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giovedì, Maggio 2, 2024

Venier: “Il ritorno in Rai fu un riscatto per tutte le donne”. Aneddoti e ricordi di una carriera in tv iniziata per caso

Protagonista dell’ultimo appuntamento del ciclo “Gli Incontri del Principe”, ieri al Grand Hotel Principe di Piemonte di Viareggio, è stata la conduttrice di Domenica In, Mara Venier. Intervistata da Stefano Zurlo, inviato de “Il Giornale”, Venier ha ricordato gli inizi della sua carriera e ha raccontato molti aneddoti della sua esperienza televisiva.

Quando tornai in Rai fu un riscatto, anche per le donne che vengono umiliate

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“Quando la Rai mi ha richiamato perché Domenica in traballava, 5 anni fa, qualche anno prima mi avevano mandato via perché dicevano che ero troppo vecchia, poi non voglio parlare della Rai, quel direttore di Rai Uno” lo diceva. “Per cui quando dopo 4 anni ti richiamano e ti dicono ‘devi tornare’ io torno, perché sono stata umiliata e voglio riscattarmi, se ce la faccio. Ed è stato così e mi sono tolta proprio i sassolini dalle scarpe, perché era il riscatto che non riguarda una che fa la televisione, ma tutte le donne, perché tante donne vengono umiliate, perché non è che se hai 60 anni devi essere buttata fuori. La motivazione era che io ormai facevo parte di una vecchia televisione e anch’io non ero di primo pelo”. 

Non venivo in Versilia perché Jerry doveva corteggiare le attrici di Sapore di mare 

Quando girarono Sapore di mare in Versilia “ero fidanzata con Jerry Calà e non mi ha mai voluto qua perché doveva corteggiare tutte le attrici del film. È stato un film bellissimo, ancora adesso, che sono passati 40 anni. Jerry e io siamo la dimostrazione di come da una storia di amore bella e importante può nascere un’amicizia meravigliosa. Jerry è un fratello per me, siamo una grande famiglia allargata”.

Non volevo fare la tv, mi chiamarono per fare la bonazzona

“Non volevo fare la tv, l’ho fatta per noia. Renzo Arbore girava il mondo con l’Orchestra Italiana e io ero sempre da sola. Poi mi hanno offerto un piccolo ruolo a Domenica In. Giurato mi vide in un programma di Telemontecarlo e disse ‘Vorrei quella ragazza con quelle gambe belle’ a Domenica In. Avevo già 40 anni e dovevo fare la bonazzona del cruciverba. Prima della prima puntata Monica Vitti disse ‘io però parlo solo del mio cinema’. Don Mazzi disse ‘Io sono prete parlo solo del sociale’. Giurato disse ‘io sono giornalista faccio la cronaca’. Paolo De Andreis, capostruttura, disse ‘vabbe’ chi conduce? Mara’. Per me era impensabile, dovevo fare un gioco e basta. Ma mancava il fil rouge, il collante di tutti questi segmenti. Alla prima puntata ero bloccata. Fabrizio Frizzi, che era ospite, mi disse ‘Vai che sei forte’, ed è cominciato”.

Quando Schwarzenegger e Madonna mi fecero arrabbiare 

“L’unico che veramente mi ha fatto arrabbiare è Schwarzenegger. Dovevo intervistarlo. Arriva al Grand Hotel di Roma, avevo il traduttore, lui aveva l’auricolare e si infastidiva. E la cosa che mi ha irritato moltissimo è che si toglieva l’auricolare e lo buttava per terra. E allora un tecnico lo raccoglieva e glielo dava. Lo ha fatto tre volte. Io mi sono girata verso il produttore e gli ho detto: ‘La prossima volta mi alzo e vado via, digli di non buttare più in terra l’auricolare’. Non l’ha più fatto ed è finita l’intervista. Con Madonna, a Roma, alle due del pomeriggio dovevamo registrare una intervista. Alle sette ancora non si vedeva, era chiusa nella sua suite. Andai via. Alle nove di sera mi chiama la segretaria particolare di Madonna che mi chiedeva scusa e mi diceva se si poteva fare l’intervista alle 11 di sera. Risposi: ‘Guardi, sto andando a dormire, mi dispiace, e non ho fatto l’intervista a Madonna’.

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