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giovedì, Dicembre 5, 2024

Sicurezza e condizioni a bordo: nave da carico battente bandiera tunisina fermata dalla Guardia Costiera

Emesso dalla Guardia Costiera un provvedimento di “fermo” nei confronti della nave Ro-Ro da carico “AMILCAR”, battente bandiera della Tunisia. Il provvedimento è stato preso dal personale del Nucleo Port State Control della Guardia Costiera di Livorno nella giornata di ieri, 13 novembre, nell’ambito dei compiti istituzionali in materia di sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e salvaguardia della vita umana in mare, ai sensi della Direttiva 2009/16 dell’Unione Europea, recepita con il D.Lgs. 53 del 2011 ed in conformità alle procedure del Memorandum of Understanding di Parigi sul controllo dello Stato di Approdo.

L’unità, impiegata nel trasporto di rotabili e contenitori, era giunta in porto a Livorno nella mattina del 13 novembre, proveniente dal porto di Tunisi.

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La stessa nave era già stata sottoposta a ispezione PSC sempre a Livorno lo scorso mese di luglio, evidenziando, già in tale occasione, alcune carenze nel sistema di gestione della sicurezza nave, seppur di minore rilevanza. Gli ispettori, pertanto, in ossequio alle procedure ispettive unionali, hanno ritenuto di doverne controllare l’avvenuta corretta eliminazione. Ed invece, non solo sono state riscontrate come ancora presenti alcune pregresse irregolarità, ma l’ispezione condotta ne ha fatte emergere di altre, e ben più gravi, che hanno imposto il fermo della nave. 

Il provvedimento di fermo è stato quindi adottato al termine di una lunga e dettagliata ispezione mirata ad accertare che l’unità ed il suo equipaggio rispondessero pienamente ai requisiti delle Convenzioni internazionali applicabili in materia di sicurezza della navigazione ed estesa, in particolar modo, anche ai controlli in materia di condizioni di vita e di lavoro a bordo, anche alla luce della campagna concentrata indetta dal Memorandum di intesa di Parigi – di cui l’Italia è membro fondatore – dal 1° settembre al 30 novembre 2024.

Gli esiti dell’attività, che ha compreso l’esecuzione di controlli operativi e di una esercitazione antincendio, hanno evidenziato le condizioni “sub-standard” dell’unità con il riscontro di n. 23 irregolarità – di cui ben 10 molto gravi – che hanno determinato la necessità per gli ispettori PSC operanti di procedere a impedire alla nave di riprendere la navigazione. In particolare, il team ispettivo ha rilevato gravi carenze in materia di condizioni di vita e di lavoro a bordo, manutenzione dei mezzi di salvataggio, certificazione dei marittimi e regolarità dei contratti di lavoro, oltre che nella gestione della sicurezza.

Al momento l’unità risulta ferma in porto, in attesa che vengano ripristinati gli standard minimi per poter essere nuovamente autorizzata a navigare. Solo, infatti, a seguito di avvenuta rettifica di tutte le deficienze riscontrate a bordo e di successiva verifica da parte di funzionari della bandiera della nave, la nave potrà esser sottoposta a nuova ispezione PSC per il “rilascio” e la successiva autorizzazione alla partenza.

La MN AMILCAR è la sesta nave fermata nel corso dell’anno dal Nucleo PSC della Capitaneria di porto di Livorno, guidata dal Contrammiraglio Gaetano Angora, a contrasto del fenomeno delle “navi sub-standard” ed a tutela della sicurezza della navigazione, degli equipaggi e dell’ambiente marino, e che ha già condotto dall’inizio dell’anno n. 83 ispezioni a navi straniere approdate nel porto di Livorno.

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