto del 30,5%. Netta la ripresa in alcuni paesi di riferimento nei quali, nel 2021, si erano conseguite flessioni severe come gli Stati Uniti (+42,1% nel 2022, dopo il -13% del 2021) e la Germania (+89,7% nel 2022 dopo il -17,2% nel 2021). Vendite in aumento confermate per Francia (+53,6%) e Regno Unito (+14,1%). Molto buono, infine, il dato relativo ai Paesi Bassi (quintuplicato).
I principali settori esportatori della provincia di Pisa | |||||
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita | |||||
Settori di attività | Valori assoluti | Quota % | Var. % | Contributi % | |
gen-giu 2021 | gen-giu 2022 | ||||
Cicli e motocicli* | 424.919.250 | 498.632.387 | 25,1 | 17,3 | 4,47 |
Pelli-cuoio** | 274.819.795 | 337.971.837 | 17,0 | 23,0 | 3,83 |
Macchine di impiego generale | 203.692.017 | 185.132.159 | 9,3 | -9,1 | -1,13 |
Medicinali e preparati farmaceutici | 73.039.063 | 123.285.217 | 6,2 | 68,8 | 3,05 |
Chimica di base fertil.ti, plastica e gomma | 65.086.513 | 95.387.381 | 4,8 | 46,6 | 1,84 |
Calzature | 59.876.496 | 78.165.367 | 3,9 | 30,5 | 1,11 |
Articoli di abbigliamento | 44.210.176 | 57.198.557 | 2,9 | 29,4 | 0,79 |
Altre macchine di impiego generale | 36.365.812 | 50.567.518 | 2,5 | 39,1 | 0,86 |
Mobili | 41.834.554 | 46.127.010 | 2,3 | 10,3 | 0,26 |
Altri prodotti chimici | 31.245.348 | 36.680.661 | 1,8 | 17,4 | 0,33 |
Metalli di base non ferrosi | 20.458.850 | 32.708.970 | 1,6 | 59,9 | 0,74 |
Bevande | 31.877.320 | 32.468.162 | 1,6 | 1,9 | 0,04 |
Altre macchine per impieghi speciali | 30.557.915 | 31.820.859 | 1,6 | 4,1 | 0,08 |
Utensili e oggetti di ferramenta | 20.726.625 | 28.893.191 | 1,5 | 39,4 | 0,50 |
Vetro e prodotti in vetro | 23.372.538 | 25.619.196 | 1,3 | 9,6 | 0,14 |
Altro | 267.171.921 | 322.573.215 | 16,3 | 20,7 | 3,36 |
TOTALE | 1.649.254.193 | 1.983.231.687 | 100,0 | 20,3 | 20,25 |
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)
* Motocicli, motoveicoli, loro motori e accessori, biciclette, veicoli per invalidi.
** Il settore è composto prevalentemente da cuoio e pelli greggie
L’export della meccanica nel primo semestre del 2022 resta invariato rispetto all’anno precedente (-0,1%). L’area europea è stata caratterizzata da andamenti positivi per i principali mercati di sbocco: Germania (+6,8%), Francia (+17,7%) e Spagna (+11,3%). Nel resto del mondo il dato è molto positivo negli Stati Uniti (+49%) mentre cala in Corea del Sud (-30,8%) e Cina (-62,7%). Scendendo nei sotto-settori più rilevanti della meccanica i dati evidenziano una situazione frastagliata con le macchine di impiego generale (motori e turbine, apparecchiature fluidodinamiche, pompe, compressori, valvole, ecc.) che arretrano del 9,1% mentre crescono le altre macchine per impieghi speciali (+4,1%) e altre macchine per impiego generale (forni, macchine per il sollevamento, utensili portatili a motore, refrigeratori non domestici, ecc.), +39,1%.
Nel 2022 anche l’export di bevande pisane(prevalentemente vino),che già era tornato a crescere nel 2021, prosegue con la stessa tendenza anche se con risultati non esaltanti (+1,9%). Per il vino, infatti, non vanno dimenticati gli effetti della crisi della ristorazione internazionale, indotta dalla pandemia, che ha messo in difficoltà soprattutto i piccoli produttori a causa della loro maggiore esposizione sul canale HORECA rispetto alle grandi cantine che, invece, sono più presenti nella GDO (grande distribuzione organizzata). Risultati buoni si sono registrati in Giappone (quasi triplicate le vendite), Paesi Bassi (+78,2%), Svezia (+15,5%), Polonia (+48%) mentre le flessioni hanno riguardato importanti mercati di riferimento come Stati Uniti (-10,2%), Germania (-7,2%), Finlandia (-15,1%) e Cina (-52,6%).
Tra i settori tradizionali destinati al consumo finale continua la crescita delle esportazioni di mobili (+10,3%). Semestre positivo anche per i prodotti di base (+46,6%), gli altri prodotti chimici del +17,4%, gli utensili (+39,4%) ed il vetro (+9,6%).
GERMANIA PRIMA DESTINAZIONE, PERDONO TERRENO I PAESI ASIATICI
I primi sei mesi del 2022 si sono caratterizzati per una crescita delle esportazioni nella maggior parte delle principali destinazioni. La Germania si conferma al primo posto in termini di valore assoluto di esportazioni (quasi 300milioni di euro) con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2021 del +15,1%. A crescere in Germania sono state soprattutto le vendite dei prodotti chimici, dei mezzi di trasporto, dei mobili e del cuoio. Anche nel resto dell’Europa i dati sono stati positivi con la Francia che ha mantenuto la seconda posizione con un valore complessivo di esportazioni di oltre 220milioni di euro ed un incremento sul 2021 del +24,5%. Seguono la Spagna (+27,5%), l’Austria (+46,4%), il Regno Unito (+7,7%). Uscendo dall’Europa, un buon passo in avanti si registra anche negli Stati Uniti (+41,1%), grazie a mezzi di trasporto, meccanica, calzature, mentre flessioni riguardano i paesi orientali come Cina (-23,9%), Hong Kong (-7,9%) e Vietnam (-18%).
I principali paesi di destinazione delle esportazioni della provincia di Pisa | |||||
Valori assoluti in euro, var. % e contributi % alla crescita | |||||
Paesi | Valori assoluti | Quota % | Var. % | Contributi % | |
gen-giu 2021 | gen-giu 2022 | ||||
Germania | 260.571.002 | 299.877.969 | 15,1 | 15,1 | 2,38 |
Francia | 184.358.027 | 229.435.462 | 11,6 | 24,5 | 2,73 |
Spagna | 133.439.486 | 170.077.549 | 8,6 | 27,5 | 2,22 |
Stati Uniti | 116.528.975 | 164.474.320 | 8,3 | 41,1 | 2,91 |
Austria | 102.869.060 | 150.587.777 | 7,6 | 46,4 | 2,89 |
Regno Unito | 68.481.719 | 73.739.454 | 3,7 | 7,7 | 0,32 |
Cina | 89.571.894 | 68.130.707 | 3,4 | -23,9 | -1,30 |
Paesi Bassi | 53.263.955 | 60.333.923 | 3,0 | 13,3 | 0,43 |
Svizzera | 37.745.663 | 47.304.646 | 2,4 | 25,3 | 0,58 |
Hong Kong | 40.215.425 | 37.046.663 | 1,9 | -7,9 | -0,19 |
Polonia | 28.566.419 | 37.580.469 | 1,9 | 31,6 | 0,55 |
Corea del Sud | 38.063.141 | 36.426.468 | 1,8 | -4,3 | -0,10 |
Vietnam | 42.977.025 | 35.235.109 | 1,8 | -18,0 | -0,47 |
Portogallo | 25.569.723 | 34.459.958 | 1,7 | 34,8 | 0,54 |
Belgio | 27.129.581 | 34.087.135 | 1,7 | 25,6 | 0,42 |
Resto del mondo | 557.043.667 | 678.041.392 | 34,2 | 21,7 | 7,34 |
TOTALE | 1.649.254.193 | 1.983.231.687 | 100,0 | 20,3 | 20,25 |
Fonte: Elaborazioni Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest e ISR su dati Istat (dati provvisori)