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venerdì, Aprile 26, 2024

Trasporti e cantieri a rischio stop per l’aumento incontrollato dei costi. Confidustria Toscana Nord lancia l’allarme e sollecita interventi

Aumentano le preoccupazioni degli industriali per la situazione economica, in particolare per l’aumento delle materie prime, dei carburanti e dei materiali necessari per le lavorazioni. Su queste problematiche intervengono l’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e Federico Albini, presidente Sezione Trasporti di Confindustria Toscana Nord.

“Senza timore di smentita – esordisce Albini – , affermo che quello dei trasporti e della logistica è stato uno dei settori  che ha tenuto in piedi il Paese nel corso della pandemia; ciò è avvenuto  benché alle difficoltà nuove e mai immaginate dovute al Covid (la gestione dell’emergenza, il controllo sanitario di uomini e mezzi viaggianti spesso da Paesi diversi, la congestioni degli hub portuali e aeroportuali) si fossero sommate quelle antiche, e non ancora risolte e che denunciavamo da sempre (la sempre minor possibilità di trovare autisti, un sistema infrastrutturale che non agevola il transito dei nostri mezzi, una politica in generale disattenta rispetto alle necessità di ammodernare un settore, principalmente rispondendo alle richieste di intermodalità che è ormai nell’agenda dei Paesi più evoluti)”.

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“Oggi – sottolinea – assistiamo a uno spaventoso aumento dei costi del gasolio, quale mai registrato negli ultimi giorni in Italia e che rende ancora più complicato il nostro lavoro; temiamo che numerose imprese del settore dell’autotrasporto  inevitabilmente, non possano permettersi costi di gestione così elevati, con evidente ricadute sulla filiera. Era una tendenza con cui già facevamo i conti nel passato biennio, e che adesso è  aggravata dalla crisi Russia-Ucraina. Le iniziative promosse dal Governo nel DL Energia, con misure aggiuntive per oltre 80 milioni di euro destinate al settore dell’autotrasporto e l’istituzione di un tavolo delle regole per lavorare su una nuova regolamentazione del settore, tuttavia, non possono ormai essere sufficienti – conclude – ; chiediamo fortemente misure ulteriori, concrete, efficaci e immediatamente fruibili, anche di natura temporanea”.

L’Ance Toscana Nord già il mese scorso aveva lanciato l’allarme per le opere in corso, che fra costi alle stelle, produzione di materiali rallentate e conseguente difficoltà a reperirli, rischiano la chiusura dei cantieri. Adesso fa sua e rilancia una presa di posizione del presidente di Ance Nazionale, Gabriele Buia, nella quale si chiedono immediate e concrete risposte alla luce del peggioramento delle condizioni del mercato delle costruzioni delle ultime settimane. “Non possiamo più attendere – afferma Ance – : scarseggiano materiali e gli impianti di produzione stanno chiudendo. Occorrono subito misure per calmierare i prezzi e compensare i maggiori costi sostenuti dalle imprese, altrimenti i cantieri del Pnrr anche per carenza di materie di prime si fermeranno tutti.  Da tutti i territori le imprese denunciano una situazione ormai fuori controllo, con prezzi alle stelle e materiali introvabili. Emergenze che le misure varate finora non possono in alcun modo arginare”.

“Negli ultimi giorni, infatti, i prezzi dei materiali di costruzione che già erano pressoché raddoppiati nell’ultimo anno sono ulteriormente schizzati – sottolinea Ance – . In particolare risultano ormai praticamente irreperibili se non a costi insostenibili bitume, acciaio e alluminio e tanti altri ancora. A peggiorare ulteriormente le cose il macroscopico rialzo di gas e carburante che sta mettendo in ulteriore difficoltà i trasporti e la gestione delle consegne. Se non si interviene le imprese saranno costrette a fermarsi e chiudere i cantieri. E anzi molti, loro malgrado li stanno già chiudendo e non certo per cause a loro imputabili”.

Ance chiederà un incontro urgente al Governo per salvare il Pnrr: “E’ chiaro a tutti che in assenza di contromisure necessarie come l’adeguamento automatico dei prezzi ai valori correnti per tutte le stazioni appaltanti e misure efficaci di compensazione degli aumenti subiti nessuna impresa sarà in grado di realizzare le opere che gli sono state commissionate e che di questo passo del Pnrr non resterà che la carta. Siamo consapevoli della gravità del momento – conclude Ance – , ma il grido di allarme dei nostri territori non si può ignorare e merita risposte immediate e concrete”.

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