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lunedì, Maggio 6, 2024

Piano Territoriale di Coordinamento: adottata dal Consiglio Provinciale la variante generale

Dotare la Provincia di un rinnovato atto di governo del territorio, adeguato all’Ente di Area Vasta, commisurato al livello territoriale che rappresenta, coerente con il quadro legislativo (la legge regionale 65 del 2014) e conforme ai contenuti di valenza paesaggistica del PIT/PPR, il Piano di indirizzo territoriale con valenza di Piano Paesaggistico Regionale: risponde a queste esigenze la delibera approvata dal Consiglio Provinciale nel corso dell’ultima seduta (nove voti a favore e 1 astenuto), con la quale è stata adottata la variante generale al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Massa-Carrara.

La variante era stata posta precedentemente all’attenzione dell’Assemblea dei Sindaci, ricevendo il parere favorevole all’unanimità dei presenti.

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Dal momento in cui l’adozione sarà pubblicata sul Burt, il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana, ci saranno a disposizione 60 giorni per la presentazione delle osservazioni da parte dei soggetti interessati.

Il PTC, aggiornato ed integrato con una variante generale nell’aprile 2005,è lo strumento di pianificazione territoriale al quale si conformano le politiche provinciali, i piani ed i programmi di settore provinciali, gli strumenti della pianificazione territoriale e gli strumenti di pianificazione urbanistica comunali.

Tra le motivazione alla base della variante c’è anche la necessità di adeguamento legata al riordino delle funzioni e delle competenze provinciali previste dalla riforma del 2014 (legge Delrio) e dalla successiva legge regionale di riordino del 2015.

Quali sono gli obiettivi generali di questa variante?

Innanzitutto quello di aggiornare ed integrare il quadro conoscitivo sulla base dei principi contenuti nella legge regionale del 2014. In secondo luogo valorizzare ed innovare le analisi che caratterizzano l’attuale PTC, riformulandone definizioni e articolazioni in coerenza con il PIT/PPR.

Recepire e declinare i contenuti dello Statuto del Territorio delPIT/PPRproponendo il quadro conoscitivo del Patrimonio territoriale provincialee procedendo alla conseguente definizione di una parte statutaria volta alla ricognizione dei Beni paesaggistici formalmente riconosciuti, al recepimento e declinazione della disciplina d’uso degli ambiti di paesaggio (Lunigiana e Costa Apuana) e alla definizione di indicazioni (principi e regole) d’uso e trasformazione del Patrimonio territoriale (Invarianti strutturali).

Infine rimodulare e proporre rinnovati contenuti della parte strategica, secondo quanto indicato dalla legge regionale del 2014 e in ragione dell’esercizio delle funzioni e delle competenze provinciali.

Ne nasce un nuovo ruolo per il PTC provinciale come, tra le altre cose, contenuto di servizio alla pianificazione comunale, (con il suo patrimonio di quadri conoscitivi, valutativi, ecc.), come strumento  di indirizzo per la conformazione al PIT-PPR, ma anche come opportunità per migliorare sinergie e coerenze dei livelli di programmazione e come luogo e spazio per condividere  e delineare le politiche territoriali di area vasta.

L’iter della variante generale al PTC

Sono tre i passaggi previsti in consiglio provinciale: il primo è   quello avvenuto con la delibera di adozione. Dopodiché, come già riportato sopra dopo la pubblicazione sul Burt si apre la fase di 60 giorni per la presentazione delle osservazioni.

Queste, successivamente, saranno sottoposte a un processo di valutazione da parte dei tecnici e saranno poi oggetto di controdeduzioni che, a loro volta, saranno poi poste all’attenzione di una seconda seduta deliberante del consiglio provinciale. Dopo questo passaggio è previsto che il PTC vada in conferenza paesaggistica che produrrà un verbale: ci sarà poi il terzo e ultimo passaggio nella assise provinciale con la presa d’atto del verbale e quindi la definitiva pubblicazione sul Burt.

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