La Fondazione Cassa di risparmio di Carrara conferma per il secondo anno il supporto alla cooperativa La Rocca: grazie anche alla collaborazione di alcune eccellenze enogastronomiche del territorio, infatti, saranno realizzate 120 strenne natalizie, ciascuna composta da 8 prelibatezze, che saranno confezionate dai ragazzi diversamente abili della cooperativa e distribuite tramite la rete Caritas del territorio alle famiglie che ne hanno bisogno.
L’iniziativa è stata presentata ieri mattina a Palazzo Binelli alla presenza del presidente della Fondazione CrC, Enrico Isoppi, la vicesindaca del Comune di Carrara che ha dato il patrocinio, Roberta Crudeli, don Cesare Benedetti del centro Caritas dell’Annunziata, il presidente della consulta per la disabilità, Pier Angelo Tozzi, la referente della Caritas vicariale, Annamaria Pregliasco, e i rappresentanti della cooperativa Rodolfo Pezzica e Angelo Guadagni.
“E’ un progetto nato l’anno scorso – si legge in una nota – in un momento di difficoltà di questa cooperativa che rappresenta un punto di riferimento per il territorio, per il ruolo che svolge e la storia che ha. L’idea era semplice: acquistare dei pacchi natalizi da far confezionare ai ragazzi diversamente abili della cooperativa e distribuirli poi alle nostre Caritas. Abbiamo deciso di ripetere l’iniziativa perché è stata molto apprezzata e per dare ancora risalto alla meritoria attività della cooperativa”.
La cooperativa ha una lunga storia alle spalle, nasce alla fine degli anni ’80, ma ora avrebbe bisogno di rinnovarsi grazie a iniziative come questa e al supporto delle istituzioni, come ha evidenziato Pezzica: “Abbiamo degli operai i che iniziano ad avere una certa età e c’è bisogno di un ricambio generazionale attraverso progetti e idee. Avevamo 12 unità, oggi solo 3. Ben venga il sostegno economico ma il problema principale è avere progetti per impiegare più persone che hanno bisogno di avere una gratifica attraverso il lavoro”.
La conferenza stampa è stata anche l’occasione per fare un punto sull’emergenza sociale della città. Don Cesare ha rimarcato l’importante sensibilità della Fondazione e il ruolo della Caritas con la mensa nata nel 2004 e che da allora ha un aiuto annuale di 25mila euro dal Comune che però non è mai stato adeguato al passare del tempo: “Siamo partiti con una media di 30 persone, per arrivare anche a punte di 90 servite. Ora c’è un calo, sono diminuiti gli stranieri mentre sono aumentate le persone del territorio ad avere bisogno. All’anno distribuiamo ora in media circa 12mila pasti. Ora stiamo aiutando anche un centinaio di famiglie dell’Ucraina con la spesa. Alla Caritas parrocchiale arrivano una sessantina di famiglie che aiutiamo ogni 15 giorni. Un lavoro enorme che riusciamo a portare avanti grazie a un centinaio di volontari”.
Ma è una povertà che sta cambiando, peggiorando, come ha rimarcato Pregliasco: “Al centro di ascolto in via Massimo d’Azeglio le persone continuano a chiedere aiuto per le bollette, il mangiare, le spese. Ma sono aumentate in modo esponenziale le persone che chiedono un tetto, un alloggio, perché hanno perso la casa per tanti motivi. Inoltre come Caritas vicariale stiamo realizzando un grande centro sotto la chiesa San Ceccardo di 500 metri quadrati. In questi spazi saranno raccolti tutti i servizi ora sparsi sul territorio: il centro di ascolto, l’armadio e il centro di aiuto alla vita e saranno previsti anche ambulatori medici dove le persone potranno avere anche assistenza medica e odontoiatrica”.
La vicesindaca Crudeli ha lodato l’attività della cooperativa per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità: “Ora ha bisogno di nuove forze e da parte dell’amministrazione c’è la massima disponibilità a collaborare e ad aprire alle sinergie con le altre associazioni sul tema. Il cesto è un contributo importante con una doppia valenza: si sostiene la cooperativa e si aiutano persone in difficoltà”.
Sul tema dell’emergenza sociale, Crudeli ha confermato che oggi la richiesta principale che arriva agli uffici riguarda il problema di avere un tetto sopra la testa: “Entro fine anno sarà pubblicata la graduatoria definitiva degli alloggi popolari. A oggi abbiano assegnate 17 case in regime ordinario e 6 in emergenza abitativa. Entro fine anno Erp ne consegnerà altre 10 di cui 3 per l’emergenza. E’ quasi raddoppiata la richiesta da parte delle famiglie per il contributo all’affitto”.
Crudeli ha anche garantito che l’amministrazione ha deciso di aumentare le somme a disposizione delle associazioni del settore, a partire proprio dalla mensa di Don Cesare. Oltre ai 120 pacchi destinati alle Caritas con il contributo della Fondazione CrC, la cooperativa La Rocca ne realizzerà altri che possono essere acquistati dai cittadini per contribuire a sostenere l’attività con l’obiettivo se possibile di arrivare a 500. Per informazioni e contatti chiamare i numeri 0585 – 858272 e 339 – 4676400.