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lunedì, Novembre 25, 2024

Sistemi agri-fotovoltaici: in arrivo contributi a fondo perduto e tariffe incentivanti per l’energia prodotta

Sistemi ibridi agricoltura-energia: un decreto fissa incentivi a fondo perduto fino al 40% del costi ammessi e tariffe incentivanti per la quota netta di energia elettrica prodotta e immessa in rete.

Il decreto è entrato in vigore il 14 febbraio. Entro fine mese saranno emesse le regole operative e dopo 30 giorni il primo bando GSE. Il decreto punta ad incentivare la realizzazione entro il 30 giugno 2026 di almeno 1,04 gigawatt di nuovi impianti nei quali possano coesistere la produzione di energia pulita e l’attività agricola.

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Il contributo in conto capitale è finanziato attraverso l’investimento del PNRR pari ad oltre un miliardo di euro. Per la tariffa incentivante si stima un importo annuo di 21 milioni di euro a valere sugli oneri di sistema.

Per garantire l’accesso ai benefici si prevede un primo contingente di 300 MW per il solo comparto agricolo, destinato ad impianti di potenza fino a un megawatt. Un secondo contingente di 740 MW è dedicato sia al comparto agricolo che alle associazioni temporanee di imprese con la partecipazione a procedure competitive per impianti di qualsiasi potenza.

I beneficiari degli incentivi PNRR all’agri-fotovoltaico sono imprenditori agricoli in forma individuale o societaria (anche cooperativa), società agricole nonché consorzi costituiti da più imprenditori e o società di settore, comprese le cooperative agricole e associazioni temporanee di imprese agricole. Sono esclusi dai sussidi sia le imprese in difficoltà che i soggetti esonerati dalla tenuta contabilità IVA.

I lavori non devono essere iniziati prima di aver presentato domanda di accesso alle procedure del bando. L’accesso agli incentivi del DM si basa sull’assegnazione di contingenti di potenza tramite procedure pubbliche distinte in registri e bandite dal GSE nel corso del 2024. Per i registri è previsto un contingente di 300 MW per impianti agri-fotovoltaici di potenza fino ad un MW. Nel caso delle aste il contingente messo in gara è di 740 MW aperto ad impianti di qualsiasi potenza. 

Concludendo si tratta di provvidenze importanti con fondi destinati significativi e molto interessanti per le imprese.

Gianfranco Antognoli

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